venerdì 31 agosto 2007

Commutata la pena a Kenneth.


EVVIVA.... E' VIVO!

Il governatore del Texas Rick Perry ha deciso di commutare la pena in ergastolo.
La grazia arriva a meno di 6 ore dalla prevista iniezione letale.
Il governatore del Texas ha così accolto la raccomandazione del “Board of pardons and paroles”, la commissione incaricata di valutare le richieste di grazia.
Il parere del Board, i cui componenti sono nominati dal governatore, non era vincolante per Rick Perry.
Ma la raccomandazione, del tutto inconsueta, arriva con un voto a grande maggioranza:
6 membri della commissione su 7 avevano chiesto di bloccare l’esecuzione.
.
Una vittoria che ci insegna a credere nelle cose sino in fondo.

mercoledì 29 agosto 2007

In Viaggio tra gli Zapatisti - parte IV

Il gallo anticipa l'alba, canta mentre nel cielo brillano ancora le stelle. Sembra quasi che allungando una mano le possa toccare. Mi accorgo nella mattina, invece che Romaldo, educatore della Comunità, passa per la Carretera con il fischietto in bocca per dare la sveglia ai bambini che lentamente confluiscono nella scuola. Fare l'insegnante o avere qualsiasi altro incarico qui e' una vocazione. Per il lavoro degli educatori non esiste un salario. La Comunità appoggia però Roberto e Romaldo offrendo la forza delle braccia nel campo delle loro famiglie. Dopo l'appello i piu grandi vengono seguiti da Romaldo in una lezione di matematica, i piu piccoli seguono una lezione di lingue con Roberto. Nel mezzo della lezione Yurma, un piccoletto di 6 anni, balza in piedi dalla sedia e annunciando l'arrivo imminente dei militari trascina con se tutti i bambini verso la finestra.

Il passaggio della camionetta carica di una trentina di militari è accompagnata sonoramente dai fischi degli alunni. I promotori assistono in silenzio a quel che succede senza punire la curiosità e il gesto dei bambini. D'altronde questa è una scuola in resistenza, la comunità di emiliano Zapata si situa tra due basi militari. Nei Montes Azules un intero villaggio, la scorsa settimana, è stato assediato da elicotteri dell'esercito e sgomberato con la forza per poi bruciare le case dei contadini zapatisti solo perchè il governo si è svegliato un giorno e ha deciso che quella zona dovesse diventire riserva. Alle 11 e mezza, prima pausa, i bambini e i maestri vanno in casa a mangiare potzol (mais macinato con acqua). Romaldosi attarda con me in biblioteca. Con il figlioletto in braccia mentre copia un racconto su un cartellone da appendere in classe, mi spiega la situazione e le prospettive future della scuola. Mi dice che a Las Tazas, dove Lenola ha partecipato attivamente alla costruzione della scuola, Catalina ha lavorato bene e le classi sono ben attrezzate. Però in questo momento Catalina non c'è e manca un promotore. La mancanza di educatori investe tutta la zona della Selva ed è per questo che si costruisce un centro di capacitazione a Emiliano zapata. Mi dice: ci sono Comunità dove si insegna ancora sotto gli alberi. Quindi e' importante coordinare i progetti internazionali per non creare squilibri. Passa un quarto d'ora, la classe dei più grandi è di nuovo operativa per terminare gli esercizi di matematica. Romaldo con scrupolosa attenzione, li corregge, senza però assegnare un voto. Questa e' una delle differenze sostanziali con la scuola ufficiale. Qui i bambini apprendono a condividere il sapere e non sono in competizione. Anche oggi si gioca a futbol sotto il sole cocente dell'una. Il campo è tagliato trasversalmente da quello di basket dove giocano le bambine. Capita che i due palloni si scontrino e si sovvertano i pronostici delle partite. Anche un cavallo partecipa. Si infila tra le due pietre che segnano la nostra porta. Nonostante l'aiuto del quadrupede la nostra squadra perderà.

Pilu

clicca sulle foto per ingrandirle

Buona visione...

clikka sulla foto per ingrandirla

Qualche giorno fa, qualcuno a me vicino, mi consigliava di aprire sul web qualcosa di personale (grazie mille dell'idea).
Per questo ho deciso di aprirmi in rete (fotocommunity.it) con una galleria dove raccolgo alcuni miei scatti fotografici.
Questo post per segnalare a tutti voi l'indirizzo di accesso:

http://www.fotocommunity.it/pc/pc/mypics/1022330

A tutti voi buona visione.

Mauro (Clandestino) Moschitti

Per commentare su fotocommunity è necessaria l'iscrizione.
Siate clementi... ehehehhhh.

lunedì 27 agosto 2007

La fenomenologia del masturbatore.


1. Masturbatore annoiato: E’ schiavo della noia e ha bisogno di un passatempo.
2. Masturbatore nevrotico: E’ nervoso. Magari ha un’interrogazione il giorno dopo. O un colloquio importante. O un viaggio. E si scarica.
3. Masturbatore arrapato: Vorrebbe sempre fare sesso. E’ fidanzato o single. In ogni caso quello che ha non gli basta.
4. Masturbatore maniaco: E’ quello che viene strusciandosi contro le persone sui mezzi pubblici. A Roma ne è pieno il 64, l’autobus che collega Termini a San Pietro.
5. Masturbatore esibizionista: Panchine nei parchi, cespugli, spiagge o saune. Adora farsi guardare.
6. Masturbatore perditempo: Di sesso dal vivo non ne vuole sapere. Lo incontri soprattutto in chat. Ti accorgi che non vuole finalizzare, quando ti chiede: “Dimmi come sei vestito”.
7. Masturbatore per necessità: Non so perché, ma alcuni individui hanno un’alta produzione spermatica. Ciò si traduce in dolori testicolari, se non si “interviene”.
8. Masturbatore confuso: Nel reale è etero. Ma quando può si immagina di farlo con uomini.
9. Masturbatore perverso: Padre di famiglia. Impiegato. La normalità fatta persona. Quando però le mani scivolano già dipinge scenari a base di fruste e pissing.
10. Masturbatore pentito: Lo fa sapendo di non poterlo fare. Perché gliel’ha detto la mamma. O il prete. Ogni eiaculazione si accompagna ad abbondanti sensi di colpa.
11. Masturbatore orgiastico: E’ la situazione border-line col sesso. Predilige le cose in gruppo.
12. Masturbatore rituale: Lo fa come fosse un rito. Come il pranzo o il caffè o l’uscita col cane…predilige le ore tardo-mattutine e lo fa sempre nello stesso luogo e con le stesse fantasie.
13. Masturbatore insonne: Lo fa semplicemente per prendere sonno.
14. Masturbatore collezionista: Ama farlo come se fosse sempre la prima volta, ma sempre e comunque in luoghi o situazioni nuove.
.
... e tu che masturbatore sei?

domenica 26 agosto 2007

Sciabordii Lenolesi

Nel 2003 Inventa un film proponeva il tema "AMARE"
alla sua sesta Edizione.
"Quelli della strada" giravano la questione a simpatici e disponibili compaesani.

venerdì 24 agosto 2007

SMURT DRUG - Droghe Intelligenti

Alcuni vedono in questa foto solo un comune fungo che in autunno si trova nei nostri boschi... altri una pericolosa ed insidiosa droga "furba"...

Le chiamano Droghe "furbe".. furbe nel senso che difficilmente sono ricercabili con gli ordinari controlli e, in certi casi non si dispone di test rapidi ed economici per la loro individuazione...
Ce ne sono per tutti i gusti... stimolanti... eccitanti... calmanti.. allucinogeni... sono quasi tutte erbe, piante, cactus, funghi che si trovano in natura... La maggior parte è LEGALMENTE ORDINABILE via internet da un qualsiasi coffeshop olandese...
Io non voglio discutere su ciò che è legale o non legale... quello lo sanno senz'altro meglio di me gli avvocati, i magistrati ecc..
Neppure su cosa è giusto e cosa non lo è... in quanto ciascuno col metro del proprio cuore e della propria coscienza deve trovare la sua strada, crearsi i suoi valori e comprendere ciò che è giusto, lecito, e utile per vivere meglio...
La riflessione che vi propongo è questa... La società, o meglio una parte bigotta della società, "censura", "biasima" l'uso di dette sostanze.. basta pensare per esempio la demonizzazione riguardo all'uso della cannabis... Ma NON demonizza per niente la condizione innaturale e talvolta inumana in cui siamo costretti a vivere... NON demonizza il clima di competizione sfrenata ed assoluta che regna in molti ambienti di lavoro... ospedali ... università... NON demonizza come per pagare un affitto una persona deva fare due lavori.. O ancora per pagare una casa che, specie al nord ha prezzi da capogiro... NON demonizza la mancanza di spazi verdi nelle città, NON demonizza allo stesso modo il traffico, il rumore, lo stress...
Si critica l'assunzione di sostanze che "alleviano" (seppur con effetti collaterali) il "malessere di vivere" che palpabile si percepisce nella nostra società dei consumi... MA MAI si discute cosa sta alla base di questo malessere... quali sono le sue origini...
In televisione sento ogni giorno parlare di questo cazzo di PIL che in una politica priapistico-economica o è continuamente in erezione, scusate intendevo dire rialzo... o altrimenti le cose vanno male... MA siamo sicuri che il benessere di una nazione, la sua civiltà si misuri dal pil? Il pil è al 2%.. Questa settimana a napoli (o in altro posto) tot persone sono morte ammazzate.. Quale dei due dati esprime la tendenza di come stanno andando le cose?
Rispetto a questo "malessere" si può dire che sia il sintomo di una situazione che probabilmente NON va.. come una spia che lampeggia sul cruscotto della macchina... e che queste ed altre droghe (che tutti più o meno usiamo) come il consumismo per esempio, servano a farci ignorare, seppure per poco questa spia che lampeggia.
Un pò come se ci fosse poco olio sulla macchina.. la spia lampeggia.. e noi invece di aggiungere olio dove manca svitassimo la lampadina della spia o non la guardassimo per NON SAPERE che il problema esiste...
Vorrei avere una risposta ma la verità è che io, come tanti altri ne sono alla ricerca.. e sono convinto che non esiste una sola risposta questo "malessere" ma tante singole risposte, quante sono le persone.
Le smurt drug sono molteplici, non sto a descriverle una per una perché sarebbe noioso:

Alcune sono usate in terapia da migliaia di anni... per esempio l'efedra che i cinesi usavano almeno un migliaio di anni prima di Cristo per curare l'asma.

Per non parlare poi delle documentate virtù terapeutiche della cannabis (terapia del vomito incoercibile in corso di chemioterapia, oppure terapia della spasticità nella sclerosi multipla per dirne due)... che però sfiga non è brevettabile e non costa niente...

Si Ok ma gli effetti collaterali? La dipendenza? Se si prende una scatola di paracetamolo intera probabilmente resta poco da fare per salvare la persona... eppure si vende senza ricetta...

Peccato che i politici che su questo legiferano non sanno nemmeno di cosa sto parlando.


Davide Vaccarin - Neolaurato in medicina http://davidevaccarin.blogspot.com/

mercoledì 22 agosto 2007

NEL SUO NOME - ultima puntata


Con te viaggiano ricordi e parole, ma con te viaggia soprattutto una domanda:
Chi è stato? Chi i buoni e chi i cattivi? E prima di tutto: cosa si nasconde dietro la parola: Guerra Etnica?
"Quando quell'estate finì tornai in Italia pieno di angoscia ma soprattutto di domande. Pensavo alle persone che avevo conosciuto e a ciò che mi avevano raccontato. Di fronte agli orrori dei quali ero stato reso partecipe la rabbia in me cresceva nel desiderio fremente di trovare un colpevole, qualcuno contro cui levare il dito e poter dire: "è stato lui!".
Ma c'è una frase, semplice e scarna, che nel tumulto dei singhiozzi quasi passava inosservata e di certo colpiva molto meno dei raccapriccianti racconti di guerra.
Questa frase venne ripetuta identica da tutti, da tutti gli uomini che incontrammo, da tutte le donne che conoscemmo, con qualsiasi inflessione, con qualsiasi cadenza, serba, croata, bosniaca, con la medesima convinzione, con la stessa lucidità folle negli occhi, con la medesima sicurezza con la quale si afferma che il fuoco brucia, con la stessa voce con la quale i miei nonni la ripetono ai loro nipoti..."
.
Questa è l'ultima puntata del documentario "Nel suo nome", tratto da una storia vera, scritto e interpretato da Marco Cortesi, con la consulenza storica di Lucia Zacchini, in onda su control-alt-canc in collaborazione con ARCOIRIS-TV

ultima puntata: durata 14,44 min
.
per vedere il filmato in WMP clicca la stringa qui sotto:
http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Downloads&d_op=getit&lid=8122&ext=_big.wmv

per vederlo in formato REALPLAYER clicca la stringa qui sotto:
http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Downloads&d_op=getit&lid=8122&ext=_big.ram
.
per vuoi solo ascoltarlo in MP3 clicca la stringa qui sotto:
http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Downloads&d_op=getit&lid=8122&ext=.mp3

lunedì 20 agosto 2007

IL CASO KENNETH

Nella foto: Kenneth, la sua compagna e la loro figlia

Kenneth Foster è detenuto nel braccio della morte in un carcere Texano.
Ogni persona rinchiusa nel braccio della morte ha una storia da raccontare, ma quella di Kenneth è forse uno degli esempi più chiari di quanto sia sbagliato un sistema che condanni le persone alla pena capitale.
Foster è vittima di una legge iniqua, la "law of parties", la quale stabilisce che un individuo sia “responsabile di un crimine commesso da altri qualora egli abbia agito con l'intenzione di promuovere o assistere il compimento di tale crimine” e permette alla giuria di condannare a morte un uomo anche se non ha ucciso o intendeva uccidere qualcuno.
Nel caso di Kenneth, è stato provato che lui non era sulla scena del crimine ma stava sull’automobile che era stata usata per la fuga. Nonostante il fatto che lui dichiari che neppure sapeva che era stato commesso un crimine, è stato condannato a morte.
La famiglia di Kenneth non ha potuto permettersi un avvocato privato (negli Stati Uniti una buona consulenza legale può costare centinaia di migliaia di dollari) e la sua corte ha incaricato avvocati che non erano all’altezza del compito. A due dei quattro giovani accusati del crimine sono state date sentenze più leggere, per evidenza del caso. L’uomo che ha premuto il grilletto è già stato giustiziato lo scorso anno.
L’uomo che è stato ucciso era un bianco, e figlio di un avvocato locale. Il colore della vittima e il colore dell’accusato (Kenneth è nero) pesa gravemente nella decisione se una giuria propende per la pena di morte, negli Stati Uniti.
Aveva solo 19 anni al momento del crimine, andava al college ed era un musicista di talento (partecipava a una locale “street gang”, l’origine del suo destino). Kenneth ha usato in modo proficuo i suoi 11 anni passati in prigione studiando teologia, filosofia, yoga, sociologia e diventando anche un esperto sulle leggi del Texas. Non solo, lavorando attivamente sul suo caso, ma lavorando anche per salvare altri compagni di prigione dalla pena di morte. Lui e altri compagni hanno fondato “Drive”, un movimento che si oppone all’andare alla “camera della morte” in modo pacifico, ma anzi combattendo fino alla fine.

L’esecuzione di Kenneth stata è fissata il
30 agosto 2007

Quest’anno sono state giustiziate 17 persone nel solo Texas, altre 8 sono in lista per l’esecuzione entro fine agosto. Il caso di Kenneth ha ricevuto l’attenzione da tutto il mondo, soprattutto per la chiara mancanza di prove contro di lui, ma anche per i numerosi appelli dei suoi familiari, i suoi amici e tante altre persone che si sono mobilitate in suo aiuto.
.
Appelli per chiedere la commutazione della condanna a morte di Kenneth Foster devono essere inviati al più presto

Potete spedire la richiesta di commutazione della pena tramite on-line, linkandovi sul sito http://www.kennethfoster.it/ e cliccare in alto a sinistra "News fissata la data di esecuzione" (la stinga che lampeggia in rosso), la pagina che si aprirà vi darà modo di sottoscrivere l'appello in diverse soluzioni.
.
Potete spedire la richiesta anche per posta o per fax alla seguenti autorità del Texas:
The Hon. Rick Perry
Governor of Texas
Office of General Counsel
P.O. Box 12428
Austin, Texas 78711-2428 USA
Fax: 001 512 4631849

Texas Board of Pardons and Paroles
Executive Clemency Section
8610 Shoal Creek Blvd
Austin, Texas 78757 USA
Fax: 001 512 4638120


Grazie di cuore a tutti.

domenica 19 agosto 2007

pausa in cucina

venerdì 17 agosto 2007

In viaggio tra gli Zapatisti - Parte III


Per addentrarsi nella Selva Lacandona sono necessarie tre ore in piedi su una camionetta. Chiedo agli altri passeggeri, con cui ho condiviso le buche della strada, se l'agglomerato di case che stiamo per attraversare si chiama Emiliano Zapata.
Si! Ci siamo.
Urlo al conducente, un signore batte con la mano sulla cabina, un altro ancora sotto il suo sombrero fa partire un fischio al quanto assordante. La camionetta Ford rossa si arresta tra gli sguardi curiosi degli abitanti della Comunita'.

Il mezzo riparte, io con i bagagli sulla strada vengo richiamato dall'insegna di legno che riporta "Poblado Emiliano Zapata" e la figura dell'eroe della rivoluzione messicana. Lo ritrovero' qualche ora dopo nel bel mezzo di una lezione di lingue e disegni in una classe prescolare e primaria. Sulla lavagna si legge: Emiliano zapata fue un luchador fuerte y bravo. I due promotori dell'educazione, Luca, un professore universitario di passaggio e Roberto, l'educatore della Comunità, discutono su come tradurre la frase in tzeltal soprattutto circa la parola luchador che non fa parte del patrimonio linguistico di questo idioma indigeno. Mi spiegheranno che gli tzeltales, popolo tendezialmente pacifico, non conoscono parole come guerra e lotta che abbiano una carica positiva, bensi utilizzano skoop che significa conflitto con una forte valenza negativa.
.
Dopo 500 anni di sottomissione ai colonizzatori, sono stati costretti a imbracciare le armi per riprendersi la terra e quindi la vita e la cultura con lo spirito di Emiliano Zapata che aleggia nel Chiapas. Gli educatori si accordano per scrivere "Emiliano Zapata ja jun luchador tulan winik".
Nel frattempo in classe i piu piccoli dimostrano tutta la loro vivacita e curiosita. Molti mi chiedono come mi chiamo, ma rispondendo mi accorgo che Pierluigi non gli suona familiare. Allora gli spiego che mi possono chiamare Pilu', cio' gli suonera' buffo e li fara' divertire un casino.
Juliem porta sulla sedia i suoi piedi scalzi, ma ricchi di terra che ha raccolto correndo di qua e di la. Guarda attraverso una delle fessure della classe ciò che succede fuori. I cavalli si rincorrono, i cani gironzolano in cerca di cibo, i muratori costruiscono la futura clinica, una camionetta passa stracolma di campesinos in ritorno dalla città. Le bambine piu' timide, mi pronunciano con un filo sottile di voce i loro nomi Franziska, Veronica mentre disegnano Emiliano Zapata con tanto di baffi e sombrero. Intanto i piu grandi scrivono e partecipano alla traduzione delle frasi finche' il maestro prende il pallone e di corsa si va a giocare tutti a futbol per riposarsi dalle fatiche delle traduzioni e chissa' se l'eroe della rivoluzione non stia mettendoci il suo zampino nella partita.
.
Pilu

giovedì 16 agosto 2007

24 ORE LE FOTO

Clicca qui per avviare lo slideshow

BILLY COBHAM DRUM'N' VOICE IN CONCERTO


COLFELICE (FR)
SABATO 18 AGOSTO
ore 21,30

Ragazzi, sabato vale veramente la pena alzare il culo e spostarsi a Colfelice - FR, per assistere a qualcosa di veramente magico.
Immagino parecchi di voi si chiederanno:
e chi è Billy Cobham? E chi sono i Drum'n'Voice?
Batterista ambidestro, nella sua carriera lunga 30 anni, Cobham si è esibito al fianco dei più grandi e illuminati jazzisti e altri importanti nomi della musica mondiale di cui è fondamentale citare: George Duke, John Scofield, Miles Davis, Oscar Peterson, Chick Corea, Herbie Hancock, Count Basie, Tommy Bolin, Ray Barreto, Roberta Flack, Stan Getz, John McLaughlin, Gary Husband, George Benson, Peter Gabriel con il quale, tra gli altri progetti, ha inciso Passion per la colonna sonora del film L’Ultima Tentazione di Cristo di Martin Scorsese.
Con il suo “marchio di fabbrica”, e la sua personale impronta che si può paragonare a grandi innovatori come Louis Armstrong, lo stesso Davis o Jaco Pastorius, ha galvanizzato i palcoscenici internazionali in migliaia di concerti, sinfonie, con big band, a Broadway, festival, radio e televisioni, registrazioni discografiche.
La band di Drum'n'Voice, invece, si presentera' sul palco di Colfelice con Billy Cobham alla batteria, i Novecento Groove Machine - Lino Nicolosi (guit) Pino Nicolosi (piano/tastiere) Rossana Nicolosi (bass) Dora Nicolosi (vocal) Marco Fadda (perc) Frank Gambale (guit) e Brian Auger - uno dei più grandi tastieristi viventi (Hammond).
All'interno di un panorama musicale che abbraccia pop, electric jazz, funky, blues e world music, in questa formazione, Cobham veste ruoli diversi, a volte di solo accompagnamento ma, ovviamente più spesso, padrone incontrastato del ritmo che impone, con brani che lo riportano ai suoi anni '70 e che delineano pienamente la sua impronta valorizzando la forza dal suo drumming.
In definitiva Drum'n'Voice è un'interessante esperienza di fusione tra stili tanto vicini quanto di forte identità, che trovano in Cobham il perfetto trait d'union: il risultato è una musica fresca, internazionale, entusiasmante e coinvolgente, a tratti molto "nera", dal sound poderoso, in cui è il groove a fare da padrone.
Per darvi un assaggio di ciò che potrete vedere, potete clikkare la stringa che segue...

Quelle che seguono, sono alcune foto scattate durante il concerto di Colfelice

lunedì 13 agosto 2007

24 ore e qualche ora ancora news


Conseguita con successo la quarta
posizione dall’HERMANO - SCOUT ...vroccli vroccli…
I bianchi della FISIOSPORT – A.C.VIRTUS si
“acchiappano” un meritato primo posto, COMPLIMENTI!
A giorni pubblicheremo altre foto, potresti esserci anche tu!

venerdì 10 agosto 2007

24 ORE DI SPORT - 11 e 12 agosto


Oramai ci siamo. Manca poco alle 21 di sabato 11 agosto...
Le squadre sono pronte per le numerose sfide.
Inutile ricordarvi che la nostra è di gran lunga la più forte.
Quindi:
- se vi piace vincere facilmente, aggregatevi tra i nostri ranghi.
- se invece amate le sfide impossibili, aderite ad una delle tre rimanenti compagini per provare a batterci.
Nell'uno e nell'altro caso, ci ritroveremo comunque amici.

Invitiamo tutti ad acquistare una delle quattro maglie in vendita, così facendo sosterrete l'ART (associazione ricerca trapianti), è lì che verrà devoluto tutto il ricavato.

Per saperne di più linkatevi sul blog dell'MPGROUP
...oppure cliccate sull'immagine che segue,
ci vediamo sabato sera.

giovedì 9 agosto 2007

Nel blu...

NEL BLU DIPINTO DI BLU (Modugno-Migliacci)
Penso che un giorno così non ritorni mai più, mi dipingevo le mani e la faccia di blu, poi d’improvviso venivo dal vento rapito, e cominciavo a volare nel cielo infinito, Volare, oh oh, cantare oh, oh nel blu dipinto di blu felice di stare lassù e volavo, volavo felice più in alto del sole ed ancora più su mentre il mondo pian piano spariva...
...una delle canzoni Italiane più conosciute all’estero: ce la cantano, ce la celebrano, ce la suonano… Quasi certamente a sentirla negli anni della sua uscita doveva essere un’esperienza profonda di libertà, un testo di una semplicità bizzarra che denuncia una ricerca di leggerezza, necessaria e imprescindibile.
Sfortunatamente la realtà è un po’ diversa, se mi dipingo di blu ed esco fra la gente, ma non è il giorno di Carnevale, posso rischiare anche di finire in galera. Se un punk metallaro va in giro dipinto di nero rischia di meno…che mondo sconclusionato! Cantiamo, cantiamo che è meglio.

mercoledì 8 agosto 2007

NEL SUO NOME - ottava puntata


Una vecchia mamma senza neanche più la forza per parlare ed i suoi occhi in cerca di un figlio che ha perso a causa della guerra e che sogna di rivedere...

"La vecchia cominciò a mugugnare qualcosa e continuava a guardarmi stringendomi il braccio così forte che la mia pelle attorno alle sue dita era diventata bianca. "Che sta dicendo?", chiesi all'interprete. Sentivo il viso bollente, sapevo di essere rosso dall'imbarazzo e continuavo a sorridere disperato. "Che cosa sta dicendo?

Senti... Dille di lasciarmi il braccio, per favore!"

"Non capisco... non capisco...", rispose nervoso quello mentre cercava di decifrare le parole della donna. Sentivo i miei compagni ridacchiare alle mie spalle. "Come fai a dirmi che non capisci! Non sei madrelingua tu?! Dille di lasciarmi il braccio! Dille di lasciarmi il braccio!"

"Non capisco... dice: bambino mio... altro non capisco!"

"Non m'importa! Dille di lasciarmi il braccio!"

"Ma dice: bambino mio!"

"Ti ho detto che non m'importa!
DILLE DI LASCIARMI IL BRACCIO!" "

Questa è l'ottava puntata (di dieci) del documentario "Nel suo nome", tratto da una storia vera, scritto e interpretato da Marco Cortesi, con la consulenza storica di Lucia Zacchini,in onda ogni martedì su control-alt-can cin collaborazione con ARCOIRIS-TV
.
ottava puntata: durata 15,08 min
.
per vedere il filmato in WMP clicca la stringa qui sotto:
.
per vederlo in formato REALPLAYER clicca la stringa qui sotto:
.
per vuoi solo ascoltarlo in MP3 clicca la stringa qui sotto:
http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Downloads&d_op=getit&lid=8041&ext=.mp3

lunedì 6 agosto 2007

Lettera all'ambasciata della federazione russa per il rilascio del Prof. Frantz


Purtroppo il giornalista Ila Mar, che, al fine di liberare il professor Frantz si era infiltrato nelle carceri di Minsk, è stato bloccato in piazza Truphanev e in seguito espulso dal paese (foto ANSiA).

Finisce così anche questo tentativo estremo di liberazione.
Ma non ci fermiamo certo qui:
quella che segue è la lettera inviata dall'hermano querido all'Ambasciata della Federazione Russa in Italia con sede a Roma in via gaeta 5, in cui si chiede l'immediata liberazione del Prof. Frantz Hanz Albert, agli arresti nelle carceri di Minsk dal 5 giugno 2007.

Chiediamo la collaborazione di tutti voi, affinchè il professore possa tornare libero nella sua terra natia.
Pertanto potete copiare e incollare il testo della lettera che segue, aggiungendo in calce il vostro nome e cognome, in un nuovo messaggio di posta da indirizzare alla suddetta ambasciata all'indirizzo email che potete trovare cliccando qui:
.
.
All’Ambasciatore Russo in Italia ed al Governo Russo.
Scrivo questa lettera per comunicare tutto il mio disappunto e la mia disapprovazione per quanto sta accadendo a Minsk, riguardo l’arresto del Prof. Frantz Hanz Albert per il lancio del satellite Molnija XII effettuato il 5 giugno 2007.
So che le culture dei nostri paesi sono differenti, apprezzo tutte le differenze che possono portare a scambi e dialoghi fra le culture, ed ho grande rispetto per la civiltà russa.
Proprio per queste ragioni credo che la libertà d’espressione e soprattutto di informazione dovrebbe essere un diritto universalmente riconosciuto.
Mi appello quindi all’Art.19 della Dichiarazione Universale Dei Diritti Umani che recita quanto segue:
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.”
Chiedo quindi come cittadino lenolese, italiano, europeo e del mondo, in virtù del sopraccitato art. 19 la liberazione immediata di Frantz Hanz Albert.

Russia news

Alcune immaggini scattate dal giornalistra Ila.Mar. durante la guerriglia in Pyongyang (Russia)
che ha visto il famoso scienziato improvvisarsi conducente di un Carroarmato.A detta del giornalista, il Prof. Franz, con le limitate dotazioni elettriche, avrebbe improvvisato un sistema di guida automatico perché non si sentiva sicuro di rimanere all’interno dello SHERMAN.

Il Prof. Franz Hanz Albert e il giornalista Ila. Mar. 10 secondi dopo il colpo decisivo, quando ancora sembrava che tutto si sarebbe concluso nei migliori dei modi. Peccato che le cose non siano andate proprio così!

Il giornalista Ila. Mar in questi giorni si è infiltrato nelle galere Russe per mettersi in contatto con il Professore, sembra voglia esigergli certuni pareri sulle ultimissime scientifiche.

Cliccare sulle immagini per inguerrirle

sabato 4 agosto 2007

BATTAGE


e-air.blogspot.com

IL BLOG PRODUTTORE DI ARIA ELETTRICA

venerdì 3 agosto 2007

NEL SUO NOME - settima puntata


Osman viene da Mostar e la sua fede in Allah è grande.
Deportato nel campo di sterminio di Gabela, Osman descrive le torture commesse dai suoi aguzzini: i Croati Cattolici. "Ci tennero senza mangiare per tre giorni. Ogni tanto ci portavano dell'acqua dentro la quale avevano pisciato. Solo il quarto giorno ci diedero da mangiare: una zuppa fatta con i rimasugli dei loro pasti e i loro escrementi.
Ci costringevano a mangiarla di fronte a loro e intanto ci picchiavano con il calcio dei fucili. Ogni giorno due o tre di loro entravano nella cella in cui eravamo rinchiusi. Avevano bastoni o spranghe di ferro, talvolta anche coltelli. Noi restavamo raggomitolati a terra. Cominciavano a picchiare le persone, passando da uno all'altro senza ordine. Sapevo quale era il loro fine. Cercavano di capire chi era il più debole all'interno della cella. Era un loro modo per testarci.
Quando avevano colpito abbastanza prendevano su il più malridotto e lo portavano fuori. Lo tiravano lungo tutto il piazzale tenendolo solo per i capelli. Questo urlava e piangeva e loro ridevano. Poi lo mettevano in piedi contro il muro del piazzale che era rosso di sangue."

Questa è la settima puntata (di dieci) del documentario "Nel suo nome", tratto da una storia vera, scritto e interpretato da Marco Cortesi, con la consulenza storica di Lucia Zacchini,in onda ogni martedì su control-alt-cancin collaborazione con ARCOIRIS-TV

sesta puntata: durata 9,55 min

per vedere il filmato in WMP clicca la stringa qui sotto:

per vederlo in formato REALPLAYER clicca la stringa qui sotto:

per vuoi solo ascoltarlo in MP3 clicca la stringa qui sotto:

giovedì 2 agosto 2007

La Nona di Macaroot


TZA... TZA... TZA... TZAAAAAAAA!
TZA... TZA... TZA... TZAAAAAAAA!

Permettetemi un omaggio al grande compositore e pianista tedesco L.V. Beethoven , che in questo post,
per volere di Macaroot, si pronuncia Bitoven.

.
.
Ser Clandestino
Principe dei Pandozy
Duca della Villa
Signore della Sevici

mercoledì 1 agosto 2007

Socrate uomo e filosofo

Corre l'anno 399 a.C., e ad Atene il filosofo Socrate si presenta davanti ai giudici per difendersi da una pesante accusa, che lo vuole corruttore dei giovani e creatore di nuovi culti religiosi. Ma in realta', il processo a cui viene sottoposto e' unicamente un processo politico. Infatti scavare nell'animo umano, aprire la mente ai suoi concittadini, rappresenta per le istituzioni un rischio troppo grande da correre. E per l'anziano filosofo il verdetto e' inappellabile: un sorso di cicuta, e chiudera' gli occhi per sempre.

Su Socrate, maestro di ironia e di sapienza, gli aneddoti si sprecano: "una volta, sopportando i calci che aveva ricevuti da un tale, a chi si meravigliava del suo atteggiamento paziente, rispose: 'Se mi avesse preso a calci un asino, l'avrei forse condotto in giudizio?'. (cfr. D.L., II, 21). "Interrogato se bisognasse sposarsi o no, rispose:'In entrambi i casi, ti pentirai'(cfr. D.L:, II, 33). E' rimasto proverbiale il suo rapporto con la moglie Santippe: "Alla moglie che gli disse:'Tu muori innocente', ribattè:'E tu volevi che io morissi colpevole?' " (cfr. D.L., II, 35). "Una volta Santippe prima l'ingiuriò, poi gli versò addosso l'acqua; egli commentò:'Non dicevo che il tuono di Santippe sarebbe finito in pioggia?' "... Ad Alcibiade che gli diceva che il minaccioso brontolio di Santippe era insopportabile, replicò:'Ma io mi ci sono abituato, come se udissi il rumore incessante di un argano. E tu - soggiunse - non sopporti lo starnazzare delle oche?'. E poiché Alcibiade obiettò:'Ma esse mi producono uova e paperi', Socrate replicò:'Ma anche a me Santippe genera i figli'" (cfr. D.L., II, 36-37).

Fonti: http://www.filosofico.net/