sabato 31 marzo 2007

LE INSOLITE VESTI DI LENOLA



Spesso vediamo Salvatore in giro con la sua macchina fotografica, forse raramente,
però, abbiamo il privilegio di guardare con il suo occhio.
Oggi pomeriggio entriamo nella piccola sede dell’Ass. dei Monti Ausoni dove si è inaugurata la sua mostra. Mentre sul tavolo Salvatore sistemava le foto, Peppino Quinto, improvvisatosi maitre, accoglieva i visitatori con pizza d’ambrifi e vino casereccio. Sarà stato forse per l’odore della pizza, sta di fatto che il locale si è affollato di paesani.
Due forme d’arte (culinaria e visiva) per un solo Spirito…Salvatore.



mercoledì 28 marzo 2007



Tutti noi ce la prendiamo con la storia ma io dico che la colpa è nostra,è evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra o destra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

Fare il bagno nella vasca è di destra far la doccia invece è di sinistra,un pacchetto di Marlboro è di destradi contrabbando è di sinistra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

Una bella minestrina è di destra il minestrone è sempre di sinistra,quasi tutte le canzoni son di destra se annoiano son di sinistra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

Le scarpette da ginnastica o da tennis hanno ancora un gusto un po' di destra,ma portarle tutte sporche e un po' slacciate è da scemi più che di sinistra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

I blue-jeans che sono un segno di sinistra con la giacca vanno verso destra,il concerto dello stadio è di sinistra mentre i prezzi sono un po' di destra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

La patata per natura è di sinistra spappolata nel purè è di destra,la corsia del sorpasso è a sinistra ma durante le elezioni è a destra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

La piscina bella azzurra e trasparente è evidente che sia un po' di destra,mentre i fiumi, tutti i laghi e anche il mare son di merda più che sinistra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

L'ideologia, l'ideologia malgrado tutto credo ancora che ci sia,è la passione, l'ossessione della tua diversità che al momento dove è andata non si sa dove non si sa dove non si sa.

Io direi che il culatello è di destra la mortadella è di sinistra,quasi sempre il mal di testa è di destra la colite invece è di sinistra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

La tangente per natura è di destra col permesso di chi sta a sinistra,non si sa se la fortuna sia di destra ma la sfiga è sempre di sinistra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

Il saluto vigoroso a pugno chiuso è un antico gesto di sinistra,quello un po' degli anni '20, un po' romano è da stronzi oltre che di destra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

L'ideologia, l'ideologia non so se è un mito del passato o un'isteria,è il continuare ad affermare un pensiero e il suo perché con la scusa di un contrasto che non c'è se c'è chissà dov'è se c'è chissà dov'è.

Canticchiar con la chitarra è di sinistra con il karaoke è di destra,i collant sono quasi sempre di sinistra il reggicalze è più che mai di destra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

La risposta delle masse è di sinistra col destino di spostarsi a destra,son sicuro che il bastardo è di sinistra mentre il figlio di puttana è a destra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

Una donna emancipata è di sinistra riservata è già un po' più di destra,ma un figone resta sempre un'attrazione che va bene per sinistra e destra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

Tutti noi ce la prendiamo con la storia ma io dico che la colpa è nostra,è evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra o destra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra...

Destra-sinistra Destra-sinistra Destra-sinistra Basta!
(Destra - Sinistra di Giorgio Gaber)

domenica 25 marzo 2007

Ruota + Motore = O

Continua la ricerca di una soluzione all’inquinamento delle Metropoli!

Il Prof. Franz Hanz Albert, nell’istituto Walf House di Vallemorsa nel Serpente,
forte della sua formula acclamata nei più importanti centri di ricerca:

Ruota + Motore = O

ha ideato e messo già sul mercato il nuovo “strano arnese”.
A Plò, zona urbana di Terragiapponese, molte persone hanno già acquistato O. Parecchi giovani hanno cominciato a fare gare di velocità escogitando metodi alternativi di uso. Sembra anche che a Plò stia sparendo il problema del parcheggio, O costa poco, lasciarlo incustodito conviene, ne trovi sempre uno da qualche parte!
Abbiamo intervistato il Prof. Franz Hanz mentre contento “girava” per Plò con O.

- Professore, ma la “o” sta per zero oppure O?
- O Sta per la O di O.

- Perché dovremmo usare quest’oggetto e non la bici per esempio?
- Lei ha mai provato ad andare in bici scalzo? Sorridendo
- E poi sulla bici non ci puoi piantare il prezzemolo o la cicoria come su O.

- Come pensa di poter convincere le persone a comprare O se andare a piedi è più semplice?
- Beh, un primo argomento è quello dell’ossigeno, ruotando su se stesso, O, è in grado di avvolgere il conducente in una nuvola ricca di questa sostanza. Poi c’è il discorso della pioggia. Con O non ti bagni. È lui stesso il tuo ombrello. Per non parlare del fatto che nella versione ”delux” sono montate lateralmente delle pale in grado di far girare O semplicemente con i flussi di aria cittadini. O, inoltre, è disponibile anche nella versione gonfiabile “miracle”, per camminare anche sull’acqua.

- Un suo collaboratore ha detto che c’è una O per ogni auto, cosa significa?
- Anche più di una veramente. C’era un vecchio oleodotto che andava dal Pakistan alla Siberia, lo abbiamo affettato tutto. Poi c’abbiamo piantato l’erba dentro. Sono stati realizzati 600 milioni di O. Il parco macchine dell’Europa intera.

- Quali sono le caratteristiche che rendono questo oggetto così innovativo?
- La sua semplicità. Ci cammini dentro e lui cammina. Ti fermi e lui si ferma. In discesa, poi, è da capogiro. Nel senso che raggiunti i 40 Km/h finirai per cadere sull’erba di O rischiando di girare con esso fino alla fine della discesa. L’effetto, dicono, sia superiore ad una tanica di morfina endovena. Addirittura, pensi, collaborando con la NASA abbiamo messo a punto un metodo che sfrutta la forza centrifuga di O per addestrare gli astronauti. Li imbulloniamo alla struttura e li lanciamo lungo i pendii delle montagne rocciose. Appena arrivati a valle gli astronauti devono alzarsi, mettersi su un piede solo, toccarsi il naso con una mano, portare l’altra al petto e cantare tutta “Abbasciu ju pantano” (compreso il pezzo “A maggio l cirase…), in onore del mio paese natale. Ovviamente chi pronuncia male “Mariacolle” viene non solo scartato, ma al lancio successivo dello Shuttle viene verniciato con la mentuccia e utilizzato come arbre magique . Finora nessuno è arrivato giù vivo, tranne un certo Walter Francis Logan, l’unico uomo al mondo che non possiede l’apparato vestibolare. In seguito fu scartato perché ha confuso “caverna” con “taverna”. Ma senza tergiversare troppo vi dico che O è il mezzo di locomozione più comodo e sicuro del mondo. Infatti, non bisogna nemmeno più preoccuparsi delle merde dei cani sui marciapiedi, e con il modello “Caterpillar” nemmeno dei marciapiedi e degli stessi cani. Insomma, comprate O.

Mentre l’attenzione del Prof. viene catturata da alcuni suoi collaboratori, noi ci siamo recati in uno dei punti vendita dov’erano in mostra tutte le versioni disponibili:

“Classic”
“Jamaica” con erba erba
“Delux” con le palette per sfruttare il vento
“Miracle” per camminare anche sull’acqua
“Sport” con la pista di atletica invece dell’erba
“Via lago” con le buche e i sampietrini che si staccano
“Ambrifi” con gli alberi e i ricci delle castagne
“Chisifermaèperduto” con una tigre incatenata alla parte posteriore
“Rally” con i guardarail di Pico
“Route 66” con la sabbia e i coyote
“Dream” con un ologramma che ti fa pensare che davanti a te ci sia sempre una con un didietro spettacolare che ti dice ‘prendimi’…e tu cammini… cammini… cammini .
Ila.Mar.

giovedì 22 marzo 2007

Loro non esistono!

Riceviamo e pubblichiamo un lettera quale risposta all'articolo di Carmelo pubblicato sull'ultimo numero dello Scoppolino.

Caro Carmelo,
ho davvero apprezzato il tuo articolo per il fatto che anche io ho vissuto le stesse sensazioni nella mia esperienza in attività associative. E’ un fatto assodato che gli sforzi che si fanno per apportare un qualcosa di positivo in ambito sociale e culturale nella nostra nativa “RAVA” sia visto, da chi amministra, con un misto di indifferenza e fastidio. Tutte le volte che abbiamo messo in piedi iniziative, anche importanti e faticosissime da organizzare, ci è stato rimproverato qualche difetto tralasciando le moltissime cose positive che invece le nostre iniziative apportavano (tra quelle che mi riguardano cito solo Festambiente). A questo comportamento ottuso c’è una spiegazione: il fatto che qualcuno si impegni per cose che vanno aldilà della sfilata di carnevale o della festa della pazzia, e magari cerca modi nuovi per far “pensare” la gente è visto come un pericolo da stroncare.

Dunque capisco la tua indignazione ma vorrei che questo portasse a qualcosa di positivo. Quel tuo continuo riferimento a “LORO” e quegli inviti a LORO a guardasi in giro, a riflettere ed a verificare se ci sono idee migliori mi ha fatto pensare. Sembra che LORO siano una razza diversa, magari più evoluta, che ha il potere e la capacità di giudicare quello che fate VOI (o NOI) . Devo dire che anche io avevo questo atteggiamento nei confronti di chi amministra ed inevitabilmente, dopo un po, questo ti porta a cedere (…”ma chi me lo fa fare?”) perché si presuppone che LORO siano in grado di giudicarci in maniera obiettiva. Invece, cominciamo a dire che LORO, i nostri cari amministratori, rispetto alle cose che fate, scrivete, pensate, organizzate non hanno alcuna capacità critica perché rispetto a VOI sono su un altro piano (qualcuno dirà più sopra o più sotto….).

Dunque rassegnati. Non c’è, a mio avviso. nessuna possibilità che questi signori possano capire il tuo bellissimo articolo oppure capire che la lettera aperta sul problema idrico è un contributo importante per il bene del paese. Aldilà del proprio naso (e spesso del loro portafoglio) LORO non vanno e magari ti dicono bravo per la tombolata di Natale ma se provi a chiederti perché manca l’acqua a Lenola diventi un ragazzino comunista da stroncare. Secondo la mia esperienza, provare ad interloquire con chi ha questo atteggiamento, è acqua (se la mandano..) e sapone sprecato. Allora cosa fare? Proviamo a cambiare prospettiva: pensiamo a questi signori come dei mediocri e voi invece come dei ragazzi con le palle (come effettivamente siete) che studiano, si informano, leggono, viaggiano, insomma vivono il mondo. Come puoi pensare che questa gente possa comprendere ed approvare quello che dite e fate? Una lettera come la tua è una cosa che LORO manco se la sognano.

Come hai visto anche io ho usato spesso la parola LORO, ma è qui l’errore: LORO non esisterebbero se noi non li vedessimo come LORO e se cercassimo di combatterli sul loro piano. Ed allora, se si vuole essere conseguenti con le cose che si dicono e si scrivono, bisogna fare in modo che questo paese faccia un salto di qualità nelle persone che l’amministrano.
Per esempio: scrivere la lettera aperta sul problema acqua va benissimo ma con gente come LORO al governo del paese serve solo a lavarsi (se mandano l’acqua!!!) la coscienza . Il problema “acqua” può forse risolversi se c’è un amministratore che va ad Aqualatina a fare casino e che si oppone a qualsiasi aumento della bolletta fino a quando non c’è l’acqua corrente tutti i giorni 24 ore su 24.

Questo è solo un esempio ma se ne potrebbero fare altri con il Miracolle (lavoro negato ai giovani di Lenola), la tensostruttura (struttura sportiva negata), il campeggio (ricchezza sprecata) e questo solo per parlare delle vecchie cose che non vanno. E quante occasioni sprechiamo per la LORO inattività? Quanti fondi ci sono a disposizione per organizzare attività culturali e sociali? Quanti progetti potrebbero essere finanziati se ci fosse qualcuno capace?
Se dunque, come tu dici, vogliamo evitare che si emigri tutti, non è sufficiente quello che avete (ed abbiamo) fatto in tanti anni perché i fatti ci hanno dimostrato che, nonostante tutto ciò, le cose sono solo peggiorate. Ed allora? Tra un anno ci sono le elezioni amministrative e tu dici giustamente che non bisogna votarli a scatola chiusa. Ma io rilancio: diventare VOI i protagonisti e lanciate un dibattito per verificare se c’è una voglia di cambiamento e cominciate a parlare con tutte le persone che hanno una idea diversa di Lenola, che si oppongono a LORO e come voi vogliono cambiare, in meglio questo paese.

Io ci sto !!!

Roberto Di Fonzo




lunedì 19 marzo 2007

E' ARRIVATO LO SCOPPOLINO Marzo 2007

il numero 6 dello Scoppolino

Sfoglialo on line ---> CLICCA QUI

Da giovedì 22 marzo a Lenola, in tenuta cartacea a colori. Anche da Loreta.

Come sempre da cercare, leggere e conservare!


PIATTI ECCEZIONALMENTE
DI NATURA SBRIGATIVA
Domani godremo ancora quello che abbiamo mangiato ieri
VITAMINA C
Interviste a Fabio Pecchia
IO PRENDO POSIZIONE E TU?
Guerra e pace
PROSCIUTTI SUGLI OCCHI
Bisogna guardare al di la del proprio naso
LETTERA APERTA AGLI AMMINISTRATORI
Parliamo di carenze idriche
ANCORA CON L’ACQUA ALLA GOLA?
Partecipa e firma per l’acqua pubblica
LIBANO
Chi sono i veri terroristi?
LETTERE DAL FRONTE LIBANESE
di Cristiano Marrocco
ISRAELE
Solo una tra le verità
CLUB MENNEN LE ZEPPE
Punto e a capo
DOVE OSANO I DICO
Allarmismi trasversali
I DISCHI PIU’ BELLI DEL 2006
di Dante “Watt” Natale
VITA
osservazioni e consigli
OROSCOPO DI PRIMAVERA
Secondo le stelle di Mastro Dj

Il falò di San Giuseppe

Il fuoco è ancora acceso, scende una leggera pioggia ed evapora sui legni ardenti. La protezione civile di Lenola ha, per il secondo anno, organizzato il falò di San Giuseppe in Piazza Cavour. Quest’anno è stata anche servita una deliziosa fagiolata a “panimani”. Carlo Pietrosanto ha fieramente detto di voler ridare respiro ad alcune tradizioni che sembrano voler cedere il passo ai tempi.

giovedì 15 marzo 2007

Respiriamo polveri di Silice?


Pubblichiamo, così come ricevuta tramite e-mail, questa segnalazione pervenutaci da un lenolese che si firma Anonimo Dj.
A tutti l'invito ad una discussione documentata.

Per semplificarvi la ricerca vi segnaliamo qualche sito che tratta specificatamente il tema:







Buongiorno,

dopo giorni mi sono fatto una passeggiata per Lenola. Ho visto i lavoriper via Lago, volevo solo segnalare a chi di dovere che l’unica cosa cheho notato e la polvere di cemento che le auto alzano, lo sanno i nostriamministratori che quella polvere contiene SILICE (Agente cancerogeno di classe 1).

Mi chiedo lo sapete che gli abitanti di via lago stanno 24 ore respirandol’aria paragonabile alla stessa che si trova nelle miniere e li non c’èanche l’edificio scolastico?

Se in un futuro avremo aumento di cancro ai polmoni di chi e costretto a stare li per lavoro o altro vi dovranno ringraziare per la gestione del cantiere.

Non si poteva fare a tronconi e ripristinare!!!

Invece di scavare tutto e poi lavorare le mura della località la croce?

martedì 13 marzo 2007

Aforismi di Alberto Casiraghy



Dal n° 80 della rivista Ellin Selae
raccolta illustrata di pensieri, tracce, armonie e dirmanoie umane
Visita il sito http://www.ellinselae.org/

sabato 10 marzo 2007

Intervista al segretario italiano del contratto mondiale sull'acqua




Rosario Lembo, segretario del comitato italiano per il contratto mondiale dell'acqua e membro del comitato d'iniziativa di legge popolare elenca le ragioni per cui è fondamentale mantenere l'acqua come bene esclusivamente pubblico: la qualità del servizio, il controllo sulle tariffe, le modalità - spesso opache - dell'assegnazione, fino ad arrivare alla tutela dei lavoratori.

Quali sono i danni, le controindicazioni della privatizzazione del servizio idrico?

Basta prendere il caso del comune di Arezzo, il primo comune che attraverso una gara di appalto ha affidato l'acqua ad una azienda francese. Il prossimo anno il bando scadrà ma gli amministratori non vogliono assolutamente rinnovare l'appalto.

Per quali motivi?

Semplice: aumenti tariffari, servizio scadente, bilanci in perdita. Insomma, è evidente che quando si privatizza il cittadino ha tutto da perdere. Emblematico il caso di Latina. Anche li da tempo hanno affidato il servizio ad una impresa. Il risultato? Il costo dell'acqua è aumentato del 200%. Le imprese pensano al profitto, è la propria missione, non stanno certo a pensare al bene dei cittadini. Insomma, non è vero che privatizzare vuol dire risparmiare e ottimizzare. E' vero il contrario semmai e l'esperienza - non solo di Acqualatina - lo dimostra.

E il lavoro? I privati hanno assunto?

Anche da quel punto di vista siamo in perdita. Come dicevo, le imprese pensano al profitto e in tutto questo, per ridurre i costi, il lavoro è diventato quasi tutto precario e la manutenzione degli acquedotti è a dir poco scadente.

Il tutto con un quadro clinico non certo tranquillizante. Siamo già in allarme siccità...

Certo, in questo quadro sarà necessaria una gestione ancora più attenta ed oculata del nostro sistema idrico. Nel frattempo la politica si affida alla protezione civile. Capisco l'emergenza, ma quello dell'acqua è un grande tema politico che non può certo essere relegato a gestione straordinaria. Abbiamo bisogno di una struttura governativa che sia in grado di indirizzare e vigilare. Una struttura che deve prevedere e disegnare scenari futuri e leggi quadro che siano in grado di tutelare questo bene così prezioso.

giovedì 8 marzo 2007

LE IMPRESE DI MACAROOT - VI puntata


Anno del Signore 1349

Centocinquanta anni prima il Concilio Laterano III elaborava delle misure inquisitoriali legittimando la scomunica e le crociate contro gli eretici. Qualche anno dopo, il Concilio Laterano IV ribadirà la condanna d’ogni forma di devianza religiosa ed elabora la “procedura d’ufficio”, grazie alla quale si può instaurare un processo sulla scorta di semplici sospetti o delazione. Gregorio IX, con una bolla del 1233, renderà ufficiale l’istituto della Sacra Inquisizione i cui compiti vengono affidati ai domenicani.
Nel 1252 verrà emessa da Innocenzo IV la bolla “Ad extirpanda”, secondo la quale la tortura “serve a portare alla luce la verità”. Una trentina d’anni prima del 1349 la procedura inquisitoriale, fissata nelle Decretali di Gregorio IX (1230), verrà in seguito riassunta in vari manuali, fra cui la celebre Practica Inquisitionis hereticae pravitatis. Essa si conclude con la sentenza che viene letta durante un pubblico sermone generale e può comportare l’assoluzione, la detenzione parziale o perpetua, la morte sul rogo o, nei casi più lievi un pellegrinaggio (riscattabile col versamento di elemosine).

Nello stesso istante nel Regno di Lenola, nella città delle Scale Lunghe, nascosta dalla Grande Rava, sul fiume Vallone Che Non C’è Più, dove in un Castellocemento regnava Re Oo, detto Oo l’assente….


- Basta! –decretò imperativamente Macaroot

- Basta cosa? – domandò Cico Felipe Cayetano Lopez Martinez y Gonzales suo scudiero

- Basta tutto, mi son rotto le palle! Non ce la faccio più. Sta storia ara ‘fnì!

- Mi scusi padrone, conosce l’autore della storia chieda a lui di finirla – suggerì lo scudiero.

- Ma veramente non so se dal punto di vista letterario e semantico… insomma il rapporto tra autore e creazione…in effetti noi personaggi siamo semplici pedine e inoltre si sa che una favola ha un andamento lineare e che…

- Ma Messere, è più semplice di quanto creda, basta che lei parla e, in quanto protagonista, quello che racconterà indirizzerà lo svolgimento del racconto come a lei più conviene.

- Bravo scudiero. Allora…. vediamo… devo trovare una nuova trama… dunque diciamo innanzitutto che non fumo più.

- E questo è già un’impresa – disse lo scudiero

- ..non fumo più, sono bellissimissimo, intelligentissimo, socievole e il popolo mi adora. Poi diciamo che mi sono rivisto con Taccettuk e lui ha incontrato la fata turchina che ha trasmormato i suoi minicanichiller in colombe con rametto di ulivo annesso, e lui come d’incanto in un bel principe, biondo, alto un metro e ottanta per 78 chili di peso, una silhouette. Tipo solare e benevolo, un cuore di mamma insomma, e ora svolge una vita agiata, è Duca nel castello di Re Oo, adorato da tutti e a tutto il popolo porta ora gratuitamente i suoi servigi.

- Ben fatto padrone, continui… - lo incitava lo scudiero.

- Allora… sono già alla grotta delle nuvole e il drago è scappato dalla paura…ehehhh

- Bene, ben fatto padrone…

- Umhhh… ah! Buona questa! Dopo tre giorni di lunghi e interminabili scavi a mani nude ho trovato una sorgente inesauribile di acqua e il Re Oo la chiamerà “Sorgente Macaroot” in mio onore, e mille e mille saranno i doni che il popolo…

- Acc… sono le 8 e mezzo – lo interruppe Cico Felipe Cayetano Lopez Martinez y Gonzales

- Cosa?

- Mi scusi padrone, ma in tv c’è la partita Mordur contro Pastum, devo scappare… ma lei continui non si preoccupi…

E il fido scudiero facendosi toccare i talloni sulle spalle, ruzzolò giù per il pendio scomparendo in una nuvola all’orizzonte.

- Allora dov’ero rimasto,.. ah si, i doni del popolo, giusto…e poi un cavallo nuovo, e poi Santavomma che mi regala una bella tris da giocare sulla ruota di Castrum e poi… e poi incontro anche una bella e avvenente principessa dagli occhi azzurri, e poi…

Nello stesso istante nel castellocemento di Re Oo….


Ser Clandestino
Principe dei Pandozy
Duca della Villa
Signore della Sevici

mercoledì 7 marzo 2007

Prossima escrursione



Finalmente si sa quando, dove e come si terrà la prossima escursione con gli Amici della natura:

DOMENICA 25 MARZO 2007, ORE 08,00
P.ZZA CAVOUR

Per i dettagli sul percorso e sullo speciale evento del “Gemellaggio delle Zuppiere” vi rimando al blog degli Amici della Natura, dove i compagni Marco e Francesco, combattendo le avversità del Pc (e vi giuro che non è un gioco di parole) hanno postato il leggendario evento.
http://amicidellanatura.splinder.com/

sabato 3 marzo 2007

Siciliantagonista

La Sicilia è difficile. Lacera persone e sentimenti e invade chi, per nascita o per scelta, si lega a lei.La Sicilia è difficile. La sua arretratezza sociale ed economica è una lunga distanza geografica e mentale che la spinge lontano dall’Europa.La Sicilia è crudele. Le atrocità della mafia sono un marchio d’orrore che tutti i siciliani si portano appresso come il numero impresso sulla carne degli ebrei dei lager. Non si può cancellare.La Sicilia è bellissima e dura col suo sole titanico e tirannico, la sua luce violenta, il suo mare che dipinge e colora l’aria e la rinfresca. Bellissima e morbida nelle sue lente sere odorose, ridondanti di brezze lievi e vestiti leggeri e di chiacchere indolenti, di luci lungo le coste, di cibi sensuali.La Sicilia è scomoda, ma viverla è possibile con orgoglio antico e altero. C’è chi crede che questa terra possa crescere e diventare moderna, civile ed economicamente evoluta senza perdere però le sue suggestioni, il suo fascino, la sua cultura. C’è chi lavora perché ciò accada. …dedicato a loro. Ai siciliani che crescono.

Leonardo Sciascia

siciliantagonista.org è un sito amico
crede e lavora ad una tipologia di sviluppo sostenibile.