giovedì 28 giugno 2007

SIGNORA....E' ARRIVATO LO SCOPPOLINO!

In copertina disegno di Makkox - www.canemucca.blogspot.com


Qui da subito ON-LINE

Da sabato in edicola e in distribuzione
nei peggiori locali di Lenola,
il numero 7 de "Lo Scoppolino".

Sta cambiando qualcosa.
La rivoluzione della multimedialità e l’invasione del cyberspazio si oppone alla Lenola sorniona del giorno e chiassosa dei bar nella notte.
Le riflessioni e i siti nascono da ere di concetti mai così chiaramente esternati.
La Lenola dell’annozero di internet apre le porte alla Lenola dei parcheggi, dell’estate ‘ngoppa ju colle, della prova Peroni e della neve a ferragosto.
Ora, all’annozero, qualcosa cambia in bene e qualcosa in male.
Come tutte le cose, ma a doppia velocità.
Doppio parcheggio, doppio ritardo, doppio click, doppio rum e doppia stagione.
L’estate del giorno sotto il fresco e quella della notte, sotto spirito.
Magari avesse baciato, un’estate in trasferta, anche quel giorno del primo di Maggio in cui noi dell’Hermano sotto la pioggia battente vedevamo il palco appena montato venire ricoperto dai teli, come fossero veli pietosi a ricoprire un colpo basso del fato.
Ma l’associazionismo è anche questo, è sfidare anche la natura stessa per riuscire in un intento.
Così, in uno scatto di orgoglio, da un concerto riadattato sotto gli archi del mercato, la musica emerse dal tempo infausto, come per scacciare i nuvoloni nei nostri occhi, e scese sui partecipanti per fonderli al suo ritmo.
Quando si vive quell’armonia, il calore della piazza, allora ci si rende conto del perché si lavora giorni interi, si bisticcia con pratiche, richieste e uffici tecnici, si pelano 15 chili di patate, si riparano spillatori a tempo di record, si perde il sonno e si lotta contro le previsioni del tempo.
Si chiama associazionismo, il fare non per avere ma per essere.

Buona lettura a tutti.


Sassi

Certe volte lo sguardo non riesce proprio ad andare oltre lo stadio.

Continui a startene in balcone, al buio, mentre tutti i pensieri vanno a sbattere contro le gradinate e tornano indietro. Rimbalzano con forza sulle spesse ringhiere gialle e in un attimo ti si conficcano di nuovo dentro, come sassi spezzati.

Con le cuffie nelle orecchie cerchi di darti coraggio, con la musica in sottofondo è più facile fare tutto. E’ più facile camminare per strada quando sei sola, è più facile sognare, è più facile immaginarti come vorresti essere, è più facile attutire per un attimo il rumore stridente che ti porti dentro.

Nessun trauma da superare, nessun problema insormontabile da risolvere, nessuna malattia da guarire.

Quella che stride dentro è la normalità. E fa un casino allucinante.

E’ la disarmante normalità di una ventenne qualunque, una tra miliardi, una senza nessun segno particolare.

Fatta all’ottanta per cento di preoccupazione per una laurea che sembra allontanarsi invece che avvicinarsi, di paura di non essere più capace di innamorarsi fino all’osso di qualcuno, di nausea per quel carattere chiuso, quella timidezza che ti inibisce, quell’ ansia di non essere all’altezza della situazione che ti accompagna per ore, ti fa venire l’emicrania e sta lì a guardarti vomitare birra e insicurezza alle due di notte in un sottopassaggio di piazza maggiore.

La stessa ansia che poi ti si siede accanto, sull’ultimo gradino, e ti osserva tremare con ghigno soddisfatto, come chi sa di aver vinto di nuovo.

E poi c’è quel venti per cento.

Fatto tutto di orgoglio, di desiderio, di ostinazione, di musica. Di voglia di non lasciarsi trascinare dalla tua normalità, di puntare le unghie, di incidere, di lasciare il segno su quello specchio impietoso che è la realtà.

E’ con questo miserabile venti per cento che cerchi di farti coraggio, è lui che provi a buttare oltre lo stadio insieme allo sguardo.

Solo che certe sere proprio non ci riesci.

Spegni il lettore mp3 e torni in casa, a contare i sassi.

Eleonora
Fata dei Briganti
Regina di Bologna
Duchessa del diggingthroughthetrash.splinder.com/

mercoledì 27 giugno 2007

Quale orrore è questo qua?


Questo post vuole essere un invito
per tutti i cittadini di lenola.


Il nostro paese è lungo 2,5 chilometri e largo meno di 1;

la distanza tra il lago e la forcella è meno di 1 chilometro;

la distanza tra il 51 e san rocco è meno di 300 metri;

la distanza tra san rocco e sul colle è meno di 500 metri;

la distanza tra sul colle e il lago è meno di 300 metri.

Pensate che la distanza tra il binario 18
e la parte esterna dalla stazione termini
è di quasi 500 metri.

Fate una cosa, quando uscite di casa per andare da qualche parte e questo qualche parte sta a Lenola, lasciate la macchina parcheggiata in garage.

Risparmiate i soldi, ci guadagnate in salute
e fate un gran bella figura.


martedì 26 giugno 2007

Estate Lenolese


clikka sull'immagine per ingrandire

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Un'altra estate è arrivata,
un'altra estate se ne andrà,
niente di nuovo all'orizzonte,
sembra riviver nel tempo
un lungo deja vu!

lunedì 25 giugno 2007

NEL SUO NOME - capitolo 2


"NEL SUO NOME": un film-documentario a puntate:
in collaborazione con ArcoirisTV 1 capitolo ogni settimana per 10 settimane, in onda tutti i martedì su control-alt-canc.

Il Campo Profughi... il viaggio e finalmente l'arrivo: i lunghi corridoi, i volti di chi ha perso tutto ed un particolare che non puoi più dimenticare: l'odore..."Un odore fortissimo ci sorprese come se fosse in agguato dietro i vetri unti. Un odore difficile da spiegare e che mai avevo sentito prima. Un misto di detersivo e disinfettante, quale l'odore di un ospedale, ma di contro quanto più forte era l'aroma sintetico, chimico e impersonale di tali sostanze, tanto più penetrante era il terrificante fetore che cercavano di nascondere. Mi guardai attorno: non vi era sporcizia, nessuna cartaccia, neppure una cicca di sigaretta. Il pavimento era lucido e ben pulito e non vi era segno del perché di quell'odore fortissimo che ricordava il fetore della carne andata a male quando si ricopre di quella patina gelatinosa e nauseante."

Seconda puntata: ARRIVO (12,01 min)

per vedere il filmato clicca questo link

oppure questo link

Altra musica


Ascolto l’ “Ensemble Micrologus” e rifletto su quanta bellezza sfugge ai nostri sensi: il frutto di un lavoro ponderato, di una ricerca fine, ben fatta. L' altra musica, quella che non conosciamo, quella che bisogna cercare. Quella che richiede uno lavoro di curiosità.
Quando mi trovavo a Parigi e ascoltavo Monsieur D'Adamo che con atipica cortesia e raffinata passione ci parlava di musica come fosse la struttura complessa, ma ben definita, di una cattedrale, non riuscivo a non emozionarmi. In quei momenti avevo la conferma di tutto ciò che sino ad allora avevo sempre pensato, ma di cui non avevo mai avuto certezza accademica: la musica come esplicazione di un profondo processo dialettico. Riscontravo, nelle parole del mio insegnante, dei concetti che in precedenza avevo trovato in filosofia e altre volte nelle chiacchierate con i miei amici; analizzavamo un “quartetto” di Haydn e avevo la sensazione che parlassimo di noi.
Monsieur D'Adamo ripeteva in continuazione “tout à fait!” (“certamente!”) nel rispondere alle nostre osservazioni, come voler confermare, con palese semplicità, che avevamo compreso dei processi essenziali che si ripetevano in ogni composizione. Per me quel “tout à fait!”, così rassicurante, era la conferma di concetti più ampi che esulavano dal “movimento” di una sinfonia o da una sonata per pianoforte, era la conferma di qualcosa di più profondo che trovava posto in una concezione più generale dell’arte e, a volte, del quotidiano.
Ho sempre creduto che la musica fosse un grande esempio di processo dialettico, che ha la complessità e le sfumature tipiche del discorso e che, come tale, si avvale di regole e di stili per costruire un’idea. Pertanto, ho sempre creduto che avesse un grande potere, la musica è maestosità, è calma, è ritmo.
La speculazione musicale, invece, oggigiorno, ha distolto lo sguardo e l’attenzione verso un’arte musicale più complessa e più interessante, a mio parere.
Ho la sensazione che l’abuso dell’utilizzo delle note musicali ha autorizzato tutti a far musica. Se dovessi soffermarmi solamente su quello che i media distribuiscono, noto che il prodotto è ripetitivo, oltre ad essere profondamente superficiale.
Rifletto sulla domanda e sull’offerta, guardandola da un punto di vista prettamente commerciale ed osservo che noi, che siamo i fruitori, siamo sempre pateticamente pronti ad accogliere l’ultima canzoncina che ci viene propinata, con i soliti due accordi e con il solito testo che li accompagna.
Rifletto su quanta bellezza i nostri sensi ignorano: un fraseggio al piano di Keith Jarrett o un “movimento” di una sonata di Schumann: anche questa è musica.
Quando, qualche volta, mi capita di discutere di quest’argomento, ritengo si parta sempre da un punto di vista sbagliato, la domanda che spesso si pone è: “quale cantante ti piace?”, così iniziando si finisce per prendere in considerazione solamente un genere, quello della “musica leggera”. Non si può discutere di musica analizzandone solamente una piccola parte, è come parlare di storia tenendo conto solamente di un periodo. E’ imbarazzante la quantità di cose che non conosciamo e a volte è altrettanto imbarazzante quello che conosciamo.
Ritorno a Parigi, quando, entrando nella classe ancora vuota, prima della lezione, osservavo Monsieur D’Adamo che con trasporto e concentrazione gesticolava, come un direttore d’orchestra, davanti un foglio. Riusciva a leggere un quartetto di Haydn come noi leggiamo un libro e la musica veniva formarsi nella sua testa, i suoi occhi erano a volte lacrimanti, a volte il suo sguardo era perplesso, come se in quel momento volesse interrogare il compositore per chiedergli qualcosa che non lo convinceva. Con un sorriso riprendeva a gesticolare, prima di rendersi conto che noi già eravamo in classe.
Tiziano

venerdì 22 giugno 2007

ACQUA... QUA, QUA, QUA!



Consiglio comunale, giovedì 21 giugno - ore 20,00 circa...
cari cybernetici, dove eravate?

Comunque...
questa la risposta in pillole a quanto chiedevamo, con la nostra lettera aperta all'amministrazione comunale, il 14 febbraio scorso:

- l'acqua è un bene comune... e come bene può essere commercializzato...

- l'acqua è fonte di vita per tutti gli esseri viventi... ma questo si sapeva...

- di acqua ce n'è poca.. e questo e un problema...

- gli stipendi dei dirigenti di acqualatina sono esagerati... ma succede un po in tutta italia... che possiamo fà...

- prima non è che si stava meglio... quindi....

- le perdite d'acqua sono aumentate... ma prima o poi qualcosa faranno...

- le bollette sono salate... e che vuoi fà... che si consumi meno acqua...

- ... qua, qua, qua....

e quindi in coclusione: che si continui così!

risultato: 10 a 4 per i padroni di casa
autoespulsi: 1
spettatori: 2

...MA ALLORA E' VIZIU!



...le strisce sono anche qui!

mercoledì 20 giugno 2007

Il prof. Frantz comunica dal carcere

E' un piacere annunciare che il professor Frantz Hanz Albert sta bene ed è in pieno possesso delle sue facoltà mentali (o quasi).
Infatti, non si sa bene come abbia fatto, ma il prof. Frantz Hanz Albert è riuscito a farci recapitare questa nuova sorprendente teoria presso la nostra posta ordinaria.
La lettera comprendeva soltanto questo schema, qui rieditato, in computer grafica, dai nostri tecnici. Noi non capiamo cosa voglia dire, ma crediamo che la teoria del professore sia in netto contrasto con quella copernicana, che afferma che il mondo gira attorno al Sole, riconosciuta sin'ora come veritiera.
Noi come Hermano abbiamo contattato numerosi scienziati per capire se il prof. Frantz stia delirando per via della mancanza di segretarie (o comunque di presenze femminili) nella sua detenzione o se veramente la teoria abbia fondamento.
Ebbene una buona parte dei colleghi del prof. vedendo lo schema ha esclamato:"effettivamente il professore non ha tutti i torti".
Sarà una nuova rivoluzione scientifica?


Primo pomeriggio, il professore puntualizza:

martedì 19 giugno 2007

NEL SUO NOME - capitolo 1


I ricordi di un bambino ed una guerra che si consuma dall'altra parte del mare.
La paura per una tragedia così vicina ed una cicatrice che non se ne andrà più via.
"Durante la Seconda Guerra Mondiale i Tedeschi mandavano al fronte ragazzi di quattordici anni e li chiamavano "carne da macello". Li mettevano tutti in fila e li spedivano all'attacco come prima ondata. Un ragazzo a quattordici anni neanche lo riesce a portare in braccio un fucile e un caricatore pieno, ma è già abbastanza grande… o forse sarebbe meglio dire: è già abbastanza "spesso" perché le sue ossa, i suoi muscoli, la sua carne possano fermare una pallottola.
Li mandavano avanti per riparare i soldati veri, quelli più grandi che venivano subito dopo.
Le mitragliatrici scaricavano i primi caricatori su quel gregge di bambini. Poi le raffiche si interrompevano e…CARICARE! CARICARE!
Il primo per le mitragliatrici: otturatore, nuovo nastro, chiudere, colpo in canna, sparare.
Il secondo per i soldati che dall'altra parte muovevano contro le mitragliatrici.
E per terra… Per terra un cimitero di ragazzi di quattordici anni. Soldati per un giorno."

"Nel Suo Nome", tratto da una storia vera, prende il via dal monologo teatrale de "Le donne di Pola" scritto e interpretato da Marco Cortesi, uno spettacolo con oltre 270 repliche, il sostegno di decine e decine di Associazioni e Città, l'intervento del Governo Italiano per la sua messa in scena presso il Consolato in Montenegro in occasione della "Giornata della Cultura Italiana nel Mondo".
"Nel Suo Nome" è un monologo-documentario alla ricerca della Verità che si nasconde dietro una delle guerre "di religione" e "di etnia" più sanguinose e terribili della Storia: la Guerra in Ex-Jugoslavia.

Cosa può portare un uomo ad uccidere sua moglie solo perché crede in un Dio differente dal Suo?
Cosa ha spinto vicini, amici, familiari a massacrarsi a vicenda nel nome di una "pulizia etnica" da difendere a tutti i costi?
Cosa si cela dietro la parola "guerra di culture" e cosa potrebbe accadere oggi se questa lezione venisse dimenticata troppo presto?

"NEL SUO NOME": un film documentario a puntate:
in collaborazione con ArcoirisTV, 1 capitolo ogni settimana per 10 settimane, in onda tutti i martedì su control-alt-canc.

Prima puntata: Memorie (11.05 minuti) , clicca qui:
http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Downloads&d_op=getit&lid=7567&ext=_big.wmv

domenica 17 giugno 2007

Pillole di saggezza

Tristè chella casa n’do ju vàju taci i la cajina canta.

Asènu i mulu compra alla terra tua!

La mosca s’appolla aju cavaju spallatu (in fin di vita).

Chi d’cajina nasci n’terra ruspa.

L’macere addventunu maciruni i ji maciruni addventunu macerè.

L’acqua quita (stagnante) fa venì i vermi rusci.

Ju signore chiure nà porta i rapre nu purtonè.

Ju cescu schifa i ju cucciusu (sporco) sdèlluccia (insulta).

Attacca j’asènu alla vigna i chello che fa la mamma fa la figlia.

N’coppa allu cottu l’acqua vujuta e/o vujita.

Alla via bona se spallenu j’asèni.

Quando Chiavinu mett la cappa, tuji la vacca i portèla alla stalla. (E’ provato che quando si forma la classica nuvoletta attorno alla cima di Chiavino con molta probabilità…v’é chiovè)



La voce del popolo:
C’è da meravigliarsi a sentire esprimere persone di Lenola d’età un po’ avanzata: non si vergognano di parlare un Italiano scorretto e sono fieri del loro dialetto.
Ci sono veterani, e sono davvero divertenti, che non riescono a dire tre parole senza incastrarci un proverbio.
Abbiamo qui trascritto alcune massime popolari, quei dettati che chiudono una sentenza, un precetto, un avvertimento qualunque. Il dialetto della nostra cittadina è pieno di modi di dire, questo dei proverbi è cibo da far pro a tutti gli stomachi; è la vera facile sapienza. Nascono così, quasi per caso, quando qualcuno lo palesò come l'aveva nel cuore; si fanno strada negli anni qualora sono schietti di forma e di sostanza. Scrivere e parlare il dialetto non è cosa molto semplice, nessuno ha mai dettato regole su accenti, sillabe o suffissi, succede così che ognuno lo fa come gli viene e alla lunga le parole variano nel più o nel meno da persona a persona.


Sopra:

Tela di Guido Capodacqua

colorata in digitale da Ilario Marrocco

venerdì 15 giugno 2007

BLOCCATO IL "LOVE BOY DAY"



La Polizia Postale e delle Comunicazioni è riuscita di fatto a bloccare su tutto il territorio nazionale l'accesso al sito tedesco che inneggia alla pedofilia e che intendeva celebrare on-line un'abominevole giornata dell'orgoglio pedofilo, denominata "Love boy day".

Per la prima volta è stata applicata la legge 38/2006 sulla pedofilia e il sito è entrato nella black list. L'operazione ha richiesto diversi accertamenti ed è stata possibile grazie alla grande collaborazione dei provider italiani e a tutti i cybernetici che in una settimana hanno invaso la rete firmando a migliaia e migliaia la petizione per l'oscuramento.

Siamo felici, come blog, per aver dato anche noi il nostro piccolo contributo per la tutela dei bambini e felici per voi tutti di aver aderito firmando la petizione.


Hermano querido


mercoledì 13 giugno 2007


Riceviamo dal nostro amico Antonio l'invito a partecipare
sabato 16 giugno al Roma Pride 2007.
Pubblichiamo la lettera quale invito rivolto anche a tutti voi.



"Ciao a tutti,
quando ci fu il Pride mondiale a Roma nel 2000 io non sono andato. Non ero orgoglioso di essere gay. Ero e sono sempre stato gay e basta. In fin dei conti la penso ancora così. Sono orgoglioso di come ho fatto il mio percorso di accettazione (tranquillamente, e lo devo anche a tutti voi) e del fatto che oggi mi scordo spesso di esere gay e sono nella maggior parte dei casi Antonio.

Vorrei che fosse così per tutti, ma così non è. Ultimamente si sente parlare di gay in continuazione e sempre più nei termini di una contrapposizione, i gay vogliono il matrimonio, i gay vogliono minare le fondamenta della società, i gay vogliono conquistare il potere e creare un mondo nuovo tutto a pois rosa, pallettes, lampade e cuscini. Cosa ne sarà dei nostri figli? Cosa ne sarà della famiglia? Cosa ne sarà della nazione? A parte che a nessuno frega mai niente della nazione e della famiglia quando si parla di cose SERIE.

Io al family day ci volevo pure andare perchè penso che la famiglia sia importante. Certo mi è venuto da vomitare quando ho letto certi cartelli e sentito alcuni ritornelli proprio carini....strano....a me sembrava che fosse chiaro, semplice ed elementare che chiedere dei diritti non significa toglierli a qualcunaltro. ma cosa credono? Che se impediscono di sposarmi con il mio compagno prima o poi mi metterò con una donna e mi sposerò in chiesa?

Il pride di quest'anno ha come slogan "parità, dignità, laicità" e io attualmente non godo dei vostri stessi diritti. Non sono certo Nelson Mandela, nè Gandhi, ma è bene dire le cose come stanno e sappiamo tutti quello che comporta: l'assistenza sanitaria che può essere negata, nessun tipo di garanzia, nessun riconoscimento, nessuna identità. Io ho dei doveri di fronte a questo stato ma ho qualche diritto di meno. Capite bene che se ho qualcosa di meno significa che sono "diverso" e come tale posso essere discriminato.
In italia non c'è ancora una legge che punisce le discriminazioni per motivi di orientamento sessuale.

Tutto questo perchè mi piace il cazzo. Fa ridere no? E invece questo è il sistema. Perchè un cardinale può permettersi di associare la pedofilia all'omosessualità e nessuno si scandalizza troppo e succede un polverone se un giornalista manda in onda un documentario della BBC in cui si parla di casi di pedofilia nella chiesa?
Perchè l'italia è l'unico stato a non riconoscere le coppie di fatto? Siamo gli unici intelligenti d'europa? Non mi sembra.... perchè devo sentire quotidianamente mettere in discussione i miei sentimenti e i mie gusti sessuali se siano più o meno naturali, più o meno decenti, e legittimi? Perchè devo essere circondato da amici e conoscenti che scontano ogni giorni dolorosi problemi di relazione sociale perchè non vengono accettati da amici, colleghi e famigliari e quindi non si accettano ingaggiando una quotidiana e distruttiva lotta con sè stessi?
Perchè tutta questa infelicità? Se lo stato, quindi la comunità, non riconosce la nostra piena cittadinanza, come giustificare, dove appoggiare il nostro percorso verso la piena possibilità di esprimerci senza che nessuno ci gridi FROCI se camminiamo mano nella mano come fate senza neanche pensarci voi?

Sta tutto qui il senso di questo invito...io prima di dare la mano a Giorgio o di dargli un bacio a piazza navona ci penso....poi lo faccio, ci mancherebbe altro! A volte non succede niente ed è bellissimo baciare chi ami, a volte succede qualcosa e un misto di vergogna e rabbia fanno staccare le labbra.
Perchè?

Il 16 giugno c'è il Pride nazionale a Roma.
Volevo invitarvi a quella che spero sia una grande festa di libera espressione. So che ognuno di voi ha le sue storie, impegni, problemi...in realtà, aldilà di ogni presenza fisica, mi serviva di raccontarvi quella che attualmente è una lotta in cui sono pienamente coinvolto e che come ogni cosa di me chiede e ha bisogno di un vostro appoggio spirituale e razionale, o semplicemente del vostro esserne testimoni.

Antonio

Frantz libero!



Mercoledì 13 giugno- Roma ore 17:46

Improvvisa manifestazione spontanea in piazza Esedra per la liberazione del professore Frantz hanz Albert, detenuto in Russia.

Gli studenti del professore sfilano con uno striscione tra le strade Romane.


(foto ANSiA)

martedì 12 giugno 2007

APPROVATA LA MORATORIA SUI PROCESSI DI PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA


E' stato approvato dalla Camera dei Deputati l'emendamento al Disegno di Legge Bersani contenente il provvedimento di moratoria sui processi di privatizzazione dell'acqua.
L'emendamento prevede che, fino all'approvazione di una nuova normativa, in attuazione dei decreti correttivi del decreto ambientale, relativa alla gestione del servizio idrico integrato, siano sospesi tutti gli affidamenti a soggetti privati, compresi quelli attualmente in corso.

Il Parlamento dunque recepisce quanto da tempo i movimenti per l'acqua chiedono, attraverso le mobilitazioni territoriali e la campagna nazionale di raccolta firme per una nuova legge d'iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell'acqua.

L'approvazione della moratoria dimostra una volta di più le ragioni del Forum dei Movimenti per l'Acqua che dal gennaio scorso ha iniziato una campagna di raccolta firme - ormai giunta sopra le 300.000 firme - per chiedere che l'intero ciclo dell'acqua sia tolto dal mercato e restituito, come bene comune e risorsa da conservare, allo spazio pubblico e alle comunità locali per una gestione che sia pubblica e partecipativa.

lunedì 11 giugno 2007

DETECTIVE MAMA - A.Pazienza



Care Mamme,
se Vs. figliolo, o la Vs. figliola, comincano a comportarsi in modo strano, per non dire losco, si aggirano per la casa come spettri, portano gli occhiali scuri, chiudono a chiave i cassetti, ricevono brevissime telefonate e saettano via.
Se mostrano chiari sintomi di inappetenza, se non vi chiedono quasi più soldi, oppure stangano di venti o trenta euro con le scuse più strane (quasi sempre inerenti alla scuola: libri, quaderni, colori, etc...), se riempiono la loro camera di disegni allucinanti, se si svegliano esasperati, escono e tornano inspiegabilmente raggianti e vi colmano di moine, se dimagriscono a vista d'occhio, se si portano nella loro stanza dei ragazzi in tutto identici a loro e lì confabulano qualche mezz'ora, poi uno esce, poi ritorna, poi riescono tutti, e così via, i casi sono due:

1) Vs. figlio è matto, o è in crisi, o è innamorato gravemente.
2) Vs. figlio si droga.

In questo caso, alcuni indizi vi permetteranno di stabilire con che sostanza Vs. figlio si droga.

Leggete con attenzione le tavole, tenete gli occhi aperti e...

BUONA CACCIA!

venerdì 8 giugno 2007

Il Prof. Frantz Arrestato in Russia




La foto qui sopra, conferma inesorabilmente i nostri sospetti. E se ci clikki sopra vedrai anche il video.

Già dalle prime luci dell'alba l'Hermano querido è inallerta per le condizioni del prof. Frantz Hanz Albert.
Ieri l'associazione aveva perso le traccie del professore che non aveva effettuato la consueta telefonata di feedback per sapere come era venuto in televisione.
Fonti non governative, vicine all'opposizione di Putin, ci hanno prima accennato e, purtroppo, poi confermato che il dott. Frantz è stato arrestato assieme ad un suo assistente dalle autorità Russe.
Il satellite Molnija XII è stato abbattuto e tutto il suo contenuto irrimediabilmente perso.
Tutti i canali sono stati attivati per la liberazione del Prof. Frantz, ma i Russi negano persino di conoscere il professore.
Proprio cinque minuti fa, Amnesty international, ci ha inviato il filmato, che ci conferma l'accaduto.


Liberate il dott. Fantz!!!

martedì 5 giugno 2007

GIOVEDI' dalle 16:03:08 alle 16:57:45




Il professor Frantz Hanz Albert, ha deciso, finalmente, di comunicare le proprie teorie non più solamente con la parola scritta, ma anche in video. Nessuno sa cosa ha deciso di dichiarare.
L'hermano querido si sta prodigando giorno e notte per allestire un ponte radio e consentire la diretta. Tutto è complicato dai mille accordi commerciali del professore.
Per motivi logistici, il Prof. ha deciso di far gestire il ponte ad una emittente satellitare russa, la Bankarowky Sputtnick CCCP.
Tutto sarà affidato al vecchio satellite Molnija XII, progettato nel 1965 dallo stesso professore con alcune valvole di un televisore Telefunken e le lamiere di una lada 1100.
Il Molnija XII purtroppo, nella giornata di Giovedì, passerà soltanto una volta e sarà visibile sulla stazione ricevente del Fucino, base da cui l'Hermano prenderà il segnale rendendolo disponibile quindi su internet, per circa un'ora.

Il passaggio si prevede,quindi,

GIOVEDI' dalle 16:03:08 alle 16:57:45.

Queste le parole del Prof. nell'ultimo suo comunicato, via telegramma, prima di buttarsi a capofitto nel suo laboratorio:

"Scoperta importante STOP
urgesi videosatellitalizzazione STOP
preparare prossima settimana. STOP
raccomandomi, non facere STOP
solita merdica figura STOP
saluti STOP
Prof. Frantz STOP"

sabato 2 giugno 2007

An'z'iteatro



Oggi Roma sembra serena, ha nascosto se stessa, pare agosto, poche auto e meno chiasso del solito. Nel verde, in uno dei tanti parchi che custodisce, si consolano tante persone: bambini che partecipano allo spettacolo di un Clown, coppiette che tubano, vecchi che dicono alla vita il loro fardello su di una panchina, baldi giovani che scherzano attorno agli alberi, ragazzi che scalciano e ragazze che lanciano palloni, qualcuno fa volare anche aquiloni. Mi chiedo perché, solo per caso, mi è capitato di trovare qualcuno (rigorosamente non un Lenolese) sdraiato sul verde al parco Mondragon di Lenola, ma a Lenola perché non ci si sdraia mai sui prati? Forse perché non ne abbiamo bisogno, Lenola è già troppo silenziosa, mai niente di nuovo, figurati che palle sdraiato fra i cipressi. E che siamo morti! Il giardino più bello di Lenola è abbandonato a se stesso, non è teatro della vita sociale del nostro paese. O il teatro sono quei quattro teppistelli che si ostinano a rompere sistematicamente lampioni e a scalciare bidoni?

venerdì 1 giugno 2007

28th Regiment Friends of the Nature Marines



Approfitto dello sciopero dell'ANSiA, per postare un fotoregalo per Amici della Natura.

Alla prossima vetta da conquistare assieme.

Clandestino


Clicca sulla foto per ingrandirla, salvarla e stamparla.