mercoledì 30 aprile 2008

una voce

vignetta insuperabile postvoto di Fricca2008


Al riparo dei fomenti elettorali, questo blog ritrova la parola.

Tanto è stato detto. Anche troppo.

Commenti a non finire si sono accatastati nelle menti virtuali di server sparsi per il globo, alcuni utili e tanti, troppi, inutili o fine a se stessi o addirittura cafoneschi.

L’Hermano querido ha finto di dormire in questo mese, stando però con un occhio aperto, a guardare, come, nel circo della politica, le formichine laboriose, e mutuamente odiantisi, della nostra Rava, abbiano portato la loro sete di potere alle urne elettorali. Anche quest’anno, purtroppo, siamo stati a guardare il porta a porta (quello paesano, però, non quello di Vespa) e il via vai dei vecchietti, presi e accompagnati in cabina, come a passaparola. Vizio che i vecchi nuovi e i nuovi vecchi sembrano non avere abbandonato. Per nulla.

Insomma, stando a guardare, dalle retrovie, cercando di scorgere il senso dei rapporti politici ravaioli, siamo stati zitti. Perché pensiamo che questo sia l’atteggiamento giusto di una associazione culturale. Non intervenire, in campagna elettorale, ci è sembrato doveroso nei confronti di chi ci legge e ci segue. Perché se è vero che le nostre attività sono spesso guidate da un accento politico e sociale spiccato, mai hanno appoggiato partiti o esponenti politici.

Il nostro ruolo è dialogare, sprigionare idee, proporre punti di vista, informare cittadini e internauti. Non è quello di accaparrarsi il potere. Con il potere potremmo solo confrontarci, addirittura lavorare assieme, ma solo nel rispetto delle autonomie reciproche. E dei reciproci punti di vista.

Crediamo che le parole vadano spese quando le acque sono calme. Urlare tra gli urli è il modo migliore per alimentare soltanto le confusioni. Confusioni che sono alla base di tante interpretazioni fallaci riguardo l’andamento delle cose politiche e dei bisogni sociali della Rava.

Se qualcosa è stato smosso, da questa associazione, ci fa piacere pensare che è stato fatto fuori dai tempi marci della corsa elettorale e soprattutto nel senso della riflessione e non nell’indicare a chi o per chi sia giusto o non giusto votare.

Il nostro sogno è far capire ai nostri lettori le dinamiche che portano alla politica, che creano il dialogo politico, non pilotare la delega che ogni elettore fa al proprio votato.

Ci piacerebbe intenderla così, la politica, come uno scambio di opinioni e di bisogni, in cui ogni cittadino sia padrone e, allo stesso tempo, supervisore della cosa pubblica.

Cosa pubblica che proprio perché di tutti, non può essere gestita solo da alcuni.

Un saluto ai lettori sempre numerosi nonostante l’inattività… cosa, questa, che ci riempie di gioia…

Carmelo

Associazione Hermano querido

giovedì 24 aprile 2008

Qui Acqua & Qua

Sparsi sulle montagne di Lenola, per lo più dove il terreno è arido, sono spuntati come funghi queste particolari strutture. A quanto pare sembra un piano dell’Azienda Faunistico Venatoria di Lenola. In sostanza si tratta di raccoglitori di acqua. Quattro travi di legno, un tetto, una canalina (che già i soliti ignoti hanno provato a rubare) e il gioco è fatto: acqua piovana a disposizione.

L’altro giorno mentre scattavo qualche foto ho intravisto un contadino nella terra limitrofa, mi sono avvicinato e gli ho chiesto a cosa servissero. Dopo una grassa risata mi ha risposto: Ehhh fiju, sacci chi ci’ambustati si diaveli teccta? sa comunque sicc’abbevereinu i cignali.
Sono rimasto sedotto dall’essenzialità della risposta.

Cinghiali!?

Ma perché devo sapere quello che succede a New York, a Bombay o a Milano e non quello che succede ad Ambrifi, a Passignano o a Chiavino….bha

Pierrot

martedì 8 aprile 2008

No alla torcia in tibet


venerdì 4 aprile 2008

Appunti extraccademici

Ieri pomeriggio nell'aula VI della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università de “La Sapienza” si è svolto l'incontro con Ernesto Ledezma, direttore del CAPISE.

Ernesto sta compiendo un tour in Europa per parlare dell’attività che il CAPISE pratica con le popolazioni indigene chiapaneche, si occupano di diritti collettivi.

L’iniziativa si inserisce all’interno della campagna europea “L@s Zapatist@s No Estan Sol@s,” che riunisce le differenti realtà associative che si occupano di zapatismo nel vecchio continente, con lo scopo di diffondere le denunce di aggressioni che giungono dal Messico.

Con piacere da Lenola eravamo in ben 5 persone e non solo dell’Hermano querido.
Un saluto speciale ai due amici lenolesi che hanno partecipato all’incontro.

Ho estrapolato dei pezzi dai discorsi che mi hanno colpito particolarmente.
Parlando della situazione politica messicana dice:

”Nell’anno 2006 in Messico ci sono state libere elezioni per eleggere il nuovo presidente della Repubblica. Il problema è che l’attuale presidente di estrema destra aveva perso le elezioni, si è commessa una delle più scandalose frodi elettorali della storia del paese. Quest’uomo è talmente delegittimato che governa con l’esercito. Nella segreteria di Stato in materia di sicurezza nazionale vi sono uomini che hanno precedenti crimosi. Dovrebbero stare in carcere invece sono ai vertici dello Stato.

Per esempio, il Presidente ha nominato Ministro dell’Interno un uomo che quando era governatore di uno Stato federale è stato accusato di 640 casi di tortura. Voglio dire che è un segnale molto duro verso i movimenti sociali di tutto il Messico.”

“inizia una nuova fase della guerra di contrainsurgencia, contro gli zapatisti.
Nello Stato del Chiapas ci sono 79 campamenti militari di cui 59 permanenti.
Il CAPISE adotta una politica interna che non permette di fornire un dato se non viene verificato sul campo e documentato”.

“Dove c’è un battaglione di militari si è formato un gruppo di paramilitari. Chi sono i paramilitari? E’ popolazione indigena non zapatista che è addestrata dall’Esercito federale che occupa il Chiapas.
Adesso avvengono nuovamente gli espropri di terra, espropri che lo stato messicano chiama regolarizzazione della terra.
Lo stato messicano sta assegnando 250000 ettari di terra a organizzazioni collegate a gruppi paramilitari.
In 47000 ettari “regolarizzati” le famiglie zapatiste sono diventate “invasori” in termini legali.”

Altre modalità di esproprio che il governo utilizza sono il dichiarare nuove aree protette accusando gli indigeni di essere “quelli che stanno deforestando”, oppure costruendo una superstrada nella Selva Lacandona.

“Il 17 agosto scorso le forze di polizia sono scese con elicotteri e hanno sgomberato con la forza a tutta la popolazione di San Manuel Buen Samaritano.
Sei uomini sono detenuti, accusati di esproprio e attacco a danno dell’ecologia dello Stato.
Hanno preso e distrutto tutte le case, bruciato ogni cosa, ora san Manuel Buen Samaritano non esiste più.”

Prosegue spiegandoci come tutti i partiti politici si stiano adoperando per sviluppare il Plan Puebla Panama, un progetto di trattato di libero commercio tra Messico, Canada e Usa che garantirà a questi ultimi l’espansione dell’influenza economica e produttiva.

Riguardo al turismo nella cascata di Agua Azul, la popolazione di Bolon Ajaw che ha recuperato le terre con l’Ezln, “si rifiuta di lasciare la terra, rifiuta di dedicarsi ad accogliere i turisti, non vogliono. Ma lo Stato messicano insiste, dice che se vogliono fermarsi lì devono dedicarsi ad accogliere turisti altrimenti devono andarsene”

Gli zapatisti subiscono quindi aggressioni da paramilitari e da forze statali.

“Come stanno rispondendo le autorità zapatiste di fronte all’aggressione paramilitare? Con più autonomia, più municipi, scuole, ospedali. Questa è la risposta civile della popolazione zapatista alle aggressioni e alla violenza.”

“Coe le giunte di buon governo stiamo denunciando pubblicamente le torture.
Stiamo prendendo le targhe dei veicoli delle pattuglie della polizia che partecipano a questi episodi di aggressione.
Ci sono più di 250 nomi di membri di gruppi paramilitari: dove vivono, che hanno fatto, quando l’hanno fatto, come, contro chi, chi è la nostra fonte di informazione.
L’autorità messicane, però, e non hanno fatto nulla.
C’è un contesto di completa impunità.
Questi compagni che vengono aggrediti finiscono anche in carcere.
Gli imputano delitti maggiori, in modo che non possono pagare la cauzione per uscire dal carcere. Ci sono prigionieri in sciopero della fame anche da più di 40 giorni. Noi ci occupiamo della difesa penale e politica ma il governo per ogni tre che ne libera ne cattura altri quattro.”


Pilu

giovedì 3 aprile 2008

Incazzatura HyperVirtuale


da una ispirazione di un blogger lenolese


Scambi di geni e scambi d’opinione

Il sistema e l’amore


Forse ho dei problemi alla “colonna morale”, non ho capacità di giudizio troppo sviluppate, l’agire dei lenolesi è tanto misterioso quanto incantevole, ma davvero! non riesco a capire questi giorni la gentilezza degli sconosciuti, gli sguardi e i sorrisi eloquenti, eppure non conosco molte delle persone candidate, sarà nell’aria? Lui conosce l’altro che il nonno di un amico a un parente gli ha detto che…insomma tutti vogliono giustamente tirare dalla loro e di conseguenza mi vedo pagato anche qualche caffè al bar.

Pieni del loro schieramento i politici solo qualche mese fa non sentivano ragioni, quando si trattava di valutare oggettivamente una questione o malauguratamente una persona boom! diventavano intrattabili, nei peggiori dei casi infidi, comunque sempre pronti a fare gli innocui (come nei blog per esempio).

Eppure basterebbe seguire gli insegnamenti in Chiesa…ma possibile sia così difficile ammettere che le differenze sono l’humus dove fiorisce l’amore? Dico, la vostra tanto amata religione volete o meno averla a riguardo! No perché nel caso contrario uno lo dice…
….e per tutto l’anno non solo a Natale!

Uno che la pensa in modo diverso da te non è detto che nutre rancore nei tuoi confronti. Significa solo che il suo pensiero è alimentato da qualità differenti: una persona intelligente valuta, scaccia il peggio, prende il meglio e archivia nella sua materia grigia ciò che di buono ha appreso. Avete mai sentito parlare di scambio di opinioni? Se pensi che la tua opinione meriti di essere spiegata fallo, ma non ti infervorare, in ogni caso si capisce lo stesso se di opinioni non ne hai. Lo sai che anche l’uomo più pacifico del mondo ha il suo limite di sopportazione? succede che quelle forze ataviche vengono risvegliate anche nell’interlocutore e il giudizio va a farsi fottere, come una puttana!

Dico tutto ciò perché inizio a nutrire una certa insofferenza:

Stasera al Cinema (aaando’? ti c’aggiu vistu assisu nata vota!), domani al Lilla, Passignano Vallevennardo Biblioteca Pere Siccu La Mola…a ruteli p la Scalinata della Paci! Con tutto il rispetto ma sono offerte speciali che mi sanno dell’ora d’uscita all’aria aperta per i detenuti.

Mi piace innamorarmi dei giorni ordinari, di sorprendermi e di sorprendere le persone care quando Lenola tace.


testo e foto di Pierrot

martedì 1 aprile 2008

ROMPIAMO IL SILENZIO

Giovedì 3 Aprile, a Roma con l'associazione Ya Basta c'è un bellissimo incontro sul Chiapas e la situazione delle comunità zapatiste. L'ONG Capise e Ernesto Ledezma ci illustreranno quello che succede in quelle lande lontane, ma vicine.

Accorrete numerosi (non è un consiglio è un obbligo!)



Per INFO:
http://moltitudia-yabasta.blogspot.com/2008/03/capise-roma.html