martedì 30 ottobre 2007


Inizia lo scambio di esperienze tra il blog dell'Associazione Hermano querido e il sito siciliantagonista.org. Ospiteremo in 4 puntate idee, analisi, opinioni circa gli avvenimenti dell'Italia e del globo di Salvatore Zuccarello, corrispondente del sito di informazione indipendente siciliano, sul blog control-alt-canc.blogspot.com. Allo stesso tempo vi invitiamo a visitare la pagina http://www.siciliantagonista.org/modules.php?name=News&file=categories&op=newindex&catid=8 dove troverete i racconti inediti del viaggio nel Chiapas zapatista di Pilu ospitati nella rubrica il sab(b)ato del villaggio. Crediamo fortemente che condividere modi diversi di vedere la realtà possa arricchirci e proiettarci verso una rete solidale forte tra quei soggetti attivi nella società civile.




LeNolAcQuA


Credo che la passata estate sia giunto dalle parti della Rava il Senatore, l’inossidabile Onorevole Giulio Andreotti. Festeggiato perché qualche tempo or sono ha portato l’acqua nel vostro bel paese. Festeggiato? Ma per cosa? Forse è una menzogna che uno dei problemi più gravi di Lenola sia stato, per moltissimi anni, la mancanza d’acqua nelle abitazioni? Da siciliano quale sono, benissimo comprendo il disagio e la rabbia che possono albergare nei vostri cuori. Infatti mi sarei aspettato di trovare, quella mattinata di luglio, non solo il Moschitti, il Magnafico e Roberto, accanto al cartellone richiedente il prezioso liquido, ma anche una nutrita manciata di lenolesi coscienziosi e arrabbiati.

L’acqua c’era a Lenola? No? E allora chi avete applaudito, e perché? Avete schiaffeggiato le vostre fiere mani al ragionamento “Io l’acqua ve l’ho portata, per il resto sono cavoli vostri!”; chi avete applaudito, Lenola, chi? Ve lo dico io…

Credo sia di pubblico dominio che il signor Andreotti sia stato vicino agli ambienti mafiosi fino al 1980 (le informazioni che cito ed anche quelle che non inserisco in questo articolo SONO PUBBLICHE, e leggere qualche libro di Travaglio sarebbe un’ottima idea); il Senatore siede in Parlamento dalla lontana Assemblea Costituente ed ha ricoperto per ben sette volte il ruolo di Primo Ministro della Repubblica e per altre diciassette è stato responsabile di un Dicastero. Della politica italiana ha visto tutto, da dentro. Non solo della politica.

Giulio Andreotti è stato infatti chiamato diverse volte in aule di tribunali, e nel 2004 è stata confermata la sua colpevolezza riguardo alle relazioni intrattenute con boss e personaggi di spicco di Cosa Nostra (i nomi Badalamenti, Bontate, Lima ed i fratelli Salvo vi dicono nulla?); si chiama “articolo 416 del codice penale”, o se preferiamo “reato di associazione mafiosa”. Il divo Giulio non è stato in carcere solo perché il processo è stato fatto ad hoc per pronunciare la sua ultima sentenza oltre il termine della prescrizione del reato. Il risultato è che quel finto giornalista di Vespa si è potuto permettere di titolare “Assolto!”, anche se poi è stato costretto a correggere il tiro e a pronunciare un più veritiero “Colpevole, ma prescritto”.

Tralasciando gli altri processi in cui Andreotti è stato coinvolto e le menzogne che ha raccontato in aula, la domanda mi corre sulla tastiera: Lenola, vi potevate fidare di un uomo di questa caratura e del suo passato torbido, anche quando non è di mafia che si parla, ma di acqua? Come fa un uomo che non è trasparente a parlare di acqua? Nonostante adesso qualcosa si stia muovendo - ho saputo che vi state allacciando alla conduttura di Fondi - perché, a luglio, nessuno ha chiesto al Senatore di fare qualcosa per risolvere il gravissimo problema della distribuzione idrica a Lenola? Che, per caso, le autobotti scendere e salire da Santu Roccu le abbiamo viste solo io ed i tre manifestanti?

La questione dell’acqua non è un problema di destra o di sinistra, né una questione di proprietà dei ragazzi dell’ Hermano Querido: se non sfruttate ogni occasione per alzare la voce e far sentire il vostro disagio, le cose resteranno sempre così. Pensateci ogni volta che il rubinetto piange, in futuro (anche se mi auguro che gli eventi prossimi eliminino, tra l’altro, la gestione privata di “Acqua Latina” e la restituiscano all’ambito pubblico).

La prossima volta che viene qualcuno dalle vostre parti per fare la figura del salvatore delle necessità liquide della Rava, il mio consiglio è quello di prendere un bel secchione del suddetto liquido e farglielo volare dritto n’capu. Un secchione per ogni volta che è mancata l’acqua!

Poi, se proprio volete, potete anche ringraziarlo. Grazie Senatore! Di che cosa, poi, me lo faccio spiegare sul prossimo numero dello Scoppolino. Un saluto a tutti, aspetto i vostri commenti.

Con affetto antagonista,


Salvatore Zuccarello




sabato 27 ottobre 2007

Guerrigno e Ser Peppe


E fu così che mentre il giovane e indomabile Ermanno Guerrigno veniva giù per la “Sevici”, all’altezza tra la biblioteca e la vecchia sala giochi di Cavallone incontrò Ser Peppe, il saggio del Paese…

- Hei giovane! Fermati un attimo che ti devo parlare, di recente stai facendo troppo baccano! Non trattare Lenola e i Lenolesi in questo modo! Dio si è interessato a spargere tanta bellezza sui vostri monti, e tu? Tu, stolto rappresentante di Dio, ti diverti a compiacere di te e delle brutture che ti circondano, cerca di esaltarne lo splendore piuttosto!

- Ma che dici, non ti capisco, finiscila di fare il filosofo Ser Pè!

- Va bene Ermanno, la finisco di fare il filosofo, ma con immenso piacere comincio a fare lo storico. Voglio raccontarti una cosa importante. All’inizio degli anni ottanta a Lenola partì un ambizioso progetto: il recupero di un antico insediamento, AMBRIFI. Di questo progetto se ne fece carico una Associazione tuttora esistente e per la precisione l’Associazione Storico Culturale dei “Monti Ausoni”. Il recupero di questo insediamento andava oltre un mero interesse storico, si auspicava, infatti, che quell’insediamento potesse arricchire il tracciato di un Itinerario Turistico Culturale.

- Non ti capisco, lasciami stare, ho altro da fare!

- Scostumato! Se solo rispettassi il prossimo forse si potrebbe cavare qualcosa di buono da te e da tutti quei fannulloni di amici che ti vengono appresso! Intendevo che oltre ad incentivare camminate ed esplorazioni al sito, i fautori del progetto volevano archiviarne i ritrovamenti, costruire un museo che li raccogliesse, insomma, incentivare il turismo dietro una causa importante e di gran valore artistico umanitario. Una cosa molto diversa che gridare al Turismo dietro all’ormai stanco e decrepito Miracolle…stiamo innalzando un dormitorio a monumento sepolcrale, te ne sei accorto? crollasse domani!

Il giovane, a questo punto, cominciò a farsi coinvolgere dalla discussione.

- E dimmi, vecchio, cosa successe? Perché quel progetto ad Ambrifi non è mai partito?

- Non fosse mai partito, forse sarebbe stato meglio, il progetto partì, e come! e lo fece in gran stile.

- E poi? Qualcuno perse l’entusiasmo a continuarlo? O venne semplicemente abbandonato perché si rivelò un progetto impossibile?

- Beh, non è importante adesso questo aspetto…

- Posso andare allora, non voglio sapere niente di questa questione. La verità è che oggi ci rimangono solo i ruderi di quel vecchio paese e non ha senso starci a pensare.

- E invece no, devi starmi a sentire! Vedi, Lenola per come sono andate le cose dopo la vittoria degli Alleati durante la seconda guerra mondiale è destinata a morire, questo devi meditarlo, devi pensare a come sia meglio affrontare il futuro, devi pensare ai tuoi figli, devi pensare…

- …e penso penso!…ma non me lo ripetere che mi dai fastidio! Poi i figli io non li faccio! Ti pare? Io ho già i miei incrippi, se tu insisti così, poi, diventi pure odioso!

- E dimmi, quali sono i tuoi, come li chiami? Incrippi.

- Il lavoro, lo studio, una vita sociale a Lenola in cui non mi riconosco…

- E tu, come reagisci, che fai?

- Che faccio? Che ho fatto! Che è diverso. Ho quasi trent’anni e ho fatto quello che non avrei mai dovuto fare se avessi tenuto alla mia serenità. Mi sono Laureato in Storia e Letterature antiche, sette lunghi anni fuori da Lenola con gran sacrificio mio e della mia famiglia. Una volta fregiato della Laurea ho cominciato a friggere patatine in un fast food a Roma, e tutto quello che mi guadagno lo spendo per pagarmi l’affitto, in tutto ciò considera che a Lenola ho una casa…mia! e che vorrei tanto viverci invece di dar via i miei soldi ai volponi di Roma…adesso lasciami stare vecchio bacucco…sono incazzato nero! Anche con te!

Foto degli Amici della natura fra i ruderi.


lunedì 22 ottobre 2007

Lenola I Hate you



Cara Lenola,

ti scrivo perchè sebbene non sia il tuo sindaco non ti penso solo di sabato pomeriggio. Tu mi dirai, allora perchè mi scrivi solo oggi? E' per via di un tuo ammiratore, ti rispondo io, che dice di amarti e poi non ti cura. Come un innamorato un po' imbranato e che ha amici un po', così, pasticcioni.

Lenola, ti scrivo per dirti che io ti odio.
Ti odio perchè frequenti certe persone, perchè non sai scrollartele di dosso, perchè non hai il rispetto e la forza di tutelare e accudire i tuoi cittadini migliori.

Ti odio perchè li hai fatti fuggire, li scacci, non sai provvedere loro un posto adeguato alle loro possibilità. Ti odio perchè avresti potuto farlo. Ma invece hai preferito il porto sicuro di finti adulatori che ti stanno sfinendo invece di rinvigorirti.

Lenola, ti odio perchè assomigli sempre di più ad una madre snaturata, di quelle che non vogliono invecchierare e invece di curare i tuoi pargoli curi vecchi bacucchi con il macchinone. Esci con loro la sera, dimentica della fuga lenta ma inarrestabile delle tue giovani generazioni.
Le guardi scappare via con un treno o con una pasticca e ti stringi ancora di più tra le braccia di chi ti sta rovinando.

Lenola ti odio perchè permetti ai tuoi amanti di continuare a essere miopi, di continuare a ignorare i problemi reali e preoccuparsi di quelli di una sciocca politica.

Lenola ti odio perchè ti credevo eccezionale e ti scopro mediocre, piatta, inerme. Mediocre nelle possibilità, piatta nelle prospettive, inerme di fronte all'invasione dei barbari.

Lenola ti odio per tutti questi tuoi fronzoli inutili, 'sti ornamenti che porti al collo, ma che non sai far funzionare. Regali dei tuoi tanti concubini, come il tuo albergo mai partito, il centro studi che stavi per vendere ad una sedicente università, il tuo cinema mezzo diroccato, la biblioteca meno visitata dell'universo, la tensostruttura volata via due volte, l'acqua col contagoccie...

Lenola smettila, non fare quella faccia, non incazzarti con me, che ti odio eppure ho il coraggio di dirti le cose in faccia. Abbi il coraggio di essere te, pura e semplice, di avere con la politica la stessa schiettezza che risiede nel tuo vino migliore. E poi, ti prego, non rispedire al mittente queste poche righe.

Lenola, meretrice, parliamone.

Carmelo

martedì 16 ottobre 2007

Appello importantissimo!



"VI SIA MUSICA E CANTO DAVANTI A TE.
GETTA ALLE SPALLE TUTTE LE PENE E VIVI NELLA GIOIA FINO A QUANDO NOI FAREMO UN VIAGGIO VERSO IL MONDO CHE AMA IL SILENZIO"
(Canto dell'Arpista - Egitto 3.000 A.C.)

Cari tutti visitatori di questo blog, vi giro una mail che ho ricevuto qualche giorno fa, un messaggio dannatamente attuale. Si parla molto dei problemi che affliggono giovani e non solo, ma ho l’impressione, come si dice a Lenola, che le parole “da un orecchio entrano e dall’altro escono”. I problemi però sono reali, i problemi ci stanno rendendo invivibile la vita, eppure questi signori che non sanno altro che dire “jat a fatija” portano avanti la loro idea con orgoglio, a me questo fa rattristare, mi fa perdere speranze…Che Dio protegga Mohssen Kasirossafar.

Pierrot
Carissimi amici,
scusatemi innanzitutto se vi rubo un pò del vostro tempo.
Purtroppo stiamo attraversando un bruttissimo momento che investe tutto il mondo.
Guerre fisiche, guerre mentali dettate dai pregiudizi, guerre mediatiche.
Lo scenario non è affatto consolante, vedi l'attuale situazione del popolo Burma e le violenze perpetrate ai danni dei Monaci, i quali antepongono solo bontà, amore e spiritualità, insomma PACE.

VI SCRIVO IN REALTA' PER SOTTOPORVI UN CASO CHE A MIO AVVISO NON PUO PASSARE INOSSERVATO.
E' UNA DISCRIMINAZIONE CHE INVESTE LA NOSTRA MICROSFERA, LA VITA DI TUTTI I GIORNI.
QUESTA QUESTIONE RIGUARDA UN NOSTRO COLLEGA E COMPAGNO DI VIAGGIO IN QUESTO SPACE:
Mohssen Kasirossafar.

HO AVUTO MODO DI CONOSCERE L'ARTE E LA PERSONA DI QUESTO GRANDE PERCUSSIONISTA E LIUTAIO DI ORIGINE IRANIANA.
UN MAESTRO NEL VERO SENSO DEL TERMINE.
UNA PERSONA CHE CON LA SUA UMILTA', LA SUA GENEROSITA', LA SUA PERIZIA RAPPRESENTA UN PUNTO DI RIFERIMENTO QUANDO SI PARLA DI MUSICA E NON SOLO...
EBBENE DOPO TANTISSIMI ANNI DI ATTIVITA' NEL SUO "LABORATORIO ALCHEMICO-MUSICALE" DI TRASTEVERE IN VICOLO DEL CEDRO 33 A ROMA, DOVE IL NOSTRO AMICO COSTRUISCE STRUMENTI, ACCOGLIE MUSICISTI DA TUTTE LE PARTI DEL MONDO E FA MUSICA, EBBENE DICEVO, DI PUNTO IN BIANCO TRA QUALCHE MESE MOHESEN SARA' COSTRETTO A LASCIARE QUESTO "TEMPIO" DELLA MUSICA A CAUSA DI UNO SFRATTO E NON SA DOVE ANDRA' A FINIRE COL SUO "MUSEO" DI STRUMENTI MUSICALI (Nel laboratorio vi sono strumenti da lui restaurati che hanno più di 500 anni).
MI CHIEDO COME E' POSSIBILE CHE LE ISTITUZIONI DI TUTTI I TIPI E A TUTTI I LIVELLI, A PRESCINDERE DAL CREDO POLITICO, NON ABBIANO PRESO A CUORE QUESTA SITUAZIONE DAVVERO AVVILENTE.
E' UNA VERGOGNA!!!
ORMAI FARE CULTURA, FARE ARTE, FARE MUSICA IN QUESTO PAESE NON HA PIU NESSUN PESO ED IMPORTANZA.
SIAMO TUTTI FAGOCITATI DA QUESTO MODO BARBARO DI CONCEPIRE IL TUTTO COME UN VUOTO BUSINESS IN NOME DEL "MARK-KETTING".
VI PREGO DI BOMBARDARE TUTTI I SITI ISTITUZIONALI COMPRESO IL MERAVIGLIOSO BLOG DI BEPPE GRILLO, PER PORTARE UN PO' DI ATTENZIONE SU QUESTA AMARA FACCENDA.
PROBABILMENTE PER UNA VOLTA TANTO, CHI DI DOVERE, SAPRA' CHE I MUSICISTI ITALIANI SONO UNA COMUNITA' CHE RISPETTA ED ESIGE RISPETTO.
PRIMA DI DIFFONDERE NOTE, NOI DIFFONDIAMO VALORI.
NON LASCIAMO MOHSEN DA SOLO PER FAVORE.
FATE CIRCOLARE QUESTO NOSTRO APPELLO.
VE LO CHIEDO CON TUTTO IL CUORE.
GRAZIE ANCORA.
LOUIS


MYSPACE DI MOHSEN

lunedì 15 ottobre 2007

Blog Action Day

Blog Action Day: un incontro virtuale tra i blog di tutto il mondo.
Un evento che quest'anno raggrupperà 14'000 blog per un totale stimato di 12 milioni di lettori.

14'000 Blog, quest'anno, parleranno di ambiente.

Non vogliamo qui farci portavoci di statistiche, numeri, temperature o prove di cambiamenti climatici.

Vogliamo solo, come al solito, sensibilizzare, portare la nostra piccola voce, nel fiume delle altre.
Un modo come un altro per mostrare la soliderarietà alla nostra madre terra.
Un modo come un altro per invitare tutti a modificare le proprie abitudini, dal basso, dalle piccole cose.
Piccole cose come differenziare i rifiuti o spegnere le luci quando non servono, chiudere l'acqua quando ci si insapona o spegnere gli elettrodomestici invece di lasciarli in stand-by.

Solo piccoli gesti:
magari venissero adottati da tutti e 12 i milioni che oggi leggeranno di ambiente!

sabato 13 ottobre 2007

L'immaginazione


Il debito che abbiamo con il gioco
dell’immaginazione è incalcolabile.

Carl Gustav Jung
(psicologo svizzero)

Mi sono trovato a scambiare idee con i miei amici su un argomento piuttosto controverso: quali sono le virtù della mente dell’uomo? Sono stati spesso mitizzati superuomini con la capacità di spostare oggetti con la forza del pensiero, di rendersi invisibile, di viaggiare nel tempo. Tutto ciò è frutto della caratteristica che più distingue la mente dell’uomo: la facoltà d’immaginare. Immaginare non è solamente un gelido vocabolo, è una vera e propria azione con conseguente sprigionamento di energia. L’immaginazione è addirittura usata come metodologia per la cura della vista e alcuni filosofi ne traggono teorie per adescare la felicità: i momenti d'infelicità, sostiene lo scrittore Henri Pena-Ruiz, fanno talora disperare e possono perfino imprigionare la coscienza entro i loro limiti. È proprio questa prigionia anzitutto, che bisogna evitare. L’uomo dispone per far ciò, di una risorsa mirabile: il pensiero, che altro non è che la vita della coscienza, una vita troppo spesso inosservata, misconosciuta e negletta; il pensiero, purché ci si accorga del suo potere, e se ne goda, è liberazione.

Ma che cos’è l’immaginazione mentale?

La parola immaginazione ha la stessa radice del verbo latino imitari, che significa “imitare”. Un’immaginazione mentale è un’imitazione interiore, la rappresentazione di un oggetto sensibile. Con la mente si può udire, odorare, gustare e avvertire sensazioni tattili, vedere cose che non sono fisicamente presenti: in essa potete rappresentarvi una rosa senza averla in mano. L’immaginazione ha un ruolo molto importante nella vita mentale di molte persone. I chimici usano l’immaginazione per raffigurare la disposizione delle molecole, i disegnatori di moda per prevedere come cadrà un vestito, i fisici teorici per creare un modello del mondo astratto delle particelle subatomiche, gli uomini d’affari per prevedere l’andamento del mercato, i campioni di scacchi per mettere appunto la loro strategia e gli addetti ai traslochi per trovare il modo di spostare un grosso pianoforte su per una scala a chiocciola.
Molti insetti per aiutarsi ad incedere sulla terra hanno le antenne, noi per aiutarci a vivere la vita abbiamo l’immaginazione, mi chiedo spesso perché facciamo tanta fatica a riconoscerla, magari per riqualificarne le potenzialità.

Pierrot
puntoedacapo@hotmail.com

mercoledì 10 ottobre 2007

Scienza "m"etica a cura di Davide Vaccarin

I matti sono punti di domanda senza frase
Migliaia di astronavi che non tornano alla base
Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole
I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole
Mi fabbrico la neve col polistirolo
La mia patologia è che son rimasto solo
Ora prendete un telescopio… misurate le distanze
E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso?

Simone Cristicchi


Cari lettori questa volta voglio parlarvi di ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder) e di Metilfenidato & Co.

Parlando di queste cose si possono, secondo me, seguire 2 strade... una che è quella di riempire la pagina di psicofarmacologia, di richiami di biochimica e così via discorrendo... la seconda è quella di fare alcune considerazioni dettate dal buonsenso su malattie mentali o presunte tali e terapia.

Discutendo di questo argomento non si può non "urtare" contro i sentimenti di qualcuno...

Per evitare di addentrarmi in cose troppo pesanti scelgo una via di mezzo proponendovi dei link che sostengono posizioni differenti a riguardo.... compresa quella di chi vende i farmaci per l'ADHD.

- Wikipedia (ITA)

- Nimh (ENG)

- Adhd (ENG)

- Aifa (ITA)

- Giulemanidaibambini (ITA)

Qual'è quella giusta?

Qui entra in ballo la seconda parte del discorso ovvero le considerazioni fatte a buonsenso. Per quanto riguarda i bambini questo concetto assume una delicatezza ed una intensità che probabilmente non arriva ad avere in altri esseri in quanto i bambini in primis sono indifesi, in secondo luogo perché sono come uno specchio che riflette senza filtri la società che li circonda...

Le considerazioni che si possono fare sulle "malattie mentali" sono una infinità... ma tutte partono da un punto fermo... cosa è normale e cosa no? Cioè chi dice che quello che facciamo tutti i giorni è o meno normale?

La verità, secondo me, è che la normalità è un concetto puramente statistico, al punto che se tutti fanno una cosa, allora quella diventa normale... e di questo nel corso dei secoli o, ancora degli anni ne ha risentito il concetto di malattia mentale. Come vi sentite, anzi come ci sentiamo quando passiamo ore della nostra vita in coda magari per andare su un posto di lavoro che ci fa schifo... o non ci da gioia? E' normale? Lo fanno tanti... tantissimi... non ho mai sentito nessuno chiedersi se è normale.

Secondo me questa considerazione è meno banale di quanto sembra... chi dice che un bambino o un adulto che si comportano in un certo modo sono o meno "normali"? Qui si va a cozzare con un passato non troppo remoto in cui alcune predisposizioni dell'anima erano considerate patologiche. Alcuni esempi? L'isterismo: si chiama così perché si pensava venisse dall'utero, si sono scritte dotte disquisizioni e volumi interi sull'argomento... che oggi fanno sorridere... Oppure l'omosessualità, considerata una malattia mentale dal DSM fino a pochi anni fa, finche ci si è resi conto che il 10-15 % (5-6 cento milioni di persone) della popolazione mondiale non può essere malato altrimenti si raccoglierebbero soldi per l'omosessualità invece che per la malaria.

Cosa c'entra questo con l'ADHD?

La mia opinione, per quello che vale, è che sia più facile relegare ciò che non capiamo, ciò che è diverso come una "malattia" per la quale "somministrare una cura" piuttosto che capire l'individualità di ogni essere umano di fronte alla vita, sia esso un adulto o un bambino, è successo prima con l'epilessia, pensavano fossero indemoniati, poi con altre ed altre ancora... e succederà di nuovo perché, osservando le persone, se ne troverà sempre un gruppo più o meno esiguo che non si "comporta" e che non “vive” come le altre.

Io conosco uno che mangia la pastasciutta a colazione, magari ce ne sono anche altri... E' una persona normale? Dipende dal condimento della pasta? Per esempio con le sarde è grave con un pomodoro leggero... allora passi?
Dov'è il limite tra il patologico e il normale?
Senz'altro quando la persona fa soffrire o fa del male a se stessa e a chi gli sta vicino... ma come e in che misura? E come la società è coinvolta in questo "fare del male"... perché l'abbiamo detto prima i bambini sono lo specchio, senza filtri e senza ipocrisie della società che li circonda... dove vivono... Sono malati quelli che trombano e mettono il filmetto col telefonino su youtube o è la società, la famiglia -il nucleo base della società- ad avere qualcosa che non va più?

La risposta?
IO NON ho risposte...troppo comodo. la verità è che ognuno deve tentare di trovare la sua, vagliate le falsità di ognuno -comprese le mie-.

Fermo restando che alcuni farmaci, ne sono sicuro, migliorano in qualche misura alcuni disturbi mentali, personalmente non credo che dare il metilfenidato (una anfetamina) a dei bambini sia un gesto d'amore. Dal punto di vista formale viene da chiedersi come mai dare una anfetamina ad un bambino iperattivo… visto che le anfetamine sono stimolanti-eccitanti.

E le cose curiose sarebbero molte altre... per esempio perchè il SATIVEX (estratto idroalcolico di cannabis sativa) deve essere prescritto usando il ricettario per gli oppioidi e il metilfenidato (una anfetamina) che è più pericolosa invece no? Ma qui allunghiamo troppo la zuppa...

Concludo con questa mia modesta esperienza assolutamente "non scientifica": ho aiutato una persona che abita negli USA a "disintossicarsi" dal metilfenidato. Oltre alle considerazioni mediche che vi risparmio mi è rimasta impressa questa frase che mi ha detto:

"quando lo prendevo non ridevo più"...

Buona vita e che la salute perseguiti voi e tutti quelli che amate.

Dott. Davide Vaccarin

lunedì 8 ottobre 2007

Buon viaggio



Scontato, piccolo, ma forte.
Un messaggio vogliamo lasciarlo anche noi, a questo musicista le cui mani, sopra quelle corde, c'hanno scaldato e fatto ballare.
Anche a Lenola, quel 29 giugno, quando suonò per Luigi.

Un saluto al "Gabibbo", chitarrista degli MCR, da tutto l'Hermano querido.


mercoledì 3 ottobre 2007

Un talento...


Quando mesi fa, Mauro mi propose di linkare il blog di canemucca, ignoravo l’esistenza su questo globo di Marco Dambrosio, che (oltre a farsi scrivere il cognome senza l'apostrofo N.d.R) in arte si fa chiamare Makkox. Accettai, un po’ timoroso, per la verità, come quando si accetta una gita in una città mai vista.

Mi sono sempre piaciuti i fumetti, il mondo delle strip, lunghe o corte che siano, quelle secche, ironiche, di denuncia, alla Vauro per intenderci, quelle a tre tempi, alla Mafalda, o quelle lunghe che si snodano lungo storie biancoenero.

Ma la videata di canemucca mi colpì dapprincipio, raschiando via quasi subito un vago senso di disorientamento. Quella vertigine deriva dal fatto che canemucca è l’avanzamento della specie nel campo dei fumetti sul web, è il semplice istinto di sopravvivenza di un’arte che si è dovuta adattare alle nuove tecnologie. Come in una darwiniana lotta, le stip, per sopravvivere sul web, si sono allargate, impaginate, appiattite, sconvolte, sciolte a puntate. Poi, come sempre fa la natura, ad un certo punto c’è stato un balzo evolutivo e la strip è diventata a “scrolling verticale”. Facile, semplice e intuitivo.

La prima volta che ho visto una strip in verticale è stata su canemucca… e mi è sembrato come se fosse sempre esistita, come quando si guarda un essere umano e si fa fatica a immaginare che prima fosse una scimmia…almeno certi, esseri umani…

Questa strip l'ha realizzata Makkox appositamente per ctrl-alt-canc. A lui vanno i nostri ringraziamenti. Le sue opere le trovate ai seguenti link:

Canemucca

Fly

The Rufus Cut

lunedì 1 ottobre 2007

on-line

E si aprano le danze!

Finalmente, qualche giorno prima che da Lureta arrivi "Lo scoppolino" quello vero, di carta e inchiostro, è disponibile on-line la versione virtuale del nostro trimestrale.

Per quanti di voi amano leggerlo comodamente in gabinetto consigliamo di comprare un portatile leggero e, magari, anche un comodo leggio.

Buona lettura...