lunedì 30 luglio 2007

I 5 anni d'acqua

Il prof. Frantz, dopo aver saputo della celebrazione dei 50 anni dall'arrivo dell'acqua, non ha potuto fare a meno di commentare l'avvenimento inviandoci una lettera manoscritta disponibile di seguito:


Clicca sull'immagine per leggere meglio la teoria frantziana

Ossia, secondo i suoi studi (e parafrasando i suoi calcoli), se l'acqua, a Lenola, fosse arrivata per cinquant'anni almeno 2 ore e 24 minuti al giorno, quest'anno avremmo potuto festeggiare i 5 anni di acqua.
Che anch'esso, a suo modo, è un bel traguardo...
...in negativo.

Ringraziando il prof. Frantz Hanz Albert per le sue, sempre puntuali, precisazioni auguriamo acqua a tutti, che c'è n'è bisogno.


venerdì 27 luglio 2007

LE ORIGINI DEL MALE


Storia di una controversa teoria sull'origine dell'AIDS

È possibile che la pandemia di AIDS sia stata causata da vaccini antipolio accidentalmente contaminati con un virus delle scimmie e utilizzati in Africa alla fine degli anni '50?

'L'origine del male' è il risultato di un lavoro di ricerca durato più di tre anni, che ha avuto come obiettivo la creazione di un "documentario teatrale" sulla teoria del vaccino orale antipolio e che ha debuttato nell'estate del 2004. Con il termine "documentario teatrale", si intende un racconto multimediale, basato scrupolosamente su fonti pubblicate, da presentare a teatro come se fosse uno spettacolo. L'idea di fondo è che il teatro può riappropriarsi del ruolo di comunicazione e di spazio di discussione, dove persone in carne e ossa si incontrano e si confrontano.

Lo spettacolo ripercorre la storia e l'evoluzione di un'idea, la teoria del vaccino antipolio, attraverso gli articoli, i dibattiti, i sostenitori e gli oppositori, gli argomenti e le critiche, gli attacchi e le censure, i misteri e i colpi di scena, cercando di offrire un quadro il più esaustivo possibile di questa controversia scientifica complessa e dai possibili gravi risvolti sociali e politici. Lo spettacolo diventa poi il pretesto per raccontare dell'Africa coloniale, dell'etica nella sperimentazione, della lotta alla poliomelite, del funzionamento della scienza moderna, ma soprattutto delle nostre responsabilità come cittadini che hanno il diritto e il dovere di informarsi e conoscere.

L'AIDS è probabilmente la malattia più "mediatica" e mediatizzata, eppure quanto conosciamo di essa?

Un documentario teatrale scritto, diretto e interpretato da Christian Biasco, di cui consigliamo vivamente la visione.

lunghezza del filmato 102,44 min
Qui sotto i vari link per la visione, ma se volete potete cliccare con il tasto destro del mouse e salvare il file sul vostro PC per vederlo in un secondo momento.

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mercoledì 25 luglio 2007

Le Foto di Lenola per Chernobyl

Pubblichiamo le foto della festa per i bambini bielorussi.
E' con gioia che mostriamo la loro infinita vitalità.
Un grazie va al comitato delle famiglie che ogni hanno accolgono questi bambini, che oggi, tra l'altro, ripartiranno per la loro terra.
Questo vuole essere anche un saluto.
Ciao a tutti, al prossimo anno.




Clicca per vedere le foto

martedì 24 luglio 2007

NEL SUO NOME - capitolo 6


Un vecchio professore, sopravvissuto all'assedio della città di Vukovar - Croazia.
La sua accusa è diretta ai Serbi Ortodossi di Milosevic: è tutta colpa loro... è tutta colpa loro...
"A quel punto accadde qualcosa di strano.
Vidi il vecchietto che tornava al cassetto del comodino e ne afferrava la maniglia.
Il rossore sulle guance si era spento all'improvviso e la fronte si era corrugata.
Le mani si muovevano nervose e veloci come se il vecchietto avesse qualcosa di molto importante da fare e poco, pochissimo tempo.
Qualcosa di vitale, prima che l'ultima ragazza della fila fosse uscita dalla stanza.
Ora estrae una pistola, sì, ne sono certo, una bella calibro nove dal cassetto o una vecchia pistola russa di quelle che la polizia usava sotto il regime titoista.
Il pollice scheletrico abbassa il cane, mentre tenta di conservare il polso il più fermo possibile. ora prende la mira e...
Feci un passo in avanti con il terrore negli occhi."

Questa è la sesta puntata (di dieci) del documentario "Nel suo nome",tratto da una storia vera, scritto e interpretato da Marco Cortesi,con la consulenza storica di Lucia Zacchini,in onda ogni martedì su control-alt-cancin collaborazione con ARCOIRIS-TV

sesta puntata: durata 13,32 min

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sabato 21 luglio 2007

MARCELLO E STEFANIA...


Da tutto l'hermano querido gli auguri più sinceri a Marcello e Stefania che oggi si uniscono in matrimonio.
Che i giorni più belli della vostra vita passata siano nel vostro futuro i giorni peggiori!

AUGURI...AUGURI...AUGURI...

Per tutti coloro che vogliono lasciare un augurio agli sposi, possono farlo anche qui.

giovedì 19 luglio 2007

LENOLA per CHERNOBYL... e viceversa.


Domenica 22 luglio dalle ore 10,00, tutti sul colle!

Siamo contenti di poter organizzare, come lo scorso anno, una nuova giornata con i bambini di Lenola e quelli di Chernobyl.
Lo scopo, oltre quello del divertimento, è quello di far interagire due diverse culture tra loro con colori, fantasia e giochi di squadra.
La mattina, come lo scorso anno, dalle ore 10 a tutti i bambini verranno consegnati dei kit di gessetti policromi e potranno disegnare le proprie fantasie sulla passeggiata del colle (sperando che la pioggia non cancelli subito le opere come successe lo scorso anno).
Pranzeremo alle 13 tutti insieme (e gratuitamente) presso il Rusticone, dove Enrico (grazie mille) ci ha messo a disposizione lo spazio della sua attività e dove giungeranno, da cucine diverse di Lenola, cibi e leccornie da leccarsi i baffi.
Alle ore 15 verranno formate squadre miste che si affronterano nella grande OLIMPIADE DI GIOCHI DI STRADA (credo che ci faremo un sacco di risate).
Come lo scorso anno, sin dalla mattina si uniranno a noi i ragazzi "medioevali" di Gaeta che, tra perfidi stregoni, guerrieri armati di spade e arceri funamboli, catapulteranno i bambini nel mondo incantato del medioevo (si prevede un torneo individuale).
Un plauso particolare va a tutte le famiglie che da anni, con grande sensibilità, caparbietà e passione, ospitano a Lenola i bambini bielorussi.
Vi aspettiamo e soprattutto aspettiamo i vostri bambini...
a domenica.

mercoledì 18 luglio 2007

Björk - Joga

"Joga"

all the accidents that happen
follow the dot
coincidence makes sense
only with you
you don't have to speak
i feel
emotional landscapes
they puzzle me

then the riddle gets solved and you push me up to this:

...state of emergency...
...how beatuiful to be!...
...state of emergency...
...is where i want to be...

all that no-one sees
you see
what's inside of me
every nerve that hurts you heal
deep inside of me
you don't have to speak - i feel
emotional landscapes
they puzzle me
confuse

then the riddle gets solved and you push me up to this:

...state of emergency...
...how beatuiful to be!...
...state of emergency...
...is where i want to be...

...state of emergency...

...state of emergency...


Joga è una canzone di Bjork, il primo singolo dell’album del 1997 Homogenic.

Il motivo del pezzo è “state of emergency” che non riflette il titolo: è una dedica ad un’amica, Jóhanna Jóhannsdóttir (soprannominata Jóga) e alla loro terra natale: l’Islanda.

Il video diretto da Michel Gondry (tutto ripreso in Islanda) chiude un nodo "immagine - testo" cui difficilmente non si rimane impigliati.


Tutto ciò che accade
va dietro un punto
prendono senso le coincidenze
solo con te
non devi parlare
sento
paesaggi di emozioni
che mi frammentano ...

poi l'enigma si risolve e mi sospingi fuori da questo:

...stato di emergenza...
...com'è bello esserci...
...stato di emergenza...
...è qui che voglio essere...

tutto ciò che nessuno vede
tu lo vedi è dentro di me
ogni ansia che lede tu la curi
nel profondo di me
non devi parlare
sento
paesaggi di emozioni
che frammentano e confondono
poi l'enigma si risolve e mi spingi fuori da questo:

...stato di emergenza...
...com'è bello esserci...
...stato di emergenza...
...è qui che voglio essere...

...stato di emergenza...

...stato di emergenza...

Clicca qui per vedere il video

NEL SUO NOME - capitolo 5


La chiamavamo Misery perchè assomigliava a Kathy Bates in "Misery non deve morire"...
I ricordi di una donna che punta il dito contro i Bosniaci Musulmani, assassini dei suoi figli...
"La chiamavamo Misery anche se di Kathy Bates non aveva quasi nulla eccetto qualche taglia di troppo.
La somiglianza era psicologica se si può intendere psicologica una qualche somiglianza tra due persone.
Stesso nevrastenico modo di fare, stessa rabbiosa veemenza, stessa influenza ansiogena su chiunque nel raggio di dieci metri.
Era una donna sui sessanta, di media statura, capelli ricci e bianchi, occhi chiari, viso largo, tondo, gonfio sul quale la bocca, dalle labbra rosse e sottili, sembrava essere stata incisa con uno sfregio di taglierino."
Quando vedevi Misery c'era solo una cosa da fare:
scappare prima che fosse lei a vedere te.

Questa è la quinta puntata (di dieci) del documentario "Nel suo nome",tratto da una storia vera, scritto e interpretato da Marco Cortesi,con la consulenza storica di Lucia Zacchini,in onda ogni martedì su control-alt-cancin collaborazione con ARCOIRIS-TV

quinta puntata: durata 08,14 min

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lunedì 16 luglio 2007

LE IMPRESE DI MACAROOT - VIII puntata


Anno del Signore 1349
L’anno precedente si era aperto, nel ricordo dell’autore del Chronicon Estense, nel segno della peste: «Per totum orbem maxima pestis mortalitatis fuit». Del turbamento generale che ne seguì si trova segno, perfino materiale, nelle carte che ci riportano le cronache coeve. La grande peste, la peste nera: nella antica storiografia la “misura”, la pietra di paragone su cui saggiare le epidemie successive; nella moderna il simbolo più abusato della grande, epocale “crisi” del XIV secolo, culmine e coronamento di un decennio di calamità scrupolosamente, seppur con un certo disordine, registrate dai cronisti: cavallette, inondazioni, carestie, sbandamenti morali degli uomini come del consueto andamento dei prezzi, inasprimenti fiscali dovunque, furia di tutti gli elementi naturali ed umani, avvertimenti straordinari dal cielo e dalla terra.
E mentre molti credettero prossima quella fine del mondo descritta in Mt 24,7: «… et erunt pestilentiae et fames et terraemotus per loca», nel Regno di Lenola, nella città delle Scale Lunghe, nascosta dalla Grande Rava, sul fiume Vallone Che Non C’è Più….

…il caldo incominciava a farsi sentire, ma nei freschi corridoi del Castellocemento di Re OO, fervevano i preparativi della calda festa lenolese. Camerieri portavano qua e la vassoi di caprettoni e bruschette assieme a grandi zuppiere di panna e fagioli, tecnici che correvano con grosse casse da una stanza all’altra, sarti che urlavano isterici e torvi modelli fanciulli incipriati all’inverosimile.
All’improvviso l’urlo di Re OO squarciò fendente la confusione generale.
Seguì un silenzio di un minuto e dodici secondi interrotti soltanto da un sottile peto di provenienza incerta.

- Voglio diventare Papa, mi scappa l'enciclica… bisogna avvisare subito Pierre Roger de Beaufort di abdicare…

- E chi è Pierre Roger de Beaufort? – chiese la servitù in coro.

- E’ Clemente VI, l’hanno fatto Papa l’anno scorso… ignoranti coglioni!

- Ma Sire, Voi siete Re, non potete diventare Papa – osò suggerire un consigliere;

- Taci pulce - lo interruppe Re Oo tagliandogli di netto il capo - io voglio diventare Papa e basta! Chiamatemi Macaroot…

- Ma Sire, cosa può Macaroot….

- Ma Sire un corno! Fate venire da me Macaroot, lui conosce benissimo l’autore di questa storia. Lui che è il protagonista, il cavaliere per eccellenza, l’eroe positivo. Chiederà quindi all’autore di trovare la soluzione all’inghippo.

- Sire – intervenne un secondo consigliere – Macaroot è sparito, non si trova da tre giorni…

- Ma porco Balenciago Betonius Parvusculus Gnombus IV della Pigna della Varecrescia! Cosa vuol dire che è sparito… chiamatemi Tre quintali allora…

- Taccettuk è rinchiuso da un mese nelle sue celle - intervenne qualcuno tra la folla - non vuol essere disturbato, sta risolvendo il problema dell’olandese, dice che è peggio di un Sudoku…

Si racconta che ci volle tutta la forza delle migliori guardie del regno, per trattenere il Re Oo in collera…

- Tu – disse il Re indicando uno gnomo in giacca e cravatta ai suoi piedi – tu che sei l’unico che mi da rAssicurazioni, va da Santavomma e digli che il suo Re vuole sapere subito dove cavolo si trova Macaroot, ed entro il calar del sole dovrai tu stesso portarmi la risposta altrimenti ti farò tagliare le palle per darle in pasto ai minicanikiller di Tre Quintali!

Lo gnomo impaurito uscì di corsa dal palazzo come se avesse nel culo il più grande peperoncino del regno e ingroppato che ebbe sullo destriero, sparì all’orizzonte alle volte di Chiavino…

Arrivò alla grotta dopo solì trentadue minuti e cinquattotto secondi, migliorando di ben dieci secondi il record di Franco Fava nel Gran Premio della Madonna del Colle del ‘73. Sgopprò cadendo dal destriero e si diresse verso la grotta dello stregone.

Santavomma era seduto in metidazione al centro della grotta dove un getto d’acqua gli trapanava il cranio. Ma lo stregone, superiore a certe cose, aveva da tempo indossato sul capo una padella per ovviare l’inconveniente.

- O Santavomma, grande sciamano, tu che parli con Oong e Moong i transdemoni eonici, salvami il culo, ti prego.

- Non sento, ho il rumore di questa maledetta cascata in testa – rispose Santavomma.

Lo gnomo rAssicuratore si avvicinò a Santavomma urlandogli nell’orecchio le stesse identiche parole già pronunciate due secondi prima.
Lo stregone per risposta si tolse la padella e gliela stampò diretta sul naso…

- 'cazzo strilli…. non sono mica sordo!

- Il Re vuole che gli ritrovi Macaroot.

- Chi, quello delle imprese temerarie e democratiche in difesa dei deboli, senza cadere nella deriva populista ma che tutti ne parlano e…

- Si mio stregone, proprio lui.

- Uhm – disse Santavomma – non è facile.

- Ma…

- Silenzio! - lo interrupe padellandolo di nuovo sul naso - Niente ma. Ho detto che non è facile, non che non si può fare.
Allora, vediamo.... devo consultare l’oracolo di Goooogle.

- E ci vuole molto?

- Si, perché sto scaricando dal mulo l’ultimo degli Ardecore e non mi posso scollegare… comunque basta che mi connetto su…

- Come ha detto?

- Voglio dire, basta che entro in trance… shhhh…. spegni la candela – disse Santavomma.

- Si ma tieni le mani a posto. So che sessualmente…

- Calunnie. Spegni la candela... senti questo rumore? Vedi questa luce azzurrata? Ecco, mi sto collegando. Ora il grande Gooooogle mi dirà dove si trova Macaroot. Digito la magica formula: www.ndocazzostamacaroot.org.
A me…a me, forze delle Fibre Celesti.

Sullo schermo comparve d'incanto la sagoma inconfondibile del fido scudiero Cico Felipe Cayetano Lopez Martinez y Gonzales, con una parrucca bionda sul capo, un vestitino mozzafiato e con voce suadente ripeteva a loop:
"Salve, sono Cica Felipa Cayetana Lopez Martinez y Gonzales. Il Cavalier Macaroot in questo momento e per le prossime due settimane è in ferie. Se volente lasciargli un audio messaggio potete farlo dopo il segnale acustico, grazie".
.
BEEEP…
.
.
.
Ser Clandestino
Principe dei Pandozy
Duca della Villa
Signore della Sevici

mercoledì 11 luglio 2007

Fase di preparazione



Pochi minuti fa si è concluso il primo raduno della HQ per l’occasione della 24 ore di sport che vedrà protagonista la squadra dell’Hermano Querido a Lenola. Grazie agli speciali strumenti studiati dal Prof. Franz Hanz Albert, il Capitano Piero, ha potuto mostrare gli schemi tattici alla squadra.

Si è deciso di non rendere ancora ufficiale lo schieramento, in ogni caso, ha dichiarato Il Prof. Franz: Totore per l’occasione taglierà i capelli…il Capitano Piero lo sta mettendo a dura prova avendo scoperto in lui una propensione incredibile per i colpi di testa.

Mentre si teneva il convegno Totore della Maestra Maria, al lancio improvviso del pallone da parte del Capitano, ha tirato un colpo di testa…il pallone è finito fuori dalla finestra…per strada passeggiava il Barone…il Barone ha sollevato il braccio e ha aspettato che il pallone s’incollasse nel palmo della mano destra, effetto calamita! ha alzato lo sguardo gridando: scurdatevellu…niji vincet ju torneu! ha stretto le dita scoppiando il pallone.
Totore dalla finestra: è solu nu Super Santos!

Staremo a vedere!

martedì 10 luglio 2007

L'HERMANO UN COVO DI ARTISTI?


Oggi riscopriamo in Fernando (alias Gad Elmaleh) quella verve di attore che pochi gli riconoscevano.
Grazie a Pierre Salvadori, regista scopritore di talenti, possiamo vedere sugli schermi di tutta italia, un amico hermano nonchè cittadino lenolese.
La svolta l'ha data il regista - ha dichiarato Fernando alla prima di Priceless - quella volta che ci incontrammo sul set mi disse senza mezzi termini:
Fernà, dobbiamo cambià nome... co sto Panno che ti porti dietro al massimo puoi fa la colf e passà la vita a levà la polvere..."

NEL SUO NOME - capitolo 4

Faranno 40° all'ombra ma questa donna non vuole mostrare le braccia...
eppure capisci che ha caldo...

Il segreto di una donna
vittima di una delle più atroci violenze di guerra.
Mi presero tra le prime.
Un gruppetto di dieci.
Molte ragazze e una vecchia soltanto.
Avevo paura.
Le ragazze strillavano e piangevano.
Ci portarono fuori.
Presero la vecchia e la buttarono per terra
in mezzo al parcheggio.
Poi l'uomo senza capelli si avvicina,
prende la pistola e comincia a spararle.
Spara quattro o cinque volte. Al corpo poi alla testa.
Poi si voltò verso di noi e ci urlò di spogliarci.
Dissero che dovevamo stenderci a terra.
Arrivarono altri soldati.
Mi presero per i piedi e per le braccia
e mi facevano stare con le cosce spalancate.


Questa è la quarta puntata (di dieci) del documentario "Nel suo nome",
tratto da una storia vera, scritto e interpretato da Marco Cortesi,
con la consulenza storica di Lucia Zacchini,
in onda ogni martedì su control-alt-canc
in collaborazione con ARCOIRIS-TV


terza puntata: durata 18,04 min

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sabato 7 luglio 2007

In viaggio tra gli zapatisti

Pochi giorni mi separano dall’aereo che mi porterà oltreoceano fino in Messico. Lo zaino che non vede l’ora di ricostituirsi, osserva e mi chiede quando si rimetterà in moto sulle spalle. Appoggiato alla parete della stanza, stanco di attendere vuoto sul pavimento, ha fame di nuove esperienze. Sollevo lo sguardo dalla scrivania, penso a cosa dovrò portare dietro con me in questo mese e mezzo di cammino. Mi passano davanti il sacco a pelo, gli antibiotici, l’asciugamano, le ciabatte, la torcia, la forchetta, il piatto, la videocamera, il vestiario, l’autan extreme. Stop! Sono su control-alt-canc. … Scusate. Oltre a macchina fotografica e videocamera porterò con me carta e penna. Qualche impressione del viaggio verrà pubblicata su questo blog per gli amici dell’Hermano Querido. Perché ho deciso di fare la lunga traversata che mi porterà fin dentro le comunità autonome del Chiapas zapatista all’incontro dei popoli zapatisti con i popoli del mondo?

per maggiori info:

http://www.yabasta.it//comunicati/ezln/ezln06lug07.htm

Poco più che adolescente mi aggiravo nella biblioteca comunale di Lenola quando ebbi la fortuna di posare le mani su un libro. Il Messico insorge, narrazione di un corrispondente statunitense John Reed, che nel 1914 decide di seguire l’esercito rivoluzionario di Pancho Villa, lo lessi tutto d’un fiato. Mi appassionai alle lotte per la terra dei contadini sfruttati e scoprii che il 1° Gennaio 1994 l’Ezln (Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale), guidato dal Subcomandante Marcos, riuscì ad espugnare e occupare numerosi municipi e terre del Chiapas, la regione confinante con il Guatemala, per riconsegnarle negli anni seguenti all’autogoverno delle popolazioni indigene che le abitano e le lavorano. Scoprii con piacere che la Legambiente di Lenola aveva lavorato a un progetto di solidarietà per una scuola in Chiapas. Ma oggi cosa mi spinge a viaggiare?

Da studente di Antropologia culturale, giunto alla fine degli studi, ho pensato di uscire dalle biblioteche e dislocarmi sul campo per approfondire il tema dell’autonomia. Incontrare i discendenti dei Maya e scoprire che non sono quelli museificati e catalogati come oggetti ma soggetti che entrano e si autorappresentano nella contemporaneità, sfruttando al meglio anche le tecnologie piu nuove, nonostante la loro identità sia negata dallo Stato centrale. Una molteplicità di popoli indigeni che nascondendosi dietro quei passamontagna, sono usciti con dignità dalla loro invisibilità lottando per i propri diritti. Ascoltare, apprendere, dialogare. Imparare nuove lingue e linguaggi. Masticare altri sapori. Viaggio per ritornare uguale e diverso.

Alla prossima

Pilù

venerdì 6 luglio 2007

Live Earth

07/07/07 una data memorabile.

24 ore di musica attraverseranno i continenti in un giorno speciale destinato ad attirare l'attenzione sui problemi climatici del Pianeta.
Più di 150 tra i musicisti più celebri al mondo si esibiranno in contemporanea da Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Cina, Sudafrica, Australia, Giappone per un pubblico stimato di 2 miliardi di persone.
In occasione del concerto Al gore invita a sottoscrivere le promesse per il live earth. Eccovene una sintetica traduzione:
1.Richiedere che il mio paese aderisca ad un trattato internazionale entro i prossimi due anni per ridurre le emissioni del 90% nei paesi sviluppati e del 50% su scala globale in tempo utile perchè la prossima genearzione erediti una terra sana;
2.Ridurre per quanto possibile la propria produzione di CO2 e rendere il rimanente "carbon neutral";
3.Lottare per una moratoria di nuove centrali a carbone che non catturino e immagazzinino la CO2;
4.Impegnarmi per aumentare drasticamente l'efficienza energetica della mia casa, del posto di lavoro, della scuola, dei luoghi di culto e dei mezzi si trasporto
5.Lottare per leggi e politiche che espandano l'uso delle energie rinnovabili e riducano la dipendenza dal carbone e dal petrolio;
6.Piantare nuovi alberi e unirsi ad altri per conservare e proteggere le foreste;
7.Acquistare da aziende e sostenere leaders che condividono il mio impegno per risolvere la crisi climatica e costruire un mondo del 21° secolo che sia sostenibile, giusto e prospero.


Si tratta di impegni seri e piuttosto ambiziosi; il 2, il 4 e il 6 sono attività a livello individuale e familiare, che possono dare buoni risultati se svolte con coscienza e serietà.
L'1, il 3, il 5 e il 7 sono invece di carattere più collettivo e politico. Su questo aspetto l'Italia è drammaticamente indietro; non è però più possibile accordare la nostra fiducia a uomini politici che non mettono i problemi ambientali al primo posto della loro agenda.
Questo l'elenco completo degli artisti che hanno aderito all'iniziativa:
Stati Uniti:
Kelly Clarkson, Smashing Pumpkins, The Police, Akon, John Mayer, Dave Matthews Band, Afi, Roger Waters, Fall Out Boy, Melissa Etheridge, Kt Tunstall, Kanye West, Alicia Keys, Bon Jovi, Ludacris, Taking Back Sunday, Keith Urban.
Inghilterra:
Beastie Boys, Madonna, Red Hot Chili Peppers, Duran Duran, Damien Rice, Bloc Party, Corinne Bailey Rae, Genesis, James Blunt, Razorlight, David Gray, Foo Fighters, John Legend, Keane, Black Eyed Peas, Snow Patrol, Terra Naomi, Spinal Tap, Kasabian, Metallica, Paolo Nutini, Pussycat Dolls.
Australia:
Wolfmother, Jack Johnson, Ghostwriter, The John Butler Trio, Missy Higgins, Eskimo Joe, Toni Colette & The Finish, Crowded House, Blue King Brown.
Giappone:
Rihanna, Ai Otsuka. Kumi Koda, Linkin Park, Micheal Nyman, Ayaka, Ai, Yellow Magic Orchestra, Rize, Cocco, Genki Rockets, Rip Slyme.
Cina: 12 girls band, Sara Brightman, Evonne Hsu, Soler, Antony Wong, Joey, Eason Chan, Huang Xiao Ming, Winnie Hsin.
Sud Africa:
Joss Stone, Ub40, Angélique Kidjo, Soweto Gospel Choir, Baaba Maal, Vusi Mahlasela, Zola, Danny K, The Parlotones.
Brasile:
Lenny Kravitz, Pharrel, Macy Gray, Vanessa Da Matta, Xuxa, Mv Billy, Marcelo d2, Jota Quest, O Rappa.
Germania:
Chris Cornel, Snoop Dogg, Jan Delay, Reamonn, Sasha, Silbermond, MIcheal Mittermeier, Katie Melua, Roger Cicero, Mando Diao, Lotto King Karl, Manà, Juli.

lunedì 2 luglio 2007

NEL SUO NOME - capitolo 3

"Ma non puoi stare a casa tua con i tuoi amici? Che bisogno c'è di andare così lontano?": l'incomprensione e lo stupore di chi non riesce a capire cosa ti porta a partire... Attorno a te tutti cominciano a guardarti strano. Ti senti diverso e capisci di non appartenere alla categoria degli "originali", di quelli che non possono fare le vacanze dove le fanno tutti gli altri, nelle solite località di villeggiatura, e devono assolutamente, a tutti i costi, stupire. No, tu appartieni ad un gruppo diverso, ad una minoranza per la quale la parola "originale" non è affatto adatta. Ti guardano come se avessi qualche rotella che non va, come se qualcosa in te non fosse del tutto a posto. Camminavo per la strada mentre lo zaino aspettava già pronto l'alba del giorno dopo, e speravo sinceramente di non incontrare nessuno, di non arrossire di nuovo raccontando il dove e il quando del mio strano viaggio, ma soprattutto non dover sostenere il "perché?" che tutti mi avrebbero rivolto."

Questa è la terza puntata (di dieci) del documentario "Nel suo nome", tratto da una storia vera, scritto e interpretato da Marco Cortesi, con la consulenza storica di Lucia Zacchini, in onda ogni martedì su control-alt-canc.

terza puntata: durata 7,49 min
WMP
REALPLAYER
AUDIO MP3

Ringraziamo ARCOIRIS TV per la diffusione del filmato.