mercoledì 19 dicembre 2007

non vogliamo bene ai "supporti"


Cari discografici, ridateci il vinile...

Tramonta anche il Cd: non vogliamo più bene ai "supporti". Ed è un errore.

Vale la pena leggere questo articolo su repubblica.

di ERNESTO ASSANTE


10 commenti:

Pierrot ha detto...

Sono giovane, troppo giovane per il vinile, il vinile l’ho esperimentato già come pezzo d’epoca spulciando negli scatoloni dei miei genitori. Conservo però tutte le audio cassette che spopolavano fine anni ottanta. La mania “Compilation fai da te" credo sia scoppiata in quegli anni!
Ricordo Splinky che liquidava le sue nel Flying; noi anche ne producevamo in abbondanza, ce le davamo in cambio fra amici, le affibbiavamo i nomi più bizzarri improvvisando abbellimenti grafici con penne a china sulle ali di carta delle custodie e inutile dirlo: erano micidiali. Sentire una dopo l’altra le canzoni che ami di più è meravigliosamente bello. Non so dove si andrà a finire…credo che saranno gli artisti a diventare discografici, ogni artista venderà e si pubblicizzerà come più gli piace.

Anonimo ha detto...

Non so, rimango interedetto. Ci sono delle cose interessanti e giuste in quello che il giornalista dice(che alla gente non gliene frega una mazza della musica, ad esempio) ma anche altre che sono solo luoghi comuni. In primis, il vinile non è sparito. Ma dove vive questo signore? Li frequenta i negozi di dischi? Non penso proprio. D'altronde parla ancora di Beatles e Genesis (nomi sconosciuti). Un giro nei negozi di dischi lo farebbe ricredere immediatamente. Ma non da Feltrinelli (che pure però ha prezzi molto bassi checchè se ne dica male), ma nei veri negozi di dischi. Vedrà che sono pieni, strapieni di vinili che continuano a uscire come ristampe ma anche che ci sono moltissimi dischi nuovi sotto forma di vinile. E non solo. Il signor Assante probabilmente andrà a vedere 5 concerti l'anno. I quali tutti al Palalottomatica presumo. Andasse nei locali dove suona sul serio e si forgiano tanti gruppi, scoprirebbe che il merchandise delle bands è, per il 90%, composto da Vinile. I gruppi punk/hc poi continuano imperterriti a stampare 45 giri senza problemi.
(guardate un pò questa band della Sardegna cosa ha pubblicato in soli 4 anni!!Sono quasi tutti 45 giri!
http://www.myspace.com/therippersinaction E gli appassionati li comprano. Io ne ho la cameretta piena di questi 45 giri. Che ora sono anche più belli di quelli di una volta: colorati, psichedelici, con dei bei libretti all'interno e non hanno solo quell'anonimo foglio bianco con un triste buco al centro. Scaricare musica gratis è il paradiso per chi, come me e tanti altri, negli anni passati, per recuperare un disco doveva scrivere direttamente alle bands o ai mail order e aspettare settimane prima che l'agognato dischetto arrivasse. Aggravato tra l'altro dalle odiose spese di spedizione. Oppure, peggio ancora, scambiarsi registrazioni con persone da mezza Italia con gli annunci sui giornali e sperare che la cassetta si sentisse bene e che il disco non fosse stato registrato altre 40 volte. Ora con un click è tutto facile. E si hanno numerosi vantaggi. La possibilità di rischiare è praticamente diminuita allo zero. Prima si compravano i dischi fidandoci delle recensioni, sperando che quel recensore avesse i nostri stessi gusti musicali. Ma spesso pagavi 36.000 lire per un disco che poi risultava una chiavica. Ora prima di comprare il disco lo scarico sempre. Sempre. Ma poi se mi piace lo compro. E direttamente dalle bands, senza passare per la casa discografica, il distributore, il megastore. Da qusto punto di vista, viva Internet. Io signor Assante è rimasto a Bob Dylan, ai Pink Floyd, probabilmente non conosce neanche la magnifica potenza di myspace, il modo miglior per scoprire musica gratis. Non vedo problemi sinceramente. Il cd a me come supporto piace: il cartonato con super libretto mi fa più gola di un "enfolded vinyl". Se voglio il vinile so benissimo come procurarmerlo. Se voglio scaricare musica senza spendere una lira pure. E quindi?

L'unica problema è che la gente non ha curiosità. Il formato è una questione secondaria.

Pierrot: quante cassettine abbiamo fatto assieme? :)

MUSIC PROJECT GROUP ha detto...

Dipende da che uso si fa della musica...il caro vinile non è eterno e c'è persino chi dice sia il miglior supporto...ma stiamo scherzando??? Il suono proveniente da un vinile è enfatizzato, forse può piacere di più all'orecchio!...
Eppure io acquisto ancora i vinili...hanno il loro fascino...pulirli, guardarli e vedreli consumati è una soddisfazione per un Dj! Li acquisto sì, ma come dice Dante, prima ascolto, grazie ad internet, ciò ke sto comprando!!!

Preferisco il digitale comunque, collegare i miei Pioneer CDJ1000 mk3 tramite connessioni SPDIF al mio mixer DJM800, digitale anch'esso, mi fa stare tranquillo sulla qualità dei suoni...logicamente tutto deve provenire da fonte sicura, Cd Audio Verbatim e se c'è qualche MP3 di mezzo a non meno di 320Kbps...
Chi ci lavora e chi ama musica comunque, acquisterà sempre cd, vinili....

Alex Plus

Pierrot ha detto...

Dante sei incredibile, inimitabile quando giuri che Assante non è mai entrato in un negozio di dischi! Se non ti conoscessi ti aborrirei :-) Non lo conosco Assante, ma questo articolo l’ho preso per un articolo. Ci informa su una tendenza relativamente nuova: l’ascolto di quella che definirei “musica fantasma”, ci fa riflettere sull’idolatria per gli oggetti e ne esalta il valore…non so a me ha spiazzato, mi è piaciuto l’articolo.
Spesso gradisco canzoni di cui non conosco gli artisti, note che svolazzano fra i diversi arnesi che la riproducono, pure a te capiterà dai Dà! e non penso sia un peccato. Ascolto centinai di canzoni, alcune anche molto care, ma non necessariamente ne conosco la genesi.
Poi se vogliamo parlare della scollatura dall’anima della musica, behh quella è fin troppo evidente, cretino chi non se ne rende conto, e in questo Dante ha sacrosante incazzature da vendere, ma cosa possiamo fare? Dovevamo sin dall’inizio vietare di registrare musica? Forse. Ho paura che saremmo diventati tutti musicisti, cosa non troppo attraente a molti, mi tocca pensare. Alex, t’invidio la soddisfazione di posare i dischi sul piatto! Usate con l’MPG software di mixaggio e CD? So che ce ne sono di potenti, ma non illudetevi! Dante non ballerà mai YMCA in Piazza!
Ridendo,
Pierrot

Anonimo ha detto...

Non ho detto di abolire la registrazione. Per carità. Le ho fatte per anni. Solo che oggi per fortuna quello che mi serve lo trovo SEMPRE su internet e nn devo più masterizzare/registrare nulla. Tengo tutto in mp3 e quello che mi piace lo compro. Ma ognuno fa quello che vuole.

Il tipo nei negozi non c'è mai andato se si auspica un ritorno al vinile. Il vinile c'è già. Non se n'è mai andato. Solo questo gli contesto.
A Roma ci sono alcuni negozi che vendono quasi solo vinile.
Goodfellas, Soul Food, Hellnation Vynyl MAgic, Revolver, Pink Moon, Dark Star, Transmission. Insomma, come auspicarsi che tornino i... libri! Poi, come detto, l'articolo dice cose molto interessanti.

Anonimo ha detto...

Dante se capiti da Dark Star salutami Mimmetto.
Portagli i saluti dagli amici del paesello.

Anonimo ha detto...

è un pò fuori mano dove sto io ma se passo lo saluto volentieri. Ma chi è? :)

Dante

write26 ha detto...

Ho letto l’articolo di Ernesto Assante, ma non è di questo che voglio parlare, resto invece piacevolmente sorpreso dai post di Pierrott e Dante e dal loro modo di rapportarsi.
Non posso esimermi dal complimentarmi con entrambi.
Dante la tua analisi non fa una piega, un contributo valido e competente che riconduce alla realtà l’articolo di Assante, troppo malinconico e poco concreto.
Tu Pierrot non finirai mai di stupirmi, ma non per ciò che dici ma per come lo dici, sei di una sincerità disarmante, hai una capacità per esprimere il dissenso invidiabile, bravo.
Un saluto sincero write26

Anonimo ha detto...

X Dante
Mimmetto è uno dei proprietari (bassetto con gli occhi azzurri) che fino a qualche anno fa trascorreva le sue vacanze a Lenola ed usciva con il nostro gruppo. Ora con gli impegni del negozio,e anche perchè è cresciuto un pochino e avrà altri interessi, lo si vede di rado.
Grazie

Anonimo ha detto...

Ok Marco. Tra l'altro è vicino a dove lavoro d'estate, lì alla fiera di Roma, per cui prima o poi ci passo sicuramente. Ci sono stato 3 volte fin'ora ed è davvero un signo rnegozio. Ma il massimo della vita per chi ama la musica è Soul Food tra Colosseo e San Giovanni. Il miglior negozio per competenza, qualità e gentilezza. Ovviamente, 99% vinile, vecchio e nuovo, usato e non, ristame e freschi di stampa.

Un ringraziamento a write per le belle parole verso di me.