'Le morti bianche di Michael Santhers:'
lunedì 30 aprile 2007
L'operaio capì che l'inferno è sulla terra e il paradiso sono quelle ali che ti fanno volare sopra le miserie.
Dall'ultimo piano, il decimo piano, guardò il cielo, fece per toccare una nuvola con un dito e precipitò nel vuoto. Le chiamano morti bianche come avvenissero senza sangue.
Sono morti inopportune che spesso avvengono quando l'informazione è già impegnata in altri eventi.
Sono cadaveri con vite banali, sono numeri decimali che non incidono sul bilancio.Sono cani che hanno abbaiato nel qualunquismo per mestiere, sono un nome nell'anagrafe che si cancella come un'impronta nel deserto in pieno vento, sono i ricordi sbiaditi del giorno dopo.
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13 commenti:
Mi vengono in mente alcune cose:
1 - non sono eroi anche coloro che muoiono in fabbrica o da cadendo da un'impalcatura così come lo sono i nostri soldati quando vanno in zone di guerra? Per non abituarci a queste morti forse dovremmo fare anche a loro dei funerali di Stato ?
2 - complimenti agli Hermanos per la festa che hanno organizzato. Dimostrano ancora una volta di che pasta sono fatti. Adelante !!!
3 -leggendo sul vostro blog c'è uno che invita a controllare la sicurezza dei cantieri di Lenola e magari fotografare gli operai che invece del casco indossano 2 pagine del Corriere dello Sport. Bella idea. Facciamoci un giro nei cantieri nei prossimi giorni, telefonino e camera digitale alla mano e inviate le foto a "magari2008@gmail.com" . Saranno pubblicate sul blog " "Lenola2008.blogspot.com"
Attenzione che qualcuno potrebbe incazzarsi....
4 - Magari questa giornata del primo maggio degli hermanos, per non essere finalizzata a se stessa, potrebbe far lanciare una proposta per chi governerà Lenola: una commissione del Comune che (almeno sulle opere pubbliche) controlli ogni tanto (e senza avvertire prima!!) i cantieri.
Sono omicidi pilotati è questo che troppi non si ostinano a capire
Sempre da Santhers
Le morti bianche 3
Muoiono in disturbo
della quiete pubblica
ma non possono essere multati
-Sono l'addio senza saluto
di un ombra sgorbio
su un muro abbattuto
in rimozione
-Sono una spiga di grano ancora verde
mozzata per gioco dalla verga
di un villano e non muterà
il gonfio del sacco al padrone
-Sono un capello strappato
da un ombrello nella sala
d'attesa di un barbiere
-Sono consonanti e vocali
mai sposate a una voce di potere
e finite sotto a un binario
d'inchiostro..all'anagrafe
-Sono un'omelia che guarda
l'orologio
-Sono morti bianche
giunte al podio del silenzio
tra sguardi stracolmi di vuoto
L'Hermano nel trattare il tema delle morti bianche nella giornata del 1 Maggio dimostra grande sensibilità.
Così come, a mio parere, bisognerebbe pensare ad un altro dramma...rappresentato da tutti quei cittadini che continuano a non avere un lavoro,ostacolati nella possibilità di costruirsi un futuro e di poter vivere dignitosamente la propria vita.
...In ragione di questo ritengo che la giornata del 1° Maggio debba essere dedicata non più ai lavoratori, bensì a coloro che un lavoro non lo hanno...e a chi il lavoro,purtroppo...non lo avrà più!
Ma vogliamo dire le cose come veramente stanno?
In un paese come Lenola quando si parla di lavoro e di festa dei lavoratori bisogna evitare di fare demagogia e dire ciò che a qualcuno può andare di traverso..(!)Bisogna avere l'onestà di affermare che se a Lenola c'è stata una persona che più di ogni altro si è adoperata fino in fondo per creare posti e opportunità lavorative, quella persona risponde al nome di Peppino Tatarelli...dopodiché possiamo sparlare quanto ci pare, ma questo corrisponde a verità storica, lo vogliate o meno.
Il bello che voi parlate, offendete, trattate personaggi di tutto rispetto come degli inetti, quando in realtà siete stati proprio voi "compagnucci" ad essere sistemati, proprio da chi continuate ad infangare. La magnanimità di Peppino è sotto gli occhi di tutti. Si è prodigato soprattutto nei confronti di coloro che erano avversari politici, capendone le esigenze e trovando loro adeguate sistemazioni lavorative, vedi consulenze comunali per l'avvocato "comunista", lavori per il fabbro "stalinista", e non ultimo il ripescaggio del "barone rosso". Atti che dovrebbero far pensare e riflettere su un uomo che ha sempre teso la propria mano a chiunque si trovasse in difficoltà.
mi sembra che qui e neanche nell'altro blog nessuno ha insultato e nessuno ha infangato. Se faccio una critica non insulto. Se penso che un amministratore sbaglia posso dirlo oppure lo infango?
Si può parlare di politica e farla senza nominare Peppino?
Se Peppino ha fatto qualcosa di buono per Lenola ha fatto bene. Bravo. Gli faranno una statua oltre che votarlo. Ma si puo organizzare la festa del primo maggio senza di lui? Oppure è demagogia? Deve presentare lui la serata?
Ma posso dire che le ditte a Lenola (come in altri posti) non rispettano le norme di sicurezza? Oppure devo chiedere a Peppino ed hai sui scatenati fan ?
mi sembra che qui e neanche nell'altro blog nessuno ha insultato e nessuno ha infangato. Se faccio una critica non insulto. Se penso che un amministratore sbaglia posso dirlo oppure lo infango?
Si può parlare di politica e farla senza nominare Peppino?
Se Peppino ha fatto qualcosa di buono per Lenola ha fatto bene. Bravo. Gli faranno una statua oltre che votarlo. Ma si puo organizzare la festa del primo maggio senza di lui? Oppure è demagogia? Deve presentare lui la serata?
Ma posso dire che le ditte a Lenola (come in altri posti) non rispettano le norme di sicurezza? Oppure devo chiedere a Peppino ed hai sui scatenati fan ?
A me di Peppino, con tutto il rispetto, non me ne frega niente, visto che non sono di Lenola e non conosco il personaggio. So soltanto che l'iniziativa dell'associazione è meritevole. Ricordiamoci che la nostra Costituzione ci dice che l'Italia è fondata sul lavoro, ma afferma anche il diritto alla vita e alla salute. Purtroppo nella realtà spesso questi due principi fondamentali vanno in contrasto, spezzando vite, rovinando famiglie, lasciando dei vuoti incolmabili. Capite che da non lenolese Peppino passa in secondo piano. Bisogna spingere sulla cultura della sicurezza del lavoro, condannando i datori-padroni ma anche la sufficienza di alcuni operai. Buon primo maggio.
a mio parere prima di dire che ci vuole più sicurezza sul lavoro, bisogna prima tonrare indietro nel tempo e infilare nelle teste dei nostri antenati in modo che poi noi la erediteremo...
La cultura della Sicurezza sul lavoro.
ora fa notizia più di allora magari, ma è cosi da sempre,
vai da un muratore qualsiasi e spiegagli che deve indossare il caschetto a luglio, l'imbracatura e non deve bere 7 peroni in un ora mentre è sui ponteggi.
Ti ride in faccia, perchè non sa di che parli. come noi daltronde facciamo quando ci viene detto di non bere il sabato sera se dobbiamo guidare.
Non fa notizia l' insufficenza culturale del nostro popolo su determinate cose, ma i bollettini di guerra del giorno dopo, mamme e mogli che piangono i loro figli, perchè siamo troppo spesso su determinate cose, un popolo di coglioni!
ora non c'è già più niente da dire,
se ho detto qualcosa che abbia offeso qualcuno o che ritenete talmente sciocca che avete deciso di abbandonare la quest,chiedo scusa.
era solo il mio punto di vista.
No, silenzioso.
Le tue parole sono sacrosante, invece,e credo che sia soltanto la dura legge di internet a spostare attenzione e opinioni da un posto (e da un post) ad un altro.
La tua analisi, secondo me, è talmente fondata da essere disarmante.
E' l'ennesimo tassello che rende questo problema un vero e proprio dilemma, un groviglio di fatti, leggi, interessi e cavilli che hanno come unico risultato la morte di poveri lavoratori.
Molti di loro non prendevano nemmeno 50 euro al giorno.
Ciao
Sai cosa penso silenzioso?
Che è estremamente difficile superare se stessi.
Mio padre lavora il ferro, ha a che fare tutti i giorni con macchinari infernali e pericolosissimi: vagli a dire di usare misure di sicurezza, vedi che ti risponde! - Nessuno mi deve insegnare cosa usare o non usare, lo so io quello che è giusto!
Venti anni fa i dottori gli dissero di usare le cuffie vicino la troncatrice se non voleva rischiare di diventare sordo. Conclusione? Mio padre è quasi sordo.
Ragazzi, è appena successa una cosa spiacevolissima. Non è una morte bianca e non saprei dargli un colore. Con la motocicletta per la strada di Ambrifi è andato contro una macchina Peppino, il ragazzo che abita per la salita del colle. mi dispiace. che trovi pace nei cieli.
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