Lettera aperta agli Amministratori locali
OGGETTO : Situazione di carenza idrica nel Comune di LENOLA (LT)
E’ ormai consuetudine, prima con il Consorzio Acquedotti Riuniti degli Aurunci ed ora con Acqualatina S.p.A., trovarsi a Lenola di fronte all’increscioso problema rappresentato dalla carenza idrica. Questo fatto è tanto più grave se si considera che ciò si manifestava nel passato nel pieno della stagione estiva mentre da anni ci troviamo in carenza idrica anche in pieno inverno.
Sono tante le famiglie di Lenola che nel corso di questi anni hanno sperato di veder risolto il problema della carenza e/o mancanza dell’acqua con rapidi interventi da parte degli Enti gestori rimanendone delusi. Le tanto decantate promesse di un netto cambio di rotta con l’avvento dei privati nel settore non ha sortito effetti.
Nulla in questi anni è cambiato, anzi la situazione è peggiorata, se si considera che oltre alla carenza del servizio sono diventate più esose le bollette e negli appartamenti il prezioso liquido arriva con il “contagocce”, essendo totalmente insufficiente per le più elementari esigenze quotidiane. Tornando dal lavoro è arduo compito farsi una doccia, i lavori domestici quotidiani diventano un’utopia, gli scaldabagni e le caldaie a metano non hanno sufficiente pressione idrica per entrare in ciclo di funzionalità, molte casalinghe sono costrette a levatacce notturne per fare il bucato, gli esercizi commerciali non possono neanche soddisfare la richiesta di un semplice caffè, e via discorrendo.
Tollerare tutto ciò da parte di chi ci amministra non è possibile. L’emergenza idrica a Lenola sta assumendo toni alquanto drammatici con troppi cittadini ormai esasperati e stanchi di non avere sufficiente acqua corrente nelle case.
Continue e insoddisfatte le richieste di intervento da tutto il paese. Anche in questo caso ci sembrano gravi le inadempienze della Pubblica Amministrazione e della società Acqualatina.
Crediamo che sia il momento di agire e chiedere di rendere conto degli interventi di ammodernamento della rete idrica e fognante programmati (e facenti parte dell’assunzione del servizio da parte di Acqualatina con il piano programmato degli interventi nella nostra provincia) di cui dovrebbe beneficiare il nostro Comune.
La cittadinanza è sgomenta e non riesce a capire come mai sia Acqualatina sia l’Amministrazione del Comune di Lenola sembrano impassibili di fronte a questo problema.
Chiediamo se non sia opportuno procedere ad una azione di fuoriuscita da Acqualatina come altri Comuni della Provincia si apprestano a fare di fronte ad una società ridotta ormai ad un fallimentare baraccone di disservizio e divoratore di ingenti risorse finanziarie pubbliche. Oppure siamo così succubi e legati a vicende personali di potentati locali che perdiamo di vista il bene comune dei cittadini ed i loro rilevanti e principali interessi?
Prendete in seria considerazione di seguire i passi di altri Comuni, quali Aprilia, Bassiano e Formia, che nel frattempo hanno deliberato provvedimenti a tutela dei cittadini e del vitale servizio idrico.
Non ha senso tenere in piedi questo gestore tanto costoso per i cittadini che si limita a gestire la situazione esistente senza alcun miglioramento di rilievo.
Esso non riesce a risolvere il ben minimo problema. La situazione è incredibile ed intollerabile. E’ certo che perdurando tale incresciosa situazione bisognerà adoperarsi con tutti gli strumenti possibili e presso tutte le autorità competenti al fine di porre un definitivo rimedio a questo grave ed odioso disagio.
Non chiediamo di darci la vita, ma quantomeno di non togliercela!
Esattamente un mese fa iniziava la raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare “principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico”. Sono state raccolte già 50.000 firme e altre se ne possono ancora raccogliere. Vi invitiamo a sostenere l’iniziativa e a mobilitarvi per raccogliere le firme direttamente presso gli uffici del Comune, dimendicando una volta che per queste iniziative debbano per forza di cose muoversi le associazioni, i movimenti o i partiti politici.
Speranzosi in un vostro impegno per il bene della comunità intera, vi semplifichiamo ciò che prevede la proposta di legge, rimandandovi per le specifiche al link:
http://www.acquabenecomune.org/spip.php?article=211:
-L’articolo 1 stabilisce le finalità della legge, identificate come la definizione dei principi con cui deve essere gestito il patrimonio idrico nazionale e la definizione di un governo pubblico e partecipativo del ciclo integrato dell’acqua.
-L’articolo 2 stabilisce i principi generali, definendo l’acqua come bene finito da tutelare anche per le generazioni future, l’accesso all’acqua come diritto umano inviolabile, l’indisponibilità dell’uso della stessa secondo logiche di mercato, la subordinazione del prelievo alla concessione da parte delle pubbliche amministrazione, la priorità dell’uso per l’alimentazione e l’igiene umana, la priorità dell’uso produttivo per l’agricoltura e l’alimentazione animale, la necessità che ad ogni prelievo concesso corrisponda un contatore dell’uso.
-L’articolo 3 stabilisce i principi relativi alla tutela e alla pianificazione della risorsa acqua, definendo l’obbligatorietà per ogni bacino idrografico di dotarsi entro due anni di un bilancio idrico di bacino e di una pianificazione delle destinazioni d’uso dell’acqua, vincolando all’esistenza di questi ultimi le concessioni al prelievo; designando l’esclusività di destinazione all’uso umano per le acque così definite per le loro caratteristiche qualitative; stabilendo gli strumenti per la conservazione della qualità della risorsa; vincolando al rispetto di quanto stabilito sopra ogni nuova concessione relativa alle acque minerali.
-L’articolo 4 stabilisce i principi relativi alla gestione del servizio idrico, definendo tale servizio privo di rilevanza economica e sottratto ai principi della libera concorrenza, poiché persegue finalità sociali e ambientali di pubblico interesse.
-L’articolo 5 stabilisce i principi del governo pubblico del ciclo integrato dell’acqua, definendo le modalità della gestione integrata, la proprietà pubblica e inalienabile delle infrastrutture e delle reti e l’affidamento della gestione in via esclusiva ad enti di diritto pubblico.
-L’articolo 6 stabilisce le modalità della fase di transizione verso la ripubblicizzazione della gestione del servizio idrico, stabilendo la decadenza degli affidamenti in essere in concessione a terzi, e definendo i tempi e i vincoli per la trasformazione degli affidamenti in essere attraverso società a capitale misto pubblico-privato o attraverso società a totale capitale pubblico. Il medesimo articolo definisce anche il ricorso ai poteri sostitutivi in caso di mancata ottemperanza a quanto previsto.
-L’articolo 7 stabilisce, al fine di attuare i processi previsti dalla fase di transizione, l’istituzione del Fondo Nazionale per la ripubblicizzazione, delegando il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio ad emanare apposito regolamento entro tre mesi.
-L’articolo 8 stabilisce le modalità di finanziamento del servizio idrico integrato attraverso la fiscalità generale, definendo a carico della stessa la copertura in parte dei costi di investimento e la copertura dei costi di erogazione del quantitativo minimo vitale giornaliero per persona.
-L’articolo 9 stabilisce le modalità di finanziamento del servizio idrico integrato attraverso la tariffa, definendo l’erogazione gratuita di 50 litri per abitante come quantitativo minimo vitale giornaliero; definendo i principi cui dovranno conformarsi le normative regionali per la definizione delle fasce tariffarie per consumi superiori; definendo come interna alla tariffa per gli usi non domestici una quota parte da destinare alla copertura dei costi di investimento, dei costi delle attività di bonifica dagli inquinanti e delle attività di prevenzione e controllo.
-L’articolo 10 stabilisce i principi del governo partecipativo del servizio idrico integrato che le normative regionali dovranno disciplinare.
-L’articolo 11 stabilisce, al fine di favorire l’accesso all’acqua potabile per tutti gli abitanti del pianeta, l’istituzione di un Fondo Nazionale di solidarietà internazionale, finanziato dal prelievo in tariffa di 1 cent/euro per metro cubo di acqua erogata e dal prelievo fiscale nazionale di 1 cent/euro per ogni bottiglia di acqua minerale commercializzata; il Fondo sarà destinato a progetti di cooperazione internazionale decentrata e partecipata dalle comunità locali per il sostegno all’accesso all’acqua.
-L’articolo 12 stabilisce la copertura finanziaria della legge, definendo l’allocazione di risorse per il Fondo Nazionale per la ripubblicizzazione attraverso una riduzione pari al 5% delle somme destinate nell’anno finanziario 2005 alle spese militari; la destinazione di quota parte, pari a 2 mld/euro annui, delle risorse derivanti dalla lotta all’elusione e all’evasione fiscale; la destinazione dei fondi derivanti dalle sanzioni emesse in violazione delle leggi di tutela del patrimonio idrico; la destinazione di una quota parte, non inferiore al 10%, dell’IVA applicata sul commercio delle acque minerali; l’allocazione di risorse derivanti dall’introduzione di una tassa di scopo relativa al prelievo fiscale sulla produzione e l’uso di sostanze chimiche inquinanti.
-L’articolo 13 stabilisce l’abrogazione di tutte le disposizioni incompatibili con quanto definito nella legge.
Hermano querido
17 commenti:
Se non sbaglio, qualche anno fa, al comune di Lenola sono stati sovvenzionati una cosa come 2 milioni di euro per la realizzazione di pozzi artesiani.
Che fine hanno fatto?
Nelle casse dell'Aqualatina?
Invito il comune a rispondere acque a questo.
Infatti nella lettera aperta ci si chiedeva di rendere conto degli interventi di ammodernamento della rete idrica e fognante programmati, e facenti parte dell’assunzione del servizio da parte di Acqualatina con il piano programmato degli interventi nella nostra provincia, di cui avrebbe dovuto beneficiare il nostro Comune.
Ora, se i due milioni di euro, come dici, sono stati sovvenzionati (solo per Lenola o tutta la provincia?) sarei curioso di sapere quale ente ha sovvenzionato questi soldi e chi doveva farsi carico di controllare gli interventi.
Rimane comunque ancora insoddisfatta la tua domanda:
che fine hanno fatto i soldi convenzionati? Non è che in parte stanno negli 80.000 euro che quasta Amministrazione sta spendendo per il campo sportivo di vallebernardo?
Per quanto ne so erano soldi stanziati dalla regione Lazio, ai tempi di Storace, attraverso il buon Fazzone.
Delle dispute patitidiche fecero andare le cose per le lunghe, il che fece in modo che questi soldi siano stati dati a Acqualatina la quale sembra li tenga "congelati" fino a quanto non si risolva la questione.
Questo è quello che mi riferì una "gola profonda" ai suoi tempi...
Praticamente questi soldi (pubblici) dati dalla Regione, ristagnano ancora oggi nelle casse di Acqualatina (privata).
I comuni non hanno ricevuto nessun beneficio e gli utenti l'hanno preso nel culo.
La mia sensazione è che la questione che tu citi, che dovrebbe "scongelare" i finanziamenti, è già bella che risolta così.
Se le cose stanno come mi hanno riferito.
Si l'abbiamo preso in quel posto li!
Anche io invito il Comune a rispondere a tutte queste domande:
- la Regione ha finanziato dei soldi per ammodernamenti idrici nei comuni con gestione Acqualatina?
- Questi soldi a chi sono stati dati?
- Se il Comune di lenola ha ricevuto i soldi, che cosa ne hanno fatto?
- Se il Comune di lenola non ha ricevuto i soldi ma sono andati a Acqualatina, perchè non si appresta a chiederne conto?
Intanto io a casa sto senz'acqua!
Ben detto Franco,
le domande, soprattutto quelle più indiscrete, che i comuni cittadini rivolgono a chi li governa, sono il sale della democrazia e la maturità della propria comunità nell'affrontare i problemi.
Solo pensando che il bene proprio è il bene comune saremo una vera cittadinanza, altrimenti rimarremo solo tante persone che abitano nello stello luogo.
In questo paese privo di sgomento, del senso di comunità se ne è oramai persa la traccia.
Forse è da qui che bisogna ripartire....
Pasquale,
Effettivamente, questo è un pò il cardine di tutta la nostra assocazione.
Dimostrare che l'unione e l'organizzazione può portare frutti inaspettati e ricchi.
Siamo in tempi in cui nessuno chiede spiegazioni sull'operato degli amministratori, ma cura solo gli intenessi personali, andando da tizio e da caio per avere questo o quel favore.
Sai la cosa buffa qual'è?
Che tanti di questi "favori" sono in realtà diritti sacrosanti di cui nessuno ci potrebbe privare. Ma in questo paese abbiamo varcato anche questa linea, arrivando a ricevere i nostri diritti in cambio di prosciutti.
....nel dubbio:
ma gli Amministratori risponderanno alla lettera aperta?
E come?
E dove?
E, soprattutto, quando?
Caro Clandestino, proprio ieri ho trovato fra la posta un libricino dell'Acqualatina riportante il Regolamento del Servizio Idrico Integrato.
Contratti. Norme. Controlli. Usi impropri...Insomma, un popò di roba.
E' arrivato anche a qualcun'altro?
Stasera ritorno a casa e vedrò se ho ricevuto qualcosa anch'io.
A stasera....
Cari ragazzi, osservo e apprezzo enormemente la vostrà volontà nel cercare di incidere sulla vita pubblica del nostro paese.Alcuni di voi li conosco di persona, altri solo di vista, ma credo che ciò che ci debba oggi far ben sperare è la forza che nasce dai giovani, una forza fresca in grado di lottare "seriamente", senza compromessi...c'è bisogno di cultura in un mare di pecore, pronte a chinare la testa al cospetto del potente di turn. Vogliamo il rispetto dei diritti e non "FAVORI". qUALCUNO IN PASSATO HA TENTATO BATTAGLIE PERSONALI, OTTENENDO SCARSO SUCCESSO...NON ABBIATE PAURA DI ESPORVI SE SIETE DALLA PARTE DELLA RAGIONE, COMUNICATE IN MANIERA SEMPLICE E APPASSIONATA CON I CITTADINI...NELLA SPERANZA CHE L'ANNO PROSSIMO QUALCOSA CAMBI.
UN AFFETTUOSO SALUTO
GialloPapa, condivido quanto dici e credo che sia la giusta strada da percorrere. Bisogna dare atto ai ragazzi dello scoppolino di aver creato delle "condizioni" perché ciò possa avvenire, se non altro per aver realizzato questo portale in cui ciascuno possa esprimere il proprio pensiero. Peccato però che tale opportunità non sia stata ancora accolta dalla comunità lenolese. Gli interventi vengono quasi sempre fatti dalle solite persone, alle quali va riconoscito il merito di mantenere viva questa loro encomiabile iniziativa. Cominciamo a collaborare!
Confrontiamci sui problemi di Lenola, denunciamo le cose che non vanno, le ingiustizie, i misfatti, così come le iniziative degne di attenzione.
Coinvolgiamo in questo il maggior numero di persone, potendo dare loro "voce"...quella voce mai ascoltata, o spesso persa nell'indifferenza generale. "Pensare globalmente ed agire localmente..." condivido totalmente questo motto, e cerchiamo di rendere efficace e produttiva la nostra azione, unendo le forze e avvalendoci degli strumenti democratici in nostro possesso.
Non rimaniamo "impotenti" davanti a quegli amministratori (sia di maggioranza, sia di opposizione!) che in ragione dei loro subdoli interessi, hanno imparato a fare politica ragionando con la sola calcolatrice.
INDIGNAMOCI...E NON FACCIAMOCI PRENDERE IN GIRO!!!
Carissimi,
sono veramente contento dei vostri interventi.
Credo di esprimere il pensiero di tutta l'associazione nel condividere i vostri pensieri e ringraziarvi dei complimenti che ci fate.
Prendendo spunto dall'ultimo commento, vorrei invitare chiunque volesse cominciare una nuova discussione, su qualunque tema, a sperdirci due righe sulla nostra posta elettronica.
Sarebbe molto bello che cominciassimo a discutere attorno a temi proposti da voi stessi cittadini anzicchè sempre da noi.
A presto
Meglio localizzarci su Internet che globalizzarci con la TV.
La TV distorce la realtà. Lenola è fatta anche di altro, impariamolo a riconoscere e a mostrarlo!
ciao ragazzi..tornando al discorso sull acqua..avete letto l articolo su Latina Oggi il dì 8 mARZO(FESTA DELLA DONNA)..che diceva che al ristorante Ai Pozzi è arrivata una bolleta di Acqua Latina di 5000 euro..Ma stiamo scherzando,sapete quanti sono 5 mila euro????i vecchi 10 milioni di lire....!!!!!!
ecco dove vanno a finire i soldi per pagare quel ........ di Fazzone..ecco perchè Fazzone prende 13 mila euro al mese da Acqua Latina....dobbiamo iniziare a ribellarci,perchè così non si puo andare più avanti...stessi problemi li stanno causando le compagnie telefoniche...che schifo!!!!!!!!
Ha fatto bene Salvatore dei Pozzi a fare uscire sui giornali questi ladri....bisogna iniziare a fare così,altrimenti non si va più avanti!
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