mercoledì 30 gennaio 2008

Da leggere


Ancora non l'ho letto, ma il taccuino in cui mi segno appunti da non dimenticare, è aperto sulla scrivania e recita: "La pratica del dubbio", Pietro Ingrao e Claudio Carnieri, Manni editore. Costa solo 10 euro il libro, e sinceramente mi sorprende. Mi sorprende, Pietro, in questa intervista che ho incocciato su internet, per la sua lucidità, per la grinta che ancora possiede, nell'insinuarlo quel dubbio.
Il libro non l'ho ancora letto ma l'intervista l'ho vista. Mi emoziona sempre la sua serietà e l'incredibile passione che lo ha sempre distinto nella politica del nostro paese. Una perla affianco a troppe palline di merda.

Carmelo

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Recensione
L'articolo di RaiNews24

61 commenti:

Anonimo ha detto...

ics

Anonimo ha detto...

La sua lucidità, le sue pause nel parlare, sono sempre disarmanti. Così come è stato disarmante quando a me e Mauro, Pietro sotto la quercia dove lui d'estate legge i suoi giornali, ci chiese perchè siamo comunisti!
E' incredibile quanto si può imparare da una chiacchierata con Pietro.
Questo ci rende ancora più fieri delle nostre origini!
Peccato averlo conosciuto troppo tardi!

Anonimo ha detto...

Manca una firma al post, visto che si parla in prima persona...!

p.s. Lo leggeremo...

Carmelo ha detto...

Giusto Tiz,
sempre preciso! Provvedo subito ad autografare il post.

;)


Ciao

Anonimo ha detto...

Sarà pure istruttivo parlare con Pietro, però mi sapete dire che cosa ha fatto per Lenola?

Carmelo ha detto...

Quando si parla di Pietro Ingrao, la domanda che più spesso si pongono i lenolesi è proprio quella che hai posto tu. Caro anonimo.
Ma piuttosto ti sei mai chiesto cosa Lenola abbia fatto per lui? La risposta purtroppo, è poco! Molto poco!
Se leggessi la sua autobiografia, ti accorgeresti, anche del perchè. Lenola è stata da sempre abituata e avvezza ad un tipo di politica democristiana. Ossia, clientelare e ipocritamente repressiva. Pietro non è un tipo a cui piacciono i favori e i "calci in culo" il suo ruolo nel PCI è stato guadagnato per i suoi meriti, e così, da sempre si è comportato soprattutto con quella Lenola che si spaventa davanti alla parola "comunista".

Vedi, ammiro Pietro per la sua coerenza e per quei valori che ha perseguito e cercato di insinuare persino all'interno di quelle ideologie così serrate e quadrate come quelle del PC.

Non chiederti, perciò, cosa Ingrao abbia fatto di pratico per Lenola e per l'Italia, ma chiediti, cosa e soprattutto come voleva che farlo. Quel "come" rappresenta un esempio tutt'oggi.

Pietro, nei suoi libri, parla spesso della sconfitta e di come i tempi e la società, sia civile che politica, si siano opposti ai suoi metodi.

Mi spiace anonimo, ma se vuoi che il valore di un politico si misuri nei suoi interventi e nelle opere sbandierate ai quattro venti, dovresti trasferirti a Ceppaloni. Lì si che hanno il loro "Santo in paradiso"...

Anonimo ha detto...

Caro Carmelo, mi congratulo con te per la rubrica e dico subito che sono daccordo sulla risposta che hai dato rispetto all'impegno di Pietro Ingrao per Lenola. Non si può misurare l'importanza di un intellettuale con il cemento finanziato per il proprio paese d'origine. La cosa che stupisce di Pietro Ingrao è la sua grande onestà intellettuale. Mi spiego: Ha saputo riconoscere i grandi errori e crimini del comunismo realizzato. Ed ha saputo riconoscere anche i suoi grandissimi errori come dirigente del PCI.(ad esempio l'aver appogiato l'invasione, da parte delle truppe del Patto di Varsavia,dell' Ungheria, nel 1956, la radiazione dal PCI del gruppo del manifesto ecc.).
Tuttavia ritengo che sebbene sia da apprezzare la sua, pur tardiva autocritica, non si possono assolvere le sue (e di tutti i dirigenti del Pci)responsabilità nella tardiva nascita, in Italia, di un partito di sinistra democratica che potesse governare il Paese. Ritengo, inoltre gravi le responsabilità di tutti i dirigenti storici del PCI, verso i giovani, a partire dagli anni '70, per aver taciuto sui crimini dello stalinismo.
Insomma non si poteva chiamare i giovani ed i lavoratori alla lotta per un mondo più giusto ed umano tacendo il fatto che milioni di lavoratori ed intellettuali dissidenti venivano internati o uccisi nei lager della patria di Lenin, nel nome del Comunismo.
Io credo che questo fatto sia di grandissima importanza per poter tessere un filo di fiducia e speranza tra generazioni diverse:Mai tacere la verità!!
Un saluto fraterno:O.D.F.

write26 ha detto...

Caro ODF, premetto che non intendo sviluppare un ragionamento riguardo questo tema su un blog, ci sono argomenti che vanno trattati guardandoci negli occhi comunque, non ti sembra di essere stato troppo severo nel tuo giudizio: di Ingrao apprezzi l'autocritica del suo partito praticamente nulla.
Non posso far altro che prendere atto di quanto affermi per coerenza con quanto premesso e lascio a voi eventuali commenti.
Un sincero saluto write26

Anonimo ha detto...

All'anonimo:
non capisco perchè Ingrao avrebbe dovuto,e dico dovuto fare qualcosa per Lenola...cos'è un obbligo?non mi risulta facesse il sindaco a Lenola...e spiegami meglio cosa avrebbe dovuto fare???

Anonimo ha detto...

La forza di Pietro sta proprio nel mettere a disposizione la sua vita per quanto riguarda anche gli errori commessi. Egli smaschera la politica e al tempo stesso se medesimo.
Gli errori sull'Ungheria e il gruppo dissidente del manifesto, gli orrori dei sovietici, li ammette così come il suo ritardo nel denunciarli.
Ma è questo il punto che devasta in un Italia dove personaggi di una certa età non si chiedono che senso ha avuto la loro vita. Andreotti conserva il potere senza fare una grinza, Berlusconi ormai ha la faccia che è una busta di plastica
difficile da smaltire.

Anonimo ha detto...

da premettere che non me ne frega un cxxxx di politica..ma la frase "Una perla affianco a troppe palline di merda" ve la potevate pure risparmiare...!!!

write26 ha detto...

Caro Carmelo, quando scrivi un post, lascia trascorrere almeno 24 ore, poi pensando alla Lavagna e alla maestra Clotilde, lo rileggi a mente fredda e apporti le eventuali correzioni, sostituendo qualche parolina di troppo, dovuta all’enfasi che caratterizza colui che si accinge a scrivere con ammirabile passione, con termini più appropriati che, credimi, non “deprezzano” il ragionamento. Vedrai che riuscirai a confezionare torte di alta pasticceria e nessun anonimo potrà disquisire in maniera così disinvolta.
Con affetto write26

Carmelo ha detto...

No, caro Write, le palline di merda esistono, ed è giusto, a mio avviso, chiamarle in tal modo.

Ai tempi della DC c'è stato chi ha venduto alla sanità pubblica partite di sangue infetto. Berlusconi ieri è stato assolto nel processo SME, non perchè il fatto non sussista, ma perchè con una legge votata da se stesso, il fatto non costituisce più reato.
Nel governo Prodi, un governo che si definiva pacifista e sbandierava il simbolo della pace a destra e sinistra, la vendita di armi da parte dell'Italia è aumentata del 61%.

E allora come vuoi che te li chiami questi tipi qui, babbà?

Carmelo ha detto...

Ovviamente lascio un saluto a te e all'anonimo. So benissimo che le vostre obiezioni sono comunque derivate da una questione di stile. Ma a volte serve anche decostruire, per creare coscienze più pulite.

A presto

Carmelo

Anonimo ha detto...

la parola pallina è troppo elegante per definire coloro che sono stati capaci di quello che carmelo ha detto nel suo intervento.
aggiungo che la vicenda del falso in bilancio è ancor più grave se si osserva l'inerzia totale della sinistra nell'introdurre di nuovo questo reato.
abbiamo assistito in 5 anni di governo berlusconi ad un'opposizione cruenta su argomenti tipo il conflitto d'interessi, le leggi ad personam, le frequenze tv, ecc, ecc.
una volta al potere la sinistra cosa fa?
si interessa di liberalizzazioni dei taxi, delle farmacie, delle chiusure dei parrucchieri il lunedi.
ma con tutto quello che c'era da fare, sapendo che di li a qualche anno sarebbero arrivate certe sentenze, bisognava o no mettere mano?
la mia coscienza dice che sono tutti d'accordo a fare nulla. perchè è una casta di palle di m...., non di palline.

write26 ha detto...

Caro Buitre quello che abbiamo mandato a casa, a mio avviso, rappresentava forse l’unico uomo che poteva traghettare questo paese di palline verso quelle che noi chiamiamo democrazie emancipate, non dimenticare che per due volte ha battuto Berlusconi e l’impero Mediaset, vanta 20 lauree honoris causa attribuitegli da 15 università straniere e 5 da università italiane è considerato nel mondo una personalità di altissimo rilievo. (vedi vikipedia)
In Italia invece vale meno di una Mortadella, i media lo rappresentano come un povero scemo che continuamente inciampa al mercato del pesce. (vedi TG4)
Dicono che non sa comunicare, forse in italiota, perché nelle altre lingue, stando ai risultati, gli riesce abbastanza bene.
Al suo posto molti preferiscono Berlusconi, anche lui, se paragonato a Bernardo Provenzano, gode di ottime credenziali (vedi sempre vikipedia) e probabilmente questo fenomeno riuscirà a fare ciò che non è riuscito a Mortadella: abbasserà le tasse, farà salire i salari, risolverà i problemi dei precari, dei mutui, dei pensionati, avremo una migliore sanità e con il supporto di Fini, Casini, Bossi farà contenta la Chiesa, si dedicherà ai problemi delle famiglie (le loro, e quella di Mastella, visto che ne hanno più di una)
I poveri non saranno più poveri saranno incipienti un bel salto di qualità se lo riconduciamo ai valori del Cristianesimo.
Suppongo che sarà contendo anche quel simpaticone di Beppe Grillo, potrà finalmente realizzare il sogno di omologare centinaia di liste civiche, dopo aver mandato tutti affanculo ti pare poco mio caro Buitre?
Il PD attraverso Veltroni (campione di lungimiranza) ha detto che corre da solo, al punto che
Diliberto ha riposto le sue speranze sulla componente cattolica del PD fortemente contraria al suicidio.
Tu dici Mortadella si è limitato alle liberalizzazioni dei taxi, delle farmacie, delle chiusure dei parrucchieri il lunedì e allora caro Buitre come mai erano tutti incazzati con Prodi compresi i componenti della sua maggioranza? Ed ora che non c’è più, noi, in concreto, cosa siamo in grado di proporre? T’abbraccio write26

write26 ha detto...

Caro Carmelo, lo hai letto il mio Post?
Lo chiedo anche a te, ora che abbiamo decostruito e forse creato coscienze più pulite, cosa facciamo?
Ciao write26

Anonimo ha detto...

non ho mai messo in dubbio le capacità del pres. prodi, la mia preoccupazione è che tutto quello che a nostro avviso dovrebbe essere fatto per traghettare questo paese verso lidi più tranquilli (con riforme elettorali, costituzionali) lo pongono come problema essenziale solo quando non possomo fare più nulla.
caro write quante occasioni ha avuto il centro sinistra per fare un pò di giustizia sociale?
li hai citati tu i governi prodi.
alla fine ci siamo trovati con assoluzioni perchè il fatto non costituisce ++++++++ reato, da una legge approvata da colui che temeva la condanna.
anche il suo fedelissimo galliani, stamane è stato assolto per lo scandalo delle plusvalenze, che gonfiando in positivo i bilanci, li facevano apparire congrui per l'iscrizione ai campionati. tutto falso. ma il reato non esiste più.
di cosa ha avuto paura la sinistra nel lasciare ancora una volta nel cassetto le riforme da fare? cosa c'è sotto?
quali accordi trasversali ci sono?
li vedi in tv dove fanno finta di litigare, ma nelle stanze dei bottoni inciuciano di bello.
dov'è finita la vecchia e sana sinistra?

Carmelo ha detto...

Caro Write,
non hai torto sulle capacità di Prodi, sicuramente degno delle sue 15 lauree.
Ma la questione è partita in modo diverso. Io spiegavo le mie motivazioni per ciò che ho scritto, che sicuramente continua a pensare.
La dignità di Pietro, il suo continuo invito al dubbio, al chiedersi il perchè delle cose ("a far chiudere il cerchio" come mi ha sempre detto il mio caro papàpeppo) non è nemmeno paragonabile alla microspinta all'innovazione del precedente governo, per non parlare dello schifo che cinque anni di Berlusconi hanno fatto, spingendo l'Italia in teatri di guerra, calandosi le braghe difronte a quel guerrafondaio di Bush, facendosi da solo le leggi per non finire in gattabuia.

Con che coraggio si può proferire il nome di Pietro Ingrao, appoggiando o anche solo rimanendo passivi a tutto questo?

Come possono, quei finti personaggiucoli di sinistra, lodare Pietro e appoggiare un governo che vende armi?
Come possono schierarsi al fianco di un PD, che cerca consensi persino nel centro cattolico?
Come possono aver sopportato, tutti coloro che avevano sposato una causa, due anni di Mastella, feudatario di Ceppaloni?

Questi sono le nostre palline di merda che sguazzano nel potere, promettendo cose ( vedi i soldi per la ricerca!!!) e invece poi se le rimangiano?

Vedi Write, quando si vota un uomo, non si può soppesarne le abilità se non si mettono sul piatto della bilancia anche la sua trasparenza e la lealtà umana.

Ed è qui, infatti, che il nostro sistema fallisce. Come si possono valutare tutte queste cose partendo da un manifesto 6x3? Se non li si conosce, se sono inarrivabili, se concordano a tavolino le interviste, se non accettano dibattiti aperti e spontanei con le persone della strada, come facciamo ,noi, popolo senza 15 lauree, a valutare taluni aspetti?

La democrazia si sta scollando dal suo nome, caro Write e purtroppo, ci è rimasto di poter valutare il vero volto di un politico solo dopo che è stato al potere e mai prima.

Write, siamo commensali che valutano la bontà del pranzo dagli avanzi rimasti sul tavolo.

Un abbraccio

Carmelo

write26 ha detto...

Caro Buitre e Caro Carmelo, ritiro tutto, concordo perfettamente con voi, siamo in tre a piangerci addosso va bene così?
Ora ci riprovo, sperando che questa volta la fortuna mi assista: che proponete?
Non prendetela come una provocazione, ve lo chiedo serenamente, cosa facciamo?
Io sinceramente non lo so. Ciao write26
P.S. Clandestino aiuto!!!!!!

Pierrot ha detto...

Vediamoci questa animazione intanto Write26! La posterò fra qualche minuto :-)
Davvero interessante leggere quanto avete argomentato.

Anonimo ha detto...

Caro Carmelo,un paio di settimana fa avevo visto su Rainews24 questo discorso dell'onorevole Ingrao ma non avevo afferrato bene il concetto anzi sorvolato... ora ke l'hai notato e ce lo hai trasmesso andiamo a comprare il libro... Sono sicuro sarà veramente interessante....

Anonimo ha detto...

ah write 26 ma ke film ti sei visto??
Prodi l'unico di traghettarci dove???
puo darsi anche che Berlusconi non sia un santo...ma una crisi...una vergogna e un disappunto popolare il suo governo non l'aveva mai affrontato...allora pensaci bene la prossima volta prima di votare...il popolo si è fidato?? e ha fatto male...
un saluto da Arcore

Carmelo ha detto...

Caro anonimo,
sei superficiale come colui che voti, continua a portare avanti la sua causa sporca come i soldi che fa. Così lui avrà modo di farsi ville immense e noi saremo sempre più poveri e socialmente dipendenti dai ricconi, ignoranti e arroganti come lui.

Mi spiace ma hai perso il punto della situazione, che ruota attorno al dubbio, appunto e a quanto dubitare faccia bene al contronto politico e sociale.

Write, infatti dubitava riguardo all'accanimento mediatico attorno a questo governo e chiedeva una alternativa.
Mi spiace Write, ma l'alternativa, a mio avviso, non esiste. Con il PD di mezzo, poi, ancora di meno.

Tra un qualche giorno posterò qualcosa che sto costruendo da tempo, documentandomi e analizzando la situazione.
Ma a tal propostito posso dirti che la democrazia, la nostra democrazia, è malata. La sindrome di cui soffre è lo scollamento da potere politico. Ossia, parafrasando, la distanza che c'è, nelle decisioni, tra il popolo e il partito. E non solo, distanza che comporta un gioco diverso di diritti tra il politico e in non politico. Diritti diversi per le associazioni e i partiti.

Questo è il nostro male, Write, la cura?
L'impegno!
Quanti di quelli che postano e leggono i numerosi blog di Lenola possono vantare una vera e propria attività sociale, apartitica, ma comunque politicamente critica? Eppure parlano! A volte dimenticando persino i loro stessi saltimortali politici o i atti che finiscono per oliare gli ingranaggi, ormai rodatissimi, di questa democrazia distorta!

A presto

Carmelo

write26 ha detto...

Bravo Carmelo hai capito perfettamente dove volevo arrivare, condivido anche la punteggiatura. Grazie per aver argomentato e reso più comprensibile il mio ragionamento. T’abbraccio write26

Pierrot ha detto...

Anch’io pensavo allo scollamento dei cittadini dalla politica caro Carms…
Pensavo per la precisione al sistema elettorale oggi vigente: potere ai partiti.
Noi cittadini non votiamo una persona, noi scegliamo il partito che a suo a volta designerà eventuali rappresentanti al parlamento. I partiti finiscono così per assomigliare a delle vere e proprie “organizzazioni” che una volta raggiunto un potere elettorale dimenticano il cittadino.
Certo è che un sistema elettorale DOC non esiste, sono curioso comunque di valutare i cambiamenti che apporteranno in quello che concepiranno!

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti,

una riflessione sul PD.
Carmelo dice:

"l'alternativa, a mio avviso, non esiste. Con il PD di mezzo, poi, ancora di meno."

Forse, Carmelo, ti riferisci al fatto che molto probabilmente il PD e il resto della sinistra correranno separati alle prossime elezioni?

Secondo me Veltroni ha fatto benissimo a dire quello che ha detto. Il PD corre da solo, ed era ora. Meglio perdere con credibilita' che governare in modo ridicolo come negli ultimi due anni (seppure con qualche risultato raggiunto).

Voglio riconoscere agli amici della sinistra radicale il fatto incontestabile che Prodi e' caduto per Mastella, Dini e Co.
Riconosco anche che la conflittualita' con rifondazione e verdi e' basata su questioni di principio (pacifiscmo etc.) piuttosto che su interessi familiari (moglie ai domiciliari etc.).

E' pero' altrettanto vero che le differenze tra PD e sinistra radicale appaiono insanabili a mio modo di vedere, anche a prescindere dai moderni eroi della rivoluzione Rossi e Turigliatto, di cui i lavoratori farebbero davvero volentieri a meno.

Si puo' rischiare una crisi di governo ogni volta che c'e' da approvare il rifinanziamento delle missioni all'estero?
Era neccessario tutto quel casino sull'allargamento della caserma americana? E' giusto voler essere iper garantisti con gli immigrati che fanno il bello e il cattivo tempo in molte zone delle grandi citta', penalizzando proprio le fasce sociali di italiani piu' deboli?

Dal mio punto di vista, e da quello della maggioranza degli italiani ed elettori del PD, no.

Nel sincero rispetto delle reciproche posizioni e idee, prendiamo atto della diversita', e traiamone le conseguenze.

Che ne dite?

Buon fine settimana a tutti
Italo Colantone

write26 ha detto...

Giusto Italo, prendiamo atto della diversita' e traiamone le conseguenze: collochiamo il PD,
così come tu lo descrivi, nel centro destra.
Se ti legge Veltroni ti uccide.
Meno male che il ragionamento è decisamente più ampio, quando leggeremo “la carta dei valori” e il programma elettorale potremmo esprimere la nostra opinione ora mi sembra prematuro che dici Italo?
Ciao e un sincero saluto write26

Anonimo ha detto...

Caro Italo,
constato con rammarico che anche tu sei uno di quelli che mette al primo posto la poltrona. Fai pure i tuoi calcoli sulla credibilità di Veltroni e del partito ma penso che il sindaco di Roma la faccia se la sia giocata sulla strada, nonostante sia un abilissimo comunicatore. Basta allontanarsi dal suo spazio mediatico che coincide con il centro storico della città ed avvicinarsi alle periferie degradate per scoprire l'ipocrisia di questo personaggio.
Per quanto riguarda il Pd da solo o in compagnia non mi dice assolutamente niente.
Abbi rispetto degli immigrati, anche quelli clandestini, lavorano senza diritti, rischiano la vita per arrivare nel nostro paese, raccolgono sotto il sole i pomodori che tu mangi con la pasta, vengono rinchiusi nei centri di permanenza temporanea( meglio definirli lager). Forse perchè sono nato all'estero e ho vissuto le discriminazioni sulla mia pelle, voglio dirti che finchè una persona verrà vista come immigrato e quindi automaticamente come problema noi stessi non potremo definirci esseri umani e tantomeno cristiani.
Se il Pd esprime certe posizioni può allearsi anche con Forza Nuova, non credi?
Costruire barriere, costruire muri , costruire prigioni, costruire odio, costruire caserme, comprare armi...

Bella strategia

Anonimo ha detto...

Caro Italo,
constato con rammarico che anche tu sei uno di quelli che mette al primo posto la poltrona. Fai pure i tuoi calcoli sulla credibilità di Veltroni e del partito ma penso che il sindaco di Roma la faccia se la sia giocata sulla strada, nonostante sia un abilissimo comunicatore. Basta allontanarsi dal suo spazio mediatico che coincide con il centro storico della città ed avvicinarsi alle periferie degradate per scoprire l'ipocrisia di questo personaggio.
Per quanto riguarda il Pd da solo o in compagnia non mi dice assolutamente niente.
Abbi rispetto degli immigrati, anche quelli clandestini, lavorano senza diritti, rischiano la vita per arrivare nel nostro paese, raccolgono sotto il sole i pomodori che tu mangi con la pasta, vengono rinchiusi nei centri di permanenza temporanea( meglio definirli lager). Forse perchè sono nato all'estero e ho vissuto le discriminazioni sulla mia pelle, voglio dirti che finchè una persona verrà vista come immigrato e quindi automaticamente come problema noi stessi non potremo definirci esseri umani e tantomeno cristiani.
Se il Pd esprime certe posizioni può allearsi anche con Forza Nuova, non credi?
Costruire barriere, costruire muri , costruire prigioni, costruire odio, costruire caserme, comprare armi...

Bella strategia

Anonimo ha detto...

Per Write: vedremo come andra'... ma io sono troppo ottimista.

Per Pierluigi:

1) Io non sono interessato alla poltrona in se'. Spero solo che il partito che mi rappresenta possa governare seriamente. Tutto cio' in un sistema democratico passa anche per ragionamenti sulla credibilita' di una proposa politica, o per i calcoli, come li chiami tu.

2) Ho sbagliato a scrivere solo "immigrati". Evidentemente intendevo "immigrati che delinquono". Perdonami la leggerezza, ma visto che siamo tra di noi non pensavo che si sarebbe equivocato. Voglio anche dirti che sono un immigrato anche io, in Belgio, ormai da quattro anni.
Lasciami anche concordare con te sul fatto palese che in Italia c'e' uno sfruttamento vergognoso degli immigrati nell'agricoltura, edilizia etc.
Detto questo, e' un vizio squallido di certa sinistra quello di etichettare come razzista e intollerante chi chiede semplicemente il rispetto della legalita' e reclama il diritto alla sicurezza. Non sono certo dei valori incompatibili con una sana solidarieta' tra i popoli.

Un abbraccio
Italo

Anonimo ha detto...

P.S. volevo dire "non sono troppo ottimista"

Anonimo ha detto...

Mi fa piacere che su certe cose concordi con me. Credo, comnque, che il problema sia impostato male.
Non si può affiancare delinquenza alla parola immigrati. Non ti sto dicendo che tu sei razzista, ma lo è la nostra società. Hai mai sentito parlare di effetto di lente di ingrandimento o di percezione alterata della realtà?
Questo avviene quando i giornali e e la tv seguono il solito canovaccio narrativo funzionale alla produzione e riproduzione mediale della paura. Se provi a fare una lettura attenta sugli articoli riguardanti la criminalità /illegalità ti accorgerai che almeno l'ottanta percento degli attori sono immigrati, percentuale che nulla ha a che vedere le cifre fornite dal ministero dell'interno.
Hai mai provato a chiedere a chiunque se secondo lui un secolo fa si viveva più sicuri? Vedi che ti rispondono i nostri nonni. Ti diranno che si stava meglio nonostante gli omicidi, escludendo le vittime di guerra, cento anni fa erano in media per abitante il quadruplo.
Poi noterai anche che l'amico Veltroni sta sempre in mezzo ad appuntamenti culturali, prefazioni di libri. Insomma i media gli sono amici quasi quanto a Berlusconi.
Intanto gli stereotipi si propagano nella società e nei partiti.

Saluti

write26 ha detto...

Ciao Pilù, forse è perchè è tardi, forse è perchè sono rientrato adesso e ho ho un po' alzato il gomito, forse è perchè comincio ad invecchiare ma del tuo ragionamento ho capito poco o niente.
E' contorto, ti sei incartato?
Domani provo a rileggerlo, fallo anche tu.
Ciao e un affettuoso saluto write26

Anonimo ha detto...

Approfitto della discussione che il "post" di Pietro ha stimolato per tentare di esprimere anche la mia opinione in fatto di attualità e di politica nel nostro paese.

L'idea che mi sono fatto e che vado via via maturando -spero di non aver preso una strada sbagliata e se sarà così vi prego di farmelo notare, sarò ben contento di essere contraddetto- è che il problema è nostro, è la nostra mancanza di senso pratico, il nostro atteggiamento spesso fumoso, altre volte prettamente e solo folkloristico (mi riferisco aale "sfuriate" in piazza con Grillo, che credo a poco abbiano servito. Magari mi sbaglio), la NOSTRA NON-PROTESTA. Il nostro taciturno silenzio a qualsiasi atteggiamento sbagliato ci viene proposto. Dall'università,al lavoro, via via fino ad arivare a problemi più seri e più grandi, come quelli che riguardano fatti di politica nazionale.
Non protestiamo...accidenti. Non contraddiciamo... e quando non c'è un contradditorio chi comanda può fare davvero quello che vuole. Una società senza contraddittorio è passiva, non migliora.

Spesso immagino di scendere per strada e di iniziare ad urlare...spesso sogno di riuscirci e che così facendo qualcuno si accodi e iniziamo una sommossa, una protesta, appunto.

Scusatemi, sono andato un pò aldilà, ma mi rimane ancora difficile credere a facce che si ripropongono e che hanno appena fallito.
Spesso in "altri paesi" (per usare una citaziione comune) chi perde si mette da parte. Da noi no, chi perde ha la possibilità di riproporsi ancora molte volte, ancor di più, mi sembra, se si fanno gli stessi errori (alleanze pre-elettorali sbagliate, ad esempio).

Mi è piaciuta molto l'analisi di Italo e mi fa piacere che lui ancora riesce a scindere un politico dall'altro e un partito dall'altro, io, ahimé, sto arrivando al qualunquismo, contro ogni mia personale forma etica, politica, sociale ed educativa.

Vi saluto.

Tiziano.

Anonimo ha detto...

Come non si può condividere il tuo ragionamento, caro Tiziano.
Ma cominciamo con le cose a noi vicine. L'indifferenza, l'egoismo che manifestiamo quotidianamente.

Non abbiamo più il senso dell'altro!
Per coerenza dovremmo essere conseguenti ai buoni propositi che ci poniamo, indignandoci seriamente, non solo quando ingiustizie e nefandezze accadono a noi stessi.
Se fossimo delle persone con un briciolo di dignità, dovremmo, a partire dal nostro paesello, insorgere nei confronti di quelle persone che si rendono protagoniste di atti infami nei confronti di ciascuno dei nostri concittadini.
Ciò non succede. La nostra azione si riduce in una misera e sterile presa d'atto...
Questo atteggiamento è proprio di una comunità priva di coscienza civica, che anziché adoperarsi nei confronti dei più deboli, vittime di matricolate carogne, rimane alla finestra a guardare...a filosofeggiare... pensando di ottenere la luna!

Anonimo ha detto...

Pilu, Italo, Tiziano,
una cosa in comune nei vostri ragionamenti è la ricerca di un modo per cambiare le cose.. e già questo è positivo in un panorama che sembra dominato dal lassismo e, quando va bene, dal qualunquismo più sfrenato.

E' vero ciò che dice Pilu che non si può avere come unico obiettivo "le poltrone" ma è anche vero che se vuoi cambiare un marciapiede in una periferia di Roma (o aggiustare un parco giochi a Lenola) non so se ci riesci senza stare nel posto dove si decide.
Questo vuol dire "sputtanarsi" scendendo a compromessi ? Bella domanda Pilu !!
Non so darti una risposta se non suggerire che ci dovrebbe essere una via di mezzo tra "duri e puri" e "basta che comando"... e forse Niki Vendola in Puglia l'ha trovata.

Certo è che tentare di "governare" facendo coincidere gli interessi di DIni con quelli di Turigliatto equivale fallire.

Non penso che i politici siano tutti uguali e pur non condividendo quasi nulla del P.D. penso che Veltroni siano una persona seria (molto più seria di Turigliatto, DIni, Mastella, Diliberto.... potrei andare avnti per ore!!) che ci sta provando con le sue idee cercando di trovare quella mediazione di cui parlavo prima (secondo me non l'ha ancora trovata.. sopratutto sulla laicità). E se Pilu guistamente cita le statistiche ufficiali riguardo crimini e immmigrati non può far finta di non sapere che, sempre secondo le statistiche ufficiali, ROma ha avuto (negli anni di Veltroni) una crescita economica straordinaria che vuol dire anche più lavoro per molti romani sopratutto giovani.
Veltrono ha risolto i problemi delle periferie romane? No. Ma dare giudizio così trancianti mi sembra non solo ingeneroso ma anche pericoloso visto che dietro l'angolo c'è una destra che sappiamo bene di che pasta è fatta.

Nonostante tutto mi sentirei più tutelato da un governo con a capo Veltroni che con uno con a capo Berlusconi, FIni e Casini ma spero che ci sia comunque un cambio di filosofia di fondo e, per fare un esempio, se si deve allargare una base militare americana si chieda alla cittadinanza se è daccordo visto che la cittadinanza è ITALIANA e la base AMERICANA.

Dunque controllare, criticare PROTESTARE, sono azioni necessarie ma non sufficienti per CAMBIARE è se forse solo se gente come Pilu, Tiziano, Italo ,Carmelo... (la "meglio gioventù" di oggi... lasciatemelo dire) non si tira indietro e diventa lo specchio dell'ITALIA, spazzando LA PEGGIO SENILITA' che ci rappresenta ci sarà qualche speranza.

write26 ha detto...

Caro Roberto, non mi avventuro, in un blog, ad affrontare ragionamenti riguardo un partito ancora in fase di “svezzamento” preferisco partecipare al duro ed aspro confronto che sta avvenendo all’interno, se lo facessi anche tu forse non diresti di condividere quasi nulla, sicuramente saresti più generoso nel giudizio.
A questi ragazzi bisogna raccontare la verità altrimenti maturano le “certezze” contrastanti del caro Italo e del caro Pilù queste ultime decisamente più vicine al mio, e credo anche al tuo, modo di pensare. (Pilù anch’io ho come obiettivo la democrazia partecipativa)
Nel tuo commento elenchi le gesta di una serie di politici e mi trovi d’accordo su tutto dal Sindaco di Roma al carissimo Niki Vendola.
Veltroni a Roma è stato eletto con un plebiscito, ci sarà un motivo, il suo avversario era Alemanno, che a mio avviso rappresenta il politico più autorevole di questo discutibile centrodestra. (Caro Pilù tra un pochino i media lo rappresenteranno come un bamboccione, che mangia un panino alla mortadella, tutto preso dal collezionare figurine della panini, scommetti una birra?)
A quanto dici su Roma aggiungerei che secondo uno studio dell'Unione Europea di Bruxelles e dell'Agenzia delle Nazioni Unite per la Giustizia, riunite nel rapporto Criminalità e Sicurezza (Crime and Safety Survey), Roma risulta essere la terza Capitale più sicura d'Europa, dietro Lisbona e Zagabria.
Roma risulta più sicura di Parigi, di Londra, Madrid, Berlino, Helsinki e chi più ne ha più ne metta. Lo studio è basato su un campione di 40.000 interviste rivolte a cittadini europei.
Molti dicono: e le periferie? Le periferie romane sono in mano alla peggiore Destra, vittime di un radicalismo ideologico impenetrabile. Infatti chi vive nelle baracche non vota a sinistra. Di chi è la colpa? Sicuramente non solo nostra. (Anche perché caro Roberto mi sono rotto i coglioni di tutto questo revisionismo)
Quanto sta facendo in Puglia il caro Niki è esemplare ma Vendola senza il PD, a tuo avviso, potrebbe fare solo le barricate perché non abiterebbe nella “stanza dei bottoni”
Ecco questo è il punto.
Caro Roberto, la gente come noi i maggiori risultati li ha ottenuti quando il PCI era all’opposizione, dov’è finita quella facoltà che Tiziano descrive in questo modo (Non protestiamo...accidenti. Non contraddiciamo... e quando non c'è un contraddittorio chi comanda può fare davvero quello che vuole. Una società senza contraddittorio è passiva, non migliora)
Vedi Roberto, potrei farti molti esempi, non di marciapiedi, ma intere città costruite, senza essere nella stanza dei bottoni, poi ti dirò, se è proprio necessario sporcarsi le mani per realizzare un marciapiede, LE MANI NON LA COSCIENZA, contate anche su di me.
Hai ragione, siamo rappresentati da troppo “parrucconi” l’assurdo è che è Berlusconi ad affermarlo, “il bue che dice cornuto all’asino”
Carmelo ha capito tutto: la cura? L'impegno!
Certo Carmelo ma come si interpreta questo impegno?
Un mio amico dice dei blog: I sudditi qui si sfogano e nello stesso tempo sublimano la loro rabbia, invece di indirizzarla contro la classe politica e amministrativa del paese. E la sublimazione, se da una parte appaga le frustrazioni degli illusi, dall'altra si trasforma in un meccanismo psicologico reazionario, utile per vanificare ogni concreta azione.

Allora Carmelo? Come lo traduciamo questo impegno?

Un abbraccio a tutti, complimenti a Roberto per il suo commento che condivido quasi integralmente, e tu Tiziano non preoccuparti uno che scrive quello che scrivi tu non sarà mai contagiato dal qualunquismo.
write26

Anonimo ha detto...

Ma davvero non protestiamo?

Tiz a me sembra di si.
Solo per fare alcuni esempi recenti: campagna su referendum elettorale, giornata sul precariato, contratto dei metalmeccanici, manifestazioni per i diritti delle coppie di fatto, iniziative contro la 'ndrangheta in calabria, beppe grillo (che non mi sta simpatico)... etc...

Insomma non mi sembra che la societa' italiana sia cosi' passiva. Certo poi possiamo discutere sull'incidenza concreta di tutte queste iniziative.

Secondo me un tema importante su cui impegnarsi oggi, soprattutto nel PD come diceva Roberto, e quello della difesa della laicita' dello stato, che vedo seriamente messa in discussione.

Grazie a tutti per il bel confronto costruttivo.

Buona giornata
Italo

Anonimo ha detto...

Tiz. Sono d'accordo con te. Come potrei non esserlo? Nel sistema bipolare o stai da una parte o dall'altra. Altre vie? Sono dure da percorrere. Penso che quando nella dialettica tra due posizioni alternative si arrivi ad una "mediazione" o una sintesi tranquillizzante tanto per rimanere in piedi lì la politica non è in grado di cambiare più niente e perde la forza rivoluzionaria se mai ne ha avuta il governo Prodi.
Sono stanco di credere in dei personaggi che altro non fanno che comunicare, ma poi razzolare? Robe'! Posti di lavoro Veltroni? Chiediamoci che posti? Chiediamoci anche quali costi ha la cultura a Roma. aggiungo una nota personale:
Vi sembra normale che il Comune di Roma dia in appalto l'assistenza ai
bambini disabili a cooperative, elargendo 20 euro per ogni ora di lavoro alle coop. mentre ai lavoratori gli arrivva solo 8 euro lorde, senza formazione, senza ferie pagate, senza malattie.
Robe mi dispiace ma per me non esistono governi amici.

Anonimo ha detto...

P.S. per Write

E' vero che anche dall'opposizione si possono fare delle cose interessanti nel sociale. Ma su molte altre non si ha troppa voce in capitolo.

Per esempio, non potrai mai approvare una legge sulle coppie gay o sui contratti di lavoro. E via dicendo.

Italo

write26 ha detto...

Caro Italo, se vuoi sapere come la penso io sull’ingerenza clericale nelle questioni di stato vai a leggerti due miei post sul sito AC relativi al Blog della mancata visita del Papa all’università quello del 16 gennaio, 2008 ore ore 9,24 e quello più interessante del 23 gennaio, 2008 ore 12,31.
Se poi vuoi conoscere quanto è passiva, o incapace d’incidere, la comunità lenolese vai a leggerti, sul sito della minoranza, tutti i commenti relativi al blog dedicato al rischio inquinamento, dovuto alla realizzazione dell’impianto di produzione biomasse in procinto di costruzione alla starza piana, poi, per riprenderti , ti fai un caffè e una sigaretta, ti siedi, torni qui in HQ e continuiamo a discutere. Un abbraccio write26

write26 ha detto...

Caro Pilù, anche per me non esistono governi amici, mi occupo un pochino di sindacato e ti garantisco che rapportarsi con il ministro Damiano è cosa diversa che avere a che fare con l’ex ministro Maroni.
Poi dai, la crescita di Roma rispetto a Milano non è opinabile. Ciao write26

Anonimo ha detto...

Rileggendo tutti i commenti che sono seguiti al mio, davvero interessanti, mi ha colpito una frase che ha scritto "write24", anzi che ha citato, visto che l'ha appresa da un suo amico.
Rifletto molto sull'atteggiamento che lui fa presente e può darsi dovremmo trovare il coraggio di sfondarlo questo ragionamento, che, ahimé, credo sia realistico.

"Un mio amico dice dei blog: I sudditi qui si sfogano e nello stesso tempo sublimano la loro rabbia, invece di indirizzarla contro la classe politica e amministrativa del paese. E la sublimazione, se da una parte appaga le frustrazioni degli illusi, dall'altra si trasforma in un meccanismo psicologico reazionario, utile per vanificare ogni concreta azione."

Rispondendo ad Italo, io credo che manchi l'incidenza, come lui stesso la definisce, nelle nostre azioni. Non abbiamo la VOLONTA' di incidere, a mio avviso. E per incidere dobbiamo essere più duri, più determinati. Non lo siamo, non vogliamo esserlo.
Piccolo esempio: quando dobbiamo fare uno sciopero generale, in Italia, viene proclamato 3 mesi prima, in Francia da un giorno all'altro. E funziona. Non voglio essere esterofilo ma solamente per dire che, mi ripeto scusatemi, non abbiamo "le palle" per incidere, abbiamo paura di tutti i risvolti che poi la protesta ci riserva, che sono irrisori rispetto a quelli che stiamo subendo. Ed alla base c'è sempre una volontà, o una mancanza di essa. Spesso noi italiani ci perdiamo in discorsi pseudo-filosofici che a poco servono, questa è la nostra tendenza, dobbiamo andare contro-tendenza, altrimenti perdiamo tutta la nostra dignità. E a mio avviso ci siamo quasi.
Bene le iniziative che tu hai citato. Ma io credo ne serva una di massa.

C'è una scena, quella finale, nell'ultimo film di Bertolucci, "The dreamers", in cui risuona questa frase: "Dans la rue, dans la rue..." (trad: per strada, per strada), penso a quella scena e credo che dovremmo andare per strada, con la stessa rabbia con la quale scriviamo; dovremmo incutere un pò di timore ai politici, per fargli sentire la nostra presenza, per indicargli cos'è giusto e cos'è sbagliato per noi.
A mio avviso, per ritornare alla nostra situazione politica attuale, non è giusto adesso far parlare persone che hanno fallito in un progetto governativo. Basta, a casa. Ma non per proporre Berlusconi ma per proporre noi e quanti come noi si applicano, studiano, lavorano, pensano onestamente.

Accidenti.

Tiziano.

Carmelo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
write26 ha detto...

Caro Tiziano sono contento che ti è piaciuta l’osservazione del mio amico, Lui è uno in gamba mica un pollo come noi, però, purtroppo, non posso esimermi dal disapprovare per intero questo tuo ultimo commento.
Vedi Tiziano nelle vita politica o sociale le scorciatoie, le spallate si pagano, quando non le paghiamo noi direttamente le pagano i nostri figli, non c’è bisogno di essere più determinati basta essere PRESENTI.
Improvvisare uno sciopero generale senza preavviso è un atto corporativo quasi criminale, significa recare un danno, incontrollabile, ad altri poveracci come noi, che non hanno nulla a che fare con le nostre proteste. (vedi i taxi a Roma o l’ultima protesta degli autotrasportatori)
Il problema non è riconducibile alla mancanza di “palle” ma alla mancanza di fiducia nel nostro potenziale che si esprime anche nei piccoli gesti.
Ora ti faccio io una domanda: se quando si riunisce il consiglio comunale per discutere una mozione, se un limitato gruppo di cittadini, a rotazione, fosse SEMPRE presente alle riunioni, solo presente senza dire nulla, credi che farebbero le stesse cazzate?
E’ un piacere scambiare opinioni con un ragazzo come te. Un abbraccio write26

Carmelo ha detto...

Un mio amico dice dei blog: I sudditi qui si sfogano e nello stesso tempo sublimano la loro rabbia, invece di indirizzarla contro la classe politica e amministrativa del paese. E la sublimazione, se da una parte appaga le frustrazioni degli illusi, dall'altra si trasforma in un meccanismo psicologico reazionario, utile per vanificare ogni concreta azione.

Bella fase. Ahimè, anche tremendamente vera.
Vero è che questi blog ci fanno sfogare, e "sublimare" la nostra rabbia verso l'obiettivo sbagliato. Vi ricordate quando me la sono presa con il sindaco per quella letterina da santarello appena uscito dall'oratorio? L'ho rivisto, il sindaco, di persona. Non ho saputo aprire con lui l'argomento a riguardo.
Male!!
Questo è dannatamente un atteggiamento che ci fa retrocedere.

Perchè non ho saputo instaurare con lui un dialogo? Un contraddittorio? Forse è perchè non mi fido di lui o forse perchè non mi fido di me. Non mi fido di lui perchè sono convinto che le sue risposte sarebbero state fumose e schive. Non mi fido di me, perchè sarei potuto essere anche io troppo indulgente o troppo incazzato per essere incisivo.
Ma non è solo questo. Non l'ho fatto anche perchè sarebbe stato come ripetersi. S'era già detto tutto e in quel momento non mi veniva una domanda che andasse oltre quella diatriba.

Ecco il nocciolo della questione. Quattro cinque sei, sette, dieci teste. Chi ingegnere, chi musicista, chi giornalista, chi economo, chi ricercatore... Insomma "la meglio gioventù" (troppo buono Robè... certe volte mi sento il culo che entra in simbiosi con la sedia e questo è la peggior cosa!!) che disquisisce sulle sorti di Lenola e della politica Italiana e poi non riesce a protestare, a fare sit in, a prendere una decisione drastica, a far consenso!! Diavolo!

Il mio culo sta sulla sedia, la mia mente vaga tra il l'algebra delle matrici e l'inedia farcita di inerzia della classetta politica lenolese.

Un esempio: eravamo in tre a reggere quello striscione, mentre il restante 90% della popolazione era indifferente e il 10% leccava i piedi ad andreotti.

C'è gente che mi ha minacciato di querela per aver detto che Andreotti ha avuto "rapporti continuativi con i vertici dell'associazioni mafiose siciliane".
Come riusciremo a cambiare simili mentalità, se chi è forte e chi la pensa come noi, non ha il coraggio di alzarsi e mettersi dietro a quello striscione.
Uno striscione fatto ritirare dalla forze dell'ordine in meno di 3 minuti. Un minuto ho ribbattuto io, e un minuto Mauro, l'altro Roberto.
Se fossimo stati in cento, io, quello striscione non l'avrei ritirato, al costo di finire in caserma!
Ma fare la fine di Don Chisciotte, no, quello no.

Capito Write? Queste, a mio avviso sono le difficoltà.
Robè, a te rispondo che forse è il caso prima di scendere di nuovo in strada, creare consenso, e poi preoccuparsi di premere i bottoni.

L'attività del Hermano, in questo senso, seppur poco incisiva ha fatto vedere come un gruppo di ragazzi possa comunque creare noie e pensieri e un filo di ansia da prestazione ad un gruppo dirigente.
Mi ricordo quest'estate come il dott. Macaro, tronfio, facesse paragone tra le nostre iniziative e le loro...

... un atteggiamento puerile, verissimo, ma anche un segnale che una pulce nell'orecchio è stata messa, e che la popolazione stessa, badasse a tali differenze.

Ora chiudo, lo giuro, ma non prima di salutare il Tizio, che con il suo discorso ci richiama alla strada, quella vera, e Italo che dalla patria dei cavoletti (ihhihi), continua a postare le sue interessanti vedute.
Non sapete quanto sono contento di questo scambio di vedute.

Un abbraccio a tutti

Carmelo

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

A Carmè...e mò basta co sta storia
dello striscione..! Amo capito...

Carmelo ha detto...

Onestamente penso che effettivamente tu non abbia capito.
Comunque, se non sei d'accordo con quel gesto, o con il fatto che uno lo prenda come esempio basta "argomentare". Come fanno (ormai) tutti su questo blog.
Se non si capiscono gli errori del passato come si fa a programmare un futuro?

Un saluto

Carmelo

Anonimo ha detto...

Cambiare, migliorare!!! che???????
Io non ci credo più... qua va sempre peggio!
Il guaio di questo paese è che si parla solo ma poi non si agisce!!
E così non si va da nessuna parte.......... no?

Anonimo ha detto...

nn c'entra niente xò...

ma lo scoppolino nn esce +?
ciao

write26 ha detto...

hai ragione, senza scoppolino siamo spacciati, qualcuno potrebbe pensare che sto scherzando, ma io non scherzo affatto.
Saluti write26

Anonimo ha detto...

Per "write 26":

Ti ringrazio per il ragazzo, nonostante i 29 anni, un pò ancora mi ci sento.

Riguardo lo sciopero, è una protesta, quindi può recare dei danni. Io penso anche a chi lo fa, motivato da rabbie che qualcun altro gli ha recato. Non ha senso annunciarlo tre mesi prima, diventa una manifestazione folkloristica, che poco inciderebbe. Dobbiamo, a mio avviso, essere disposti anche ad eventi scomodi, può darsi quelli che in un primo momento sono disagi a lungo termine diventano benefici, e magari per noi tutti.

Sono d'accordo su quello che dici a proposito di "sorvegliare" i consigli comunali, probabilmente potrebbe essere utile.

Perché dici siamo "polli"?

Saluti, Tiziano.

write26 ha detto...

Caro Tiziano, diffida sempre da chi ti suggerisce le spallate, per esperienza vissuta ti dico che chi propone tre giorni di sciopero non è disposto neppure a farne quindici minuti.
Perché siamo polli?
Perché i polli prendono coscienza che, da un momento all’altro, qualcuno gli tirerà il collo solo quando tocca a loro.
Noi siamo uguali, e come i polli, starnazzando, ci bisticciamo per guadagnarci un pezzo di pane secco.
Ci accorgiamo che la sanità non funziona quando stiamo male mica quando stiamo bene.
Guarda, voglio farti un esempio che riguarda il “precariato” (schiavitù) argomento che a voi giovani tocca molto da vicino, applicabile purtroppo solo alle grandi imprese.
Queste oggi, non assumono più a tempo indeterminato, se non in casi particolari, e anche le attività a carattere continuativo tipo un call center, un data entry ecc. vengono svolte da lavoratori “atipici” (schiavi)
In Vodafone Omnitel troviamo impiegate svariate migliaia di lavoratori “diversamente inquadrati” (schiavi) i più anziani operano in queste condizioni da oltre dieci anni e Omnitel, con “ferocità cadenzale” se li ritiene meritevoli (sufficientemente schiavi) alla scadenza rinnova loro il contratto altrimenti li licenzia (gli tira il collo come ai polli)
Questi lavoratori svolgono un servizio pubblico quindi i loro scioperi sono regolamentati da una legge che prevede, oltre una serie di restrizioni, i termini del “servizio minimo garantito”
Le loro proteste debbono essere autorizzate da una apposita commissione ministeriale, altrimenti scatta il precetto.
Appare impossibile uscire da questa condizione eppure sarebbe semplicissimo, basterebbe comunicare all’azienda che al primo mancato rinnovo di contratto, tutti i precari si licenzieranno e il problema è risolto non credi caro Tiziano?
Come mai non lo fanno? Perché questa soluzione in un pollaio è un utopia.
T’abbraccio write26

Anonimo ha detto...

Caro "write 26" non capisco questa tua frase:
"Caro Tiziano, diffida sempre da chi ti suggerisce le spallate, per esperienza vissuta ti dico che chi propone tre giorni di sciopero non è disposto neppure a farne quindici minuti."
Non capisco soprattutto il termine "spallata".

Io tentavo di fare un discorso un pò più pratico, facevo l'esempio della Francia, perché ci ho vissuto per un periodo di tempo e ho visto che lì funziona lo sciopero: spesso è il popolo che decide. A me pareva che chi proponeva uno sciopero lo eseguiva, e lo sciopero incideva. Ma probabilmente la Francia ha una storia e una testa diversa dalla nostra, può darsi è anche inutile parlarne. Sarebbe più opportuno imitare, in questo caso! :-)

Per il resto del tuoi discorso è vero quello che dici. Io, però, sto lottando per non diventare un pollo. :-)

Saluti, Tiziano.

write26 ha detto...

Ciao Tiziano, per “spallata” intendo più o meno quello che suggerisci tu, “blocchiamo il Raccordo Anulare o binari del treno così questa volta ascolteranno le nostre ragioni” queste azioni, a mio avviso, non portano da nessuna parte e, in genere, chi le propone, intende cavalcarle per i suoi scopi che quasi mai coincidono con le nostre rivendicazioni.
Mi dici che hai vissuto in Francia, anch’io conosco bene quella realtà politico-sindacale, perché ho lavorato quasi tre anni alle dipendenze di Arianespace, dal 1992 al 1994, presso il Centro Spaziale di Kourou in Guyana Francese, come consulente tecnico per il consorzio ESA.
Ricordo perfettamente l’incisività dei loro scioperi ma non ho dimenticato che i francesi sono diversi da noi: conoscono bene la differenza tra diritti e privilegi e soprattutto sono SOLIDALI, non lascerebbero mai da solo un cittadino a combattere contro la pubblica amministrazione, per aver subito un sopruso, come ogni tanto avviene a Lenola.
Credo che tu hai esperienze più recenti rispetto la Francia e mi piacerebbe avere una tua opinione riguardo quanto esprimo, in uno scambio di vedute con il caro Buitre, nel mio commento
del 22 novembre 2007 ore 11.47 sul Blog “Parliamo di carenza idrica” pubblicato sul sito della maggioranza.
Spero che tu mi confermi che, quanto espongo in quel post, corrisponda ancora al vero e che non sia il frutto di nostalgici ricordi.
Un sincero saluto write26

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti, amici e non!
Leggendo le vostre pillole di saggezza, mi viene da dire solo 1cosa: Andate a lavorare, anzichè rubare i soldi ai vostri genitori a 30 anni!!!
Parliamoci chiaro.. nn sapete fare altro che distruggere tutto ciò che ognuno, nel suo piccolo, cerca di fare per il nostro paese!
E' ora di finirla visto che voi vi fermate sempre e solo alla critica!
Paola.

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti, amici e non!
Leggendo le vostre pillole di saggezza, mi viene da dire solo 1cosa: Andate a lavorare, anzichè rubare i soldi ai vostri genitori a 30 anni!!!
Parliamoci chiaro.. nn sapete fare altro che distruggere tutto ciò che ognuno, nel suo piccolo, cerca di fare per il nostro paese!
E' ora di finirla visto che voi vi fermate sempre e solo alla critica!
Paola.

StarmanBlogger ha detto...

Paola,

Se lenolesi come te ne hanno prodotti in serie (cosa quasi certa) non serve distruggere. Il tuo commento lo dimostra: vi distruggete da soli, è la vostra scelta.

Anonimo ha detto...

StarmanBlogger va' a fatjà pur tu...