giovedì 6 settembre 2007

Come cambia il mondo

Il derubato (dopo aver colpito il ladro in casa) :- E' la prima volta che il telefono mi serve a qualche cosa.

Si sentono dire le cose più disparate, oggigiorno, su quello che rappresenta la rete da un punto di vista affettivo - sentimentale. Il dato di fatto è che milioni di utenti si registrano tutti i giorni su siti che promettono un amore facile, ma se si guardano i risultati sono piuttosto sconcertanti. Negli Stati Uniti sarebbero circa tre milioni le coppie che, incontratesi sul web, avrebbero coronato il loro amore con il matrimonio. Ma l'indagine sulla tenuta dell'amore virtuale, commissionato dalla Abc, non ha messo in evidenza soltanto questo, infatti ha rilevato anche che queste coppie, nella maggioranza dei casi arrivano prima degli altri al divorzio rispetto alla media.

Il punto quindi è che la rete non solo sta cambiando le abitudini, ma sembra che potenzialmente (volendo essere un po’ utopistici), possa farsi promotore di una rivoluzione culturale che affonda le sue radici nel fenomeno hippie (il senso dell’hippie è antitetico a tutte le strutture gerarchiche, compresa quella famigliare, in quanto queste, sono avverse agli obiettivi di pace, di libertà e d’amore che sono da sempre i tre punti fondamentali di questa cultura).

Battisti ci richiamava alla memoria che:“Amarsi un po’ è come bere, più facile è respirare. Basta guardarsi e poi avvicinarsi un po’ e non lasciarsi mai impaurire no. Senza nascondersi, manifestandosi, si può eludere la solitudine, però, volersi bene no, partecipare, è difficile quasi come volare.”

Quando si fa la corte attraverso internet, l'altra metà di te "dialoga" dietro uno schermo, non ti guarda negli occhi ed è certamente più facile raccontare e raccontarsi, quasi come fosse magia. Non si scoprono subito i difetti, si seduce con parole ed è facile far credere quello che si vuole. Baci mai dati, baci immaginati, baci sublimati. Siete in grado di rinunciare al contatto, all'odore della pelle?

Sentiamo spesso dire che di questi tempi siamo “alienati”: se riconosciamo in questa parola una sorta di volo del pensiero, un’emigrazione dell’immaginario fuori dalle sensazioni corporee dobbiamo ammettere che internet di certo non contrasta questo fenomeno, anzi.

Sopra: Vignetta apparsa sul settimanale “Il Mondo” nel numero 14 del 2 aprile 1933.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Cercherò di lasciare un commento che non risulti banale...anche se devo ammettere che l'argomento non è facile,ma non lo è mai quando si parla di sentimenti...
E' vero oggi le iscrizioni ai tipi di siti a cui hai fatto riferimento,sono tanti...ma purtroppo non c'è da stupirsi,da troppo,persone che vorrebbero a loro modo"riuscire" almeno una volta nella vita si convincono che la strada più facile da seguire si possa rivelare la migliore...accade per gli acquisti che sembrano occasioni,per le diete miracolose e soprattutto per l'amore...che molto spesso ha più vinti che vincenti..e le statistiche americane me ne danno conferma...
Grandioso il riferimento alla visione un pò utopistica,come l'hai definita,del fenomeno Hippie,non ci avevo mai pensato...
Per quanto riguarda internet...penso che sia stata un gran bella invenzione,che ci porterà sempre più avanti...ma sarà che per il mio spirito romantico,è un invenzione che non deve arrivare a sostituire il "cuore" anima dei nostri sentimenti...Quando si è dall'altra parte del computer,ovviamente come hai detto anche tu ci si espone di più,perchè secondo me si rischia anche di meno...all'inizio c'è curiosità che in molti casi spezza un'abituale monotonia d'animo...ma poi?che resta?
Alla tua domanda per concludere rispondo,che se mai dovessi trovare la persona che cerco da una vita...non rinuncerei mai se pur strano può sembrare a quel senso di euforia misto terrore dei primi incontri,ai suoi occhioni che rispecchiano lo stato d'animo del momento,non potrei mai fermarmi solo ad immaginare un suo sorriso senza sentirne il rumore...
E'vero più si espone se stessi è più si rischia di rimanere da soli ...e se si vuole bene...il tutto risulta tutt'altro che indolore...ma sia che finisca bene o male...vale la pena tentare...vale la pena vivere e viversi...e tutto anzichè celarsi dietro un computer si manifesta attraverso una lacrima o un sorriso..

Anonimo ha detto...

finché non si prova come esperienza ci si limita a dire che è impossibile innamorarsi su internet perché il sentimento nasce da parole, non da sguardi o da contatto fisico. non sapete quante volte le persone me l'hanno rinfacciata questa cosa: una mia storia d'amore (la più importante fino ad ora) è nata proprio su internet non sui siti che promettono "l'amore facile" ma comunque sempre sul web e non me ne pento. internet ha allargato gli orizzonti.
sta a noi coglierne pro e contro. sta a noi essere abili ed usarlo nel modo più opportuno. io fino ad ora ci sto riuscendo!

Anonimo ha detto...

Non capisco, ma penso dipenda anche dai caratteri, come molte persone riescano a stare mesi, se non anni, a corteggiarsi via internet. Personalmente dopo solo pochi giorni sento già il bisogno “disperato” di incontrare la persona interessata. La cosa che trovo più estraniante è un rapporto che nasce e muore sulla rete (davvero troppo per i miei gusti). Che bello Moniù quando dici che non riesci a fermarti solo ad immaginare un sorriso senza sentirne il rumore...
E se internet fosse il mezzo attraverso il quale possiamo imparare a fare uso del potere dell’immaginazione? Utopia anche questa.
Si, il fenomeno Hippie è un fenomeno reale che merita molta più attenzione di quella che, solo dopo pochi decenni dalla sua comparsa, poniamo. Fenomeno culturale soffocato, imbavagliato dal potere. Il pensiero hippie è stato si alimentato dall’uso di svariati tipi di droghe, ma questo, alla luce del tempo presente e di come la storia disegna gli eventi politico-sociali, non è un motivo abbastanza valido per debellare un corso di storia che cammina cammina e continuerà a farlo, indipendentemente da quello che pensa la maggior parte delle persone.

Anonimo ha detto...

che strano, il post dell'anonimo potrei averlo scritto io senza saperlo. non mi fido dei siti di incontri, non sono iscritta a chat. eppure mi sono innamorata avendo davanti a me una tastiera e uno schermo più o meno piatto, di un uomo visto solo una volta, ma pur sempre visto. ed è stato l'amore più grande, più intenso. quando ci siamo incontrati, dopo ore ed ore di parole, l'emozione è stata indicibile, era nei miei occhi e anche nei suoi. certo non avrei rinunciato ad incontrarlo, a sentire il suo odore, a perdermi nei suoi sguardi. internet non può sostituire questo ma è di grande aiuto, o almeno per me lo è stato. si imparano tante sfumature davanti lo schermo, di lui riesco ancora a riconoscere i toni diversi, fin dalle prime frasi, so quando vuole giocare, quando è serio, quando è insoddisfatto. ero scettica anch'io e ho dovuto ricredermi. come dice l'anonimo, pro e contro, vagliati e gestiti. non cercherò l'amore su internet, ma so che è possibile innamorarsi anche così.

Anonimo ha detto...

sì, romantica senza ammetterlo hai ragione. le emozioni che hai descritto tu del primo incontro sono le stesse che ho provato io. forse la cosa bella degli incontri che si hanno su internet è che ti innamori della persona reale, dei suoi pensieri, dei suoi modi e te ne freghi di tutto il resto. questo secondo me è un altro punto a favore di questo tipo di incontri visto che la società in cui viviamo sta diventando molto, troppo, edonista!
per quanto riguarda quello che dice pierrot è vero. dopo qualche tempo si ha la necessità di incontrarsi e ci si incontra perché non c'è alcun divieto di conoscere e frequentare una persona anche oltre la rete!

Anonimo ha detto...

Comunicazione:
Le iscrizioni al "fantacalcio lenolese on-line" sono aperte fino a venerdi 14/09/07 alle ore 20:00!
Ricordiamo che, il costo di partecipazione è di euro 15 il quale sarà possibile regolarizzare presso uno dei seguenti siti:"Bar Sport, Frizzy bar, Lounge bar"; e che le iscrizioni sono aperte a tutti sul sito WWW.LENOLA.EU dove troverete premi e regolamento dello svolgimento del campionato.

PREMIO per il primo classificato viaggio in sardegna per una settimana.

Ci scusiamo con gli autori del post per aver utilizzato questo spazio.
Grazie e buona giornata a tutti

Anonimo ha detto...

sono troppo curioso, anonimo sei una donna anche tu, o questa visione pseudoromantica del web è patrimonio anche degli uomini? io mi tengo fuori, non giudico perchè non ho mai avuto un'esperienza simile ma non so se riuscirei ad essere davvero tranquillo davanti ad un computer, avrei timore della falsità dall'altra parte senza accorgermene.

Anonimo ha detto...

si sono una donna!

Anonimo ha detto...

Scendiamo in strada e incontriamoci!!!! Lancerò quest'appello! soprattutto a chi dentro i bar è così scontroso e riluttante nella disponibilità di un sorriso e poi dietro il web si toglie le mutande! A mio avviso internet dovrebbe essere un modo in più per conoscersi, non dovrebbe sostituire la vecchia tipologia di incontro...quella carnale!
Ho tanti amici che sono iscritti in...come si chiamano..."community"? E cercano di incontrare solamente attraverso internet...è un peccato a mio parere(e sono anche bei ragazzi!)! ...ti scrivi e-mail per due settimane, poi fai 70-100 chilometri per incontrare la persona...perché puntualmente è lontana...dai insomma! Mi sembra un pò astrusa la cosa... Ma i bar? I pub? La strada? Le feste?
Lancio la campagna "INCONTRIAMOCI PER STRADA!"
Infine, secondo me, non sempre dal contatto telematico poi si passa a quello reale, pur incontrandosi!
Baci a tutti! Evviva i sorrisi!! E anche gli odori! Tié!
Tiziano.

Anonimo ha detto...

I paradossi del nostro tempo Tiz, lo sai quanto mi trovi d'accordo con te.
Abbiamo imparato a dominare l'atomo, ma che senso ha se non siamo riusciti a farlo con i pregiudizi.
"Incontriamoci per strada" è un grande appello, sempre con la speranza che dopo pochi minuti non ti ritrovi carico di numeri di Tel. Cell. e e-mail che finisci, in poco tempo, per dimenticarne anche l'appartenenza.

Anonimo ha detto...

"Pierro'", credo sia giusto quello che dici... E mi fa pensare che si fa un uso smodato di questi aggeggi.
Ultimamente, chiacchierando con mia madre, ho appreso questo nuovo concetto: nel momento in cui ci si rende conto, razionalmente, che una nostra tendenza è sbagliata, dovremmo andare CONTROTENDENZA! Non è facile, lo so...però ogni tanto bisogna davvero violentarsi a farlo... E poi si sta meglio.
Un abbraccio, Tiz.

Anonimo ha detto...

mah non lo so... cioè ok gli incontri dal vivo e tutte queste care cose ma credo che internet sia un mezzo per conoscere tanta nuova gente per allargare i tuoi orizzonti e non rimanere chiuso nella piccola realtà di un paese come lenola. ribadisco che internet è un mezzo che va usato con coscienza. io sono contraria alle chat pubbliche che ci sono nel web. credo molto di più nei vari forum che esistono dove puoi mettere a confronto le tue idee e coltivarle. sì credo sia questo l'uso principale che faccio io del web. diciamoci la verità internet non è un programma di maria de filippi dove si trovano donne e uomini è ben altro tuttavia sfruttandolo bene possono anche nascere storie d'amore. ma la cosa torno a dire che cambia da persona a persona. ognuno la pensa come vuole.