lunedì 11 maggio 2009

arti articoletti e artrosi cerebrali


Talvolta le cose sfuggono, ma questa volta non è successo!
E così sul sito dell'ACR lenolese è stato amputato un commento, si riferiva al corteo contro la droga che si è tenuto a Lenola sabato notte scorso.
In risposta ad un articoletto apparso sulle pagine di un giornale locale tutta la commmmmunità lenolese si indigna e decide di dimostrare a tutti che quell'articolo non rende giustizia a quell'isola paraiso che è Lenola.

Questo non è giusto! E allora lo riproponiamo tale quale esso era, in tutta la sua intensità e completezza, in tutta la sua seria indignazione contro un modo di fare obsoleto, paralizzante, ipocrita e per niente rispettoso.

"E così risponde una comunità in affanno da immobilismo ad un articoletto.
Risponde, tutta movimentadosi, contro quella tesi che oggi andrà a confermare.
Sorniona condurrà il suo decrepito cadavere trascinato a pezzi tra le crepe di un canale fangoso, stantìo di quel tanfo di cui solo i ciechi corridoi sanno essere pregni.

Demonizzare, additare, escludere, distaccare, rifiutare, disdegnare, rigettare, denunciare. Ecco l'azione concepita tra barili grondanti petrolio, ecco la soluzione, ecco... l'amputazione.

Piuttosto che intraprendere un serio percorso di (auto)analisi che porti alla comprensione, ad una seria presa di posizione dimostrata da un impegno continuo e libero da quel pregiudizio di chi non ha nemmeno l'onestà di guardarsi allo specchio, si risponde con l'evento, la sfilata, come si fa per una vittoria di chi corre dietro a un pallone.

E così oggi la coscienza della comunità sarà lavata, ripulita, purificata da quell'indecoroso ritratto.

Una sfilata di autocompiacimento dell'autorità, messa in scena dinanzi a quei drappi dietro i quali continueranno ad agitarsi ombre, proiettate da chi, dinanzi, agita la fiaccola dell'indignazione.

Curioso notare come il tutto abbia luogo lo stesso giorno in cui migliaia di città in tutto il mondo scendono in strada chiedendo la fine di un proibizionismo becero e schiavo del narcotraffico. e se state pensando ad una casualità sappiate che non lo è affatto."
starmanblogger

23 commenti:

buitre ha detto...

non si combatte una piaga cosi infettata certamente con le sfilate, ma queste che voi definite così saranno pure passeggiate di chi invece dovrebbe rispondere con altri mezzi, che vadano ad incidere sulle coscienze di chi sceglie strade "diverse", ma queste "sfilate", sono partecipate forse anche da coloro che vivono questo dramma direttamente, come genitori, amici e forse anche come assuntori che non riescono ad uscirne.
rispetto quindi per una forma di di esternare la paura, come si rispetta chi manifesta contro il proibizionisto, che da queste parti rappresenta l'unico modo per sconfiggere questo problema.
dal punto di vista degli affari, potrebbe essere uno dei modi, dal punto di vista del consumo, penso che liberalizzando il tutto, si ragiona come quelli che vedono nel drogato una persona da far scoppiare.
dico questo perchè la liberalizzazione è vista come la possibilità di farne un uso sproporzionato (ed il rischo c'è), con la conseguenza drammatica di mandare in overdose il più possibile di gente che ne fa uso e toglierla di mezzo una volta per sempre.
tanto chi non vuole farsi o costa 10 o costa 1.000 non si fa lo stesso.
io non sono pronto a rischiare, regalandola al supermarket.
un ultimo commento sul taglio avvenuto sul blog dell'A.C.
Non ho parole più sprezzanti del silenzio.

minny ha detto...

Non ho condiviso la sfilata e non condivido la presa di posizione degli organizzatori....ancora una volta ci svincoliamo dal problema senza affrontarlo con misure adeguate.

Pierrot ha detto...

Ciao Buitre è un piacere risentirti!
Dici molte cose interessanti sulla natura di questa sfilata.
Rispetto anche io l'evento così come si è presentato,
rispetto la voglia di esserci degli amici di chi fa uso di stupefacenti, di genitori, ma anche di chi ci è dentro
e non riesce ad ucirne, tollero e rispetto...

...d'altronde come dici anche tu sono guidati dagli stessi istinti
di chi manifesta contro il proibizionismo.

Quello che tollero di meno invece (e nel frattempo invito a guardare le foto
su inventa un film)
è la presenza massiccia di ragazzini con striscioni assolutamente fuori luogo inneggianti a problemi
così vani che niente hanno a che vedere con la questione. Strumenti, si li percepisco
vittime di un modo di pensare, di agire, quando invece quello di cui avrebbero bisogno
è di conoscenza, comprensione approfondita della questione,
questi ragazzini dovrebbero poter sentire tutte le campane, meriterebbero di essere informati
sulla storia di certe questioni, su come la farmacologia si interseca all'economia, su come
l'uso di sostanze naturali è legata alla cura del corpo, dello spirito sin dalla preistoria,
e dopo da soli, con ragionevolezza dovrebbero poter farsi una idea di quello che è "la droga".

Il rishio che liberalizzare la droga porti come conseguenza ad un uso
sproporzionato c'è, è logico, c'è fino a che non si decide di comunicare onestamente e senza fronzoli, di trasmettere, di
divulgare informazioni attendibili e "veritiere" sulla natura della
cosidetta droga....termine oggi assolutamente improprio e desueto...

Un saluto anche a te Minny!

buitre ha detto...

Felice di rileggerti pierrot.
Sono perfettamente d'accordo con te. Sai che in Italia vige il motto dei tabù su tutto e tutti, no?
Allora si comincia ad imparare il sesso sui giornali porno, si tenta di far rivivere il dramma delle guerre, con i Rambo 1,2,3,100, si inquadra il "drogato" come il responsabile di tutte le violenze e del fallimento della società.
E la famiglia dov'è?
Si interroga solo quando è toccata nell'intimo?
O si rifugia nell'accusare la scuola che non si aggiorna?
O la chiesa che parla ancora di mele e pere?
Anche quest'ultime non contribuiscono ad emancipare la nostra società, ma il fulcro di tutto sono le mura domestiche a mio parere
e poi gli striscioni.
Hai ragione 100 volte.
L'Italia va così.
Sei mai capitato ad una manifestazione sindacale?
Per far numero si consegnano bandiere a chiunque, pur di far rumore e colore, ma sul perchè si manifesta in molti non sanno nulla.

Anonimo ha detto...

Signori ma scusate un attimo:
tralasciando la minchiata dalla sfilata ma di cosa ci lamentiamo?
La società la facciamo noi!
Perchè non ci svegliamo un pò. Impariamo a dire basta a tutto quello che vogliono farci credere ed iniziamo a ragionare con la nostra testa.

buitre ha detto...

intanto quella che tu chiami minchiata, è una manifestazione democratica di preoccupazione, come già ho spiegato prima. in secondo io ragiono sempre con la mia testa. terzo voglo aprire un'altra "pista". e se invece di liberalizzare e quindi abbassare i prezzi, la legge della domanda e dell'offerta, a memoria recita che se la domanda non c'è, i prezzi diminuiscono lo stesso, rendenzo poco redditizio la produzione. otteniamo lo stesso risultato evitanto qualche overdose in più.

Anonimo ha detto...

Overdose? Ma di cosa stiamo parlando?
Almeno qui a Lenola non vedo di questi rischi!
E comunque la sfilata resta una minchiata come minchioni erano molti partecipanti,falsi moralisti.

buitre ha detto...

ma riesci a comprendere ciò che leggi? ho parlato di overdose come rischio di maggior assunzione, quando la quantità a disposizione è maggiore.
Tu puoi rimanere della tua opinione sulla minchiata, io la continuo a leggere come una richiesta di aiuto, soprattutto da chi soffre questo dramma direttamente. non penso che quella sera c'erano solo minchioni!!!!
Qualcuno te lo lascio passare, ma in molti hanno sfilato per disperazione, credimi.

Produzioni "Repartopelledoca" ha detto...

Bah....Secondo me la manifestazione era l'unica arma per contrastare il problema e quindi non la definirei una minchiata.Poi una manifestazione è utile per informare la gente del problema,ma poi soprattutto è importante perchè vuol fa capire che Lenola si preoccupa del problema.Non ci sono altri metodi per contrastare il problema a meno a che non andiamo ad ammazzare gli spacciatori,ma non credo sia legale.Poi legalizzare la droga è come dare l'atomica ai terroristi.In realtà lo Stato Italiano consente alle persone jamaicane e rasta di assumere alcune droghe a causa dell'articolo della Costituzione che consente le minoranze religiose e etniche nel nostro paese.La droga è inarrestabile a causa della globalizzazione e delle associazioni mafiose di tutto il mondo.Purtroppo il problema è enorme ed è difficile fermarlo.

StarmanBlogger ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
StarmanBlogger ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
StarmanBlogger ha detto...

Io invece ho inviso questa 'manifestazione' appena ne ho sentito le voci di quel ciarlare ipocrita di cui sono pieni i salottini.

Ipocrita perché, è bene precisarlo, la suddetta manifestazione fin dagli slogan si dimostra per quello che è: una NEGAZIONE.

Ed infatti subito dopo la negazione si legge: "Per far vedere a tutti che Lenola e i lenolesi NON SONO ciò che viene presentato dai giornali negli ultimi giorni, per dire a tutti che Lenola dice no alla droga!E' ben lampante la motivazione prima del corteo: negare quanto i giornali hanno riportato, smentire quella che è, a detta degli organizzatori, una visione distorta e diffamatoria del paese.

Con queste premesse siamo a monte di ogni discussione tra proibizionisti e antiproibizionisti, quello che ci troviamo a commentare è, piuttosto, negazionismo.
Non posso perciò pensare alla manifestazione come a un democratico gesto di preoccupazione verso l'abuso di sostanze psicoattive, piuttosto mi viene da pensare ad una preoccupazione per l'immagine e il buon apparire dei lenolesi.

Anche perché non si capisce per quale motivo, se si ha tanto a cuore il problema, non vengano intraprese iniziative (come dice Pierrot) che vadano alla fonte, partendo dalla definizione di un progetto ponderato attraverso una seria analisi che vada oltre un sondaggino somministrato in un ritaglio di ore in un liceo (vedi articolo Latina Oggi 21 Aprile 09).
Insomma non mi sembra un buon modo di preoccuparsi del problema, che ne dica ryder.

Sul dibattito proibizionismo credo che gli sterili risultati siano sotto gli occhi di chiunque non sia ottenebrato dai fumi (quelli si andrebbero proibiti) della propaganda. Come si può pensare di estirpare qualcosa che è insito nella natura stessa della vita su questo pianeta? Perché il modo di agire è questo, il velleitario piano d'azione consiste nel voler sradicare campo dopo campo i papaveri dell'Afghanistan. E i fautori ne giustificano pure l'efficacia svalutando chi suggerisce approcci differenti e, di fatto, più efficaci.

Buitre, tu parli di legge della domanda e dell'offerta applicata al mercato degli stupefacenti e auspichi ad azzerarne la domanda. E' ormai empiricamente dimostrato che la vigente normativa (forse una delle massime espressioni di proibizionismo) non fa che produrre effetti contrari.

Dall'entrata in vigore della modifica Fini-Giovanardi alla normativa del 1990 quello che è accaduto nel mercato clandestino delle sostante psicoattive è stato un aumento delle cosiddette sostanze di classe A (quelle dalle conseguenze più pesanti) e un aumento delle denunce-sequestri.

Questo cosa ci dice?
Ci dice che ad essere favorite sono state le rendite del narcotraffico.

Di contro, il caso Svizzero: stesso anno 2006, l'università di Zurigo pubblica su The Lancet (una delle prime 5 riviste mediche mondiali) i risultati relativi alla politica Svizzera di lotta alla tossicodipendenza, il piano dei 4 Pilastri, iniziato agli inizi del decennio scorso (anni 90'). Piano che prevede la somministrazione di eroina e l'assistenza alla tossicodipendenza. risultato? a distanza di 10 anni il numero dei nuovi consumatori è sceso dell'82%

La differenza d'approccio è palese, iniziative come quelle svizzere hanno successo perché non criminalizzano l'individuo che viene invece emarginato dalle politiche nostrane, considerato un reietto da tenere alla larga, a cui dare la caccia.

La manifestazione del sabato scorso in che direzione andava secondo voi?

starmanblogger

f.carroccia ha detto...

carissimo ilario, dato che indirettamente mi citi è doveroso e opportuno darti una risposta. come ben sai non ho mai apprezzato l'anonimato o altre forme di estraniazione dell'identità della persona. è per questo che quel commento è stato cancellato: un commento così forte da chi proviene? da una persona anonima? da una persona che si nasconde? bene così allora, tu nascondi la tua identità non scrivendo il tuo nome alla fine di un pensiero così forte e di conseguenza rimane in aria anche il tuo commento.
E' questo il filo del pensiero che mi ha portato a cancellare quel commento, ti dirò la verita anche con dispiacere perchè magari mi sarebbe piaciuto molto poter instaurare un dialogo, uno scambio di idee su un blog che gestisco e dove i commenti si contano sulle dita della mano. Non è stato così quindi pazienza.
Per quanto riguarda sabato, vedete da quel che ho capito la spontaneità della manifestazione voluta dagli organizzatori penso sia stata la cosa più bella. Non si è voluto dimostrare o far vedere niente a nessuno, ma si è voluto far notare semplicemente che a lenola c'è un problema non irilevante e lenola è unita affinchè questo problema venga combattuto. La mia speranza condivisa qualche ora prima con mauro è che l'evento di sabato non rimanga una manifestazione campata in aria, che nasca e che muoia in quella piazza.
L'A.C. a margine della settimana sociale del 27 febbraio, ha sollevato il problema, come magari potrete leggere sul numero di in dialogo uscito a pasqua, ed ha cercato di stimolare chi di dovere per dare inizio ad un percorso ad una progettualità che dia una sterzata al disagio giovanile sul nostro territorio.
Con la speranza che la marcia di sabato scorso sia uno stimolo davvero per tutti noi per riflettere e capire il problema.
un abbraccio forte ila,
francesco
ps: cmq il blog nn è dell'acr è dell'AC! ancora t l'aggia rici ste cose?!

f.carroccia ha detto...

clicca qui per leggere l'articolo che vi ho citato, a pagina 4 del giornale.

Produzioni "Repartopelledoca" ha detto...

Complimenti ancora all AC di Lenola che ha esposto il problema.Ricordo che l'inverno scorso si parlò del problema sul blog delle Politiche Giovanili.Ribadisco che la manifestazione è stata una cosa giusta,aldilà dell'organizzazione ecc.Sicuramente StarmanBlogger ha ragione a dire che bisogna fare qualcosa di più ma come inizio una manifestazione va più che bene.

Anonimo ha detto...

Caro Francesco sei incoerente come l'istituzione che rappresenti. L'unico commento che c'è in quel post anche è stato fatto da un anonimo ma è ancora li.
La verità è che a voi quando una cosa non piace o non soddisfa i vostri canoni di decenza preferite censurarla.
Ti reputo un ragazzo intelligente ma non cadere in queste bassezze.

f.carroccia ha detto...

caro anonimo non avuto modo di cancellarlo quello perchè non ho avuto modo e tempo di farlo ma non preoccuparti la linea rimarrà sempre la stessa.
un abbraccio

Produzioni "Repartopelledoca" ha detto...

è vergognoso!!!!!

StarmanBlogger ha detto...

cortesissimi amministratori di aclenola.splinder.com,
che la vostra linea fosse quella di non accettare commenti anonimi mi era insaputo. Tuttavia tengo a precisare che il mio commento era preceduto dall'indirizzo del mio blog personale, indirizzo mai apparso nel commento perchè, presumo, di piattaforma differente a quella da voi usata, splinder.

Aldilà di questi dettagli che nulla aggiungono alla discussione e al confronto delle idee, perché è questo che andrebbe fatto su un blog, confrontare le idee e non le facce e le persone in spompinamenti vicendevoli, svariati sono i casi riportati di opere apparse sotto anonimato (Voltaire stesso ne fece uso) e non per questo furono bloccate o svalutate.
Non accettare l'anonimato perché divergente e antagonista (e 'forse' scomodo) che ne vogliate dire è, per me, segno di inciviltà.
Inciviltà che non mi sembra scorgere nel mio commento, che semmai è colorito e denso ma non ingiurioso o denigratorio verso singoli individui.

Ad ogni modo da quanto scrivete su questo blog non mi pare consideriate degna la mia opinione di un confronto.

Nonostante ciò ho letto l'articolo di "In Dialogo' citato nel vostro commento e (sempre dal mio punto di vista) ho trovato fuori luogo citare Nietzsche in una maniera che non trovo altro modo di definire gratuita.
Il nichilismo descritto da Nietzsche è si una negazione, ma una negazione della retorica dei dogmi,una risposta alla secolare permanenza dell'ipocrisia di quegli eterni valori della massa, ormai diga vuotamente riempita dalle ragioni competitivistiche del mercato consumistico.

E' in questo contesto che andrebbe analizzato l'uso di sostanze psicoattive nella cultura occidentalizzata (su Lenola in questo senso andrebbero dette molte cose) e non con la contrapposizione
tra "i giovani
tranquilli e sereni "
e gli altri "che
vivono in un mondo di noia e di vuoto"
(cit. articolo).
Contrapposizione che, ripeto, è accentuata da manifestazioni come quelle di sabato 9.

f.carroccia ha detto...

carissimo starman etc. chi ha citato nietzsche non sono stato nè io nè altra persona che non masticasse la materia ma una professoressa consideratissima all'interno del sistema scolastico della zona. Quindi penso che se l'abbia fatto ha avuto le sue buone motivazioni e ragioni di fondo.
per quanto riguarda la questione, il problema dell'anonimato io (che gestisco il blog) l'ho sempre visto al contrario come forma di inciviltà e di chi si nasconde nel parlare e professare una propria idea. Voltaire l'ha fatto? bè avrà avuto le sue buone ragioni e di certo non possiamo paragonare una forma di anonimato oggi con quanto fatto da voltaire anni anni anni e anni addietro.
La prossima volta se ci tieni davvero a voler instaurare un dibattito, sollevare una problematica, aprire una discussione sei pregato di firmarti come ti firmi qui allo stesso modo. é successo con clandestino, con pilù, con write e altri ancora nel parlare e confrontarci su ben altre questioni. E' una questione di principi contrapposti ed è bene che nel dialogo ci si venga incontro.
un abbraccio
francesco

StarmanBlogger ha detto...

francesco, mi scuso per il ritardo con cui ti rispondo ma le umane attività spesso deviano il tempo su altri canali.
In ogni caso esprimendo il mio parere sull'articolo che hai portato all'attenzione mi rivolgevo a te come rappresentante dell'associazione di cui fai parte. Certo mi piacerebbe discuterne con l'autrice così come cerco di discutere con te.

Perché cerco? Perché ti ostini a voler sviare il discorso sull'anonimato, mi dici che se voglio davvero discutere la prossima volta dovrò firmarmi, ma cosa credi stia cercando di fare ora? Discutere esprimendo quelle che sono mie visioni e preoccupazioni in merito, credi che se non volessi discuterne siederei qui ora?

Mi dici di firmarmi e fare questo e quello perché si tratta di civiltà etc. etc... ma da quello che ho scritto qui le mie parole non mi sembrano campate per aria, anzi, cerco di portare dei miei contenuti in una discussione dove però non mi sembra aver ricevuto risposte...
Insomma, piuttosto che elucubrare sulle firmette, non credi sia più produttivo iniziare a discutere sui "fatti"?
La discussione si è già sollevata, argomenti di discussione ce ne sono, perché non vuoi discuterne in questa sede?

write26 ha detto...

Caro Francesco, a prescindere dalle opinioni personali che vanno sempre comunque rispettate soprattutto se supportate da analisi concrete, razionali e non dogmatiche, il Blog è uno strumento fantastico proprio perché permette di esprimere le proprie convinzioni pubblicamente e in anonimato, diverso è quando si fanno accuse precise, quando si accreditano a personaggi conosciuti malefatte o complicità che influiscono negativamente sulla credibilità e sull’immagine della persona e sinceramente non mi sembra il caso di Starman.

Inoltre, quando ciò accade, dovrebbe prevalere il buon senso del lettore che dovrebbe dare il giusto peso ad accuse non supportate da fatti espresse in anonimato.

Questa esasperata ricerca dell’identità di chi scrive, permettimelo tipicamente provinciale, ridimensiona e squalifica quel ruolo che il Blog, a livello globale, ha assunto, lo riduce ad una chiacchierata al Bar dove chi “strilla più forte” generalmente ha sempre ragione.

Un abbraccio Vladimiro.

Anonimo ha detto...

imparato molto