giovedì 15 maggio 2008

Fuoco, che fare?

L’estate è alle porte, e con essa il caldo.

Nuova stagione turistica, di uscite pomeri-notturne, lunghe vasche (passeggiate sul colle per chi non è del posto), bevute e risate assordanti.

Il mare a quattro passi si fa sempre più succulento come le lasagne della mamma la domenica.

Tra tutto questo divertimento e progetti di vacanze, ci sarà come sempre un appuntamento non scritto ma comunque scontato, che imperverserà su tutte le nostre colline e monti.

Il fuoco, l’incendio, la deturpazione, la distruzione di quel po’ di vegetazione, che anno dopo anno resiste, soccombe ahimè agli attacchi di questi fantomatici piromani, opportunisti, speculatori, paladini dell’accensione ritardata.

Il territorio lenolese è ormai inesorabilmente deturpato, e non vi è paesano che ricordi l’ultima volta che monti e colline quali Chiavino, la Guardia, Trelle, Perevennitto, Raparolo, Coretunno, ecc.. non siano stati bruciati.

Si e arrivati al punto che questo scempio rientri come l’unico spettacolo dell’estate lenolese di cui si ammettono repliche.

In questi anni si è fatto poco per la prevenzione contro gli incendi, non esiste un catasto delle aree boschive bruciate, non esiste un controllo efficace del territorio, attività formative e informative.

Non credo che tutti questi deturpamenti siano dovuti a piromani, questo accanimento feroce sempre sulle stesse aree anche due tre volte nella stessa stagione non può che far sospettare che sotto ci siano interessi, ma quali?.

Con quali sono i veri fini?

Come intende muoversi la nuova Amministrazione comunale appena insediata nei confronti di un problema che affligge ormai da decenni il nostro territorio, ma soprattutto come noi cittadini possiamo partecipare attivamente alla tutela dell’ambiente che ci circonda?

Di seguito e riportata il link della legge 21 novembre 2000, n 353 “Legge quadro in materia di incendi boschivi”

http://www.camera.it/parlam/leggi/00353l.htm

Salvatore

11 commenti:

Pierrot ha detto...

Penso bisogna farla finita di additare i responsabili degli incendi. Chi incendia è guidato da un impulso che definirei di accomodamento alla civiltà italiana, una civiltà chiusa nella morsa della non trasparenza, della vita mia morte tua che comprensibilmente può portare a compimento inspiegabili atti vandalici, siano essi per questioni di pascolo, di speculazione o puramente dettati dalla voglia di distruzione. Quando vengono beccati questi tipi, devono scontare la loro pena, magari in una casetta su un albero come nei migliori documentari. Punto. E invece non è così, questi tipi (vedrete che più andremo avanti e più aumenteranno) si ritroveranno al fianco di Vespa a Porta a porta a raccontare le loro ragioni, e tutta l’Italia congelata davanti la TV ad ascoltare un uomo che ha finalmente coronato il suo sogno: sentirsi qualcuno, nel bene o nel male. La trasmissione finirà, tutti sentiranno il bisogno di fare qualcosa, ma una volta alzato il gomito, preso il telecomando e spento il televisore il gioco sarà fatto, il piromane avrà vinto. La mattina dopo tutti al lavoro, tutti nei loro porci comodi…compreso Vespa. Questo è un film già visto. Bisogna reagire invece, rendersi conto dell’importanza degli alberi, dei boschi e della fauna, informare su modalità di pascolo alternativo, sull’esistenza di migliori spazi per le costruzioni o addirittura sulla non necessità di ulteriori costruzioni, portare a compimento piani di assestamento (vi rimando all’articolo sullo Scoppolino n°5 “Coscienza ecologica” di Panno G.) solo così un giorno anche noi a Lenola potremmo alzarci e riempirci gli occhi di verde, perderci fra i nostri boschi e respirare aria pura.

Anonimo ha detto...

pierrot condivido il tuo ragionamento sulle nuove forme di sfruttamento del suolo, ma questo non sarà mai possibile se chi è addeto alla prevenzione non fa prevenzione, non fa informazione, non fa formazione, non fa critica ai suoi stessi errori che ormai ripete da decenni.
Perchè le amministrazioni passate(vedremo questa nuova"vecchia") non hanno mai avviato un progetto che durasse negli anni di formazione con le scuole?
Spero ogni anno che nessun fuoco lambisca i monti, ma aimè questo non accade, e inesorabilmente, via, parte una nuova stagione di roghi, e di pochi uomini a cercare di spegnerlo.
Sia sempre di monito Chiavino che ormai non conosce pace durante il periodo CALDO.

Anonimo ha detto...

Che fare?
Unitevi ai volontari della squadra antincendio.
Troppa fatica è?
Meglio stare dietro al pc a scrivere: è più d'impatto e costa meno!
Bravi!

Anonimo ha detto...

ah ah ah ah...
Pierrot...tu a Vespa in quanto a chiacchiere gli fai suonà i piattini!
ah ah ah ah ah

Pierrot ha detto...

Unirsi ad una squadra di volontari anticendio sarebbe comunque un paliativo, seppur una buona azione.
Non pensi frustino sia meglio prevenire?
Una volta ci andai, ero piccolino, mi trovai coinvolto nella squadra di volontari di giovani di Lenola, tra cui faceva parte anche mio zio. In quell'inferno ricordo anche lo stupore, il senso di estraniamento, la forza incantatrice delle fiamme sui pompieri e i volontari.
IL DIAVOLO!! eh heheheheh
he heh

Anonimo ha detto...

il problema degli incendi a lenola ormai e una costante, ed è una pecca per il nostro paese, che si professa un luogo di tranquillita e aria pulita.
Nessuno mette in dubbio lo sforzo di pochi volontari che si dannano l'anima per spegnere fuochi avvolte indomabili con mezzi spesso inadeguati.
Come dice pierrot questo e solo un paliativo,dove sono i controlli e la prevenzione?
Questo e il punto, e non il lavoro ottimo di pochi immezzo alle fuamma.
Se esiste un problema ed esist, bisogna parlarme in modo da determinarme le cause e quindi porvi rimedio, ma questo deve essere fatto dagli organi preposti, tra i primi l'amministrazione comunale che e garante del territorio.

CAESAR ha detto...

Infatti non usciamocene con le frasi fatte "è facile stare dietro un pc...bla bla bla..."
Il punto è un altro...si deve impedire alle persone di appiccare il fuoco...si deve impedire che vengano lasciati incustoditi ettari ed ettari di terreni demaniali...non bisogna invitare a unirsi alla squadra antincendio o a criticare chi semplicemente fa informazione attraverso un blog...

è la capa della gente che ara cagna' azzoooo!!
se la mentalita' delle persone avesse un respiro piu' ampio capirebbe i danni che provoca alla natura e a se stesso!

Allora con mezzi e soluzioni adeguate evitiamo questi scempi evitiamo che i soliti barbieri facciano il caruso alle nostre montagne!!

L'impegno deve partire dagli organi predisposti alla tutela del paesaggio...ma cio' non avviene perchè i piccoli enti non fanno altro che rispecchiare quelli piu grandi...quelli che fanno inceppare la macchina dell'italia...

"IDDIO LI FECE A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA..."

Anonimo ha detto...

A proposito di incendi...ne sta scoppiando uno sul sito della minoranza! ...Chiamate Pietrosanto!

Anonimo ha detto...

Nel prossimo consiglio comunale all'ordine del giorno ci sarà il catasto delle aree incendiate.
Spero che qualcuno di voi sia presente al consiglio.

Hermano querido ha detto...

Al di là di chi parteciperà al consiglio abbiamo fiducia vengano prese decisioni e provvedimenti validi per la sicurezza e la salvaguardia del nostro ambiente.

Produzioni "Repartopelledoca" ha detto...

Secondo me questo è un problema di soldi. Forse non ci sono abbastanza fondi per finanziare chi dovrebbe spegnere, l'incendi ad esempio i Vigili del fuoco oppure la protezione civile e gli altri enti competenti. Ci dovrebbero essere controlli più frequenti, più guardie forestali ecc. Ma lo Stato non finanzia e per questo nn ci sarà un efficenza del servizio.