martedì 5 febbraio 2008

Di chi è l'acqua?


Rieccoci a parlare di quel liquido incolore e insapore necessario alla sopravvivenza degli esseri viventi della Terra. Per tale motivo, l’acqua si può definire un bene comune a cui tutti devono avere diritto di accesso. Ma chi lo dice che non ha colore? Chi lo dice che non ha sapore? Di questi tempi dopo che lo scandalo giudiziario si è abbattuto su “Acqualatrina SPA” difficile credere che quell’acqua trasportata quotidianamente dalle autobotti a Lenola non abbia un colore torbido. Emerge il sapore amaro dalle parole del Comitato spontaneo di lotta contro l’Acqualatina che chiama i cittadini a mobilitarsi: “E' necessario intensificare la lotta, neanche più un euro deve essere versato nelle casse dell'attuale gestore idrico, visto che con i nostri soldi hanno alimentato un sistema che di legale non ha nulla: appalti concessi senza gara, costi delle opere da realizzare quintuplicati, fondi neri probabilmente per pagare politici per garantirsi l'impunità, incarichi per decine di migliaia di euro concessi a persone riconducibili a partiti "amici". Ed a pagare questo spreco di denaro pubblico veniva chiamato sempre il cittadini, dalle cui tasche sono state prelevate negli anni miglia di euro, perché tra l'altro venivano garantiti aumenti delle tariffe senza che venisse garantito un servizio efficiente”.

A questo punto le domande si moltiplicano.
Qualche domanda vorrei farla al sindaco che si è limitato a esternare i disservizi che stanno colpendo Lenola con una misera lettera di deplorazione.
Quando tempo si dovrà aspettare ancora prima di fuoriuscire dalla gestione idrica criminale di Acqualatina e recuperare la dignità perduta in questo paese? Da bravi vassalli state aspettando il via libera dei vostri superiori in provincia?
Perché aprire la strada a una multinazionale come la Veolia, che ha avuto la scorsa settimana 6 dirigenti che lavorano per Acqualatina (49% della Veolia) arrestati a Latina?” Questa è la domanda di Padre Alex Zanotelli a Prodi in seguito alla decisione del governo traballante di sbloccare i fondi Cip6 (contributi dei cittadini per l’energia rinnovabile) per la costruzione dell’impianto inceneritore di Acerra. Se Veolia dovesse vincere la gara d’appalto si accaparrerebbe , per legge!, ben 55 euro per ogni tonnellata di rifiuti bruciati.

Infine ho delle domande per tutti i lenolesi.
Lo sapevate che Veolia è la più grande multinazionale dell’acqua al mondo, con un giro d’affari di circa 50 miliardi di dollari all’anno (sono dati del 1999)?
Non è forse giunta l’ora di far sentire ai padroni di chi è veramente l’acqua?

Pierluigi Verardi

Link utili:
Acqualatinanograzie
http://www.telefree.it/news.php?op=view&id=51910
http://www.provincialatina.tv/news/dett.aspx?id=18558
Alex Zanottelli sui cip6
fondi Cip6

55 commenti:

write26 ha detto...

Caro Pierluigi, pur non condividendo integralmente le tue conclusioni, ho raccolto ulteriori informazioni riguardo quanto affermi nel tuo Post, è veramente una vergogna, grazie per avermi messo al corrente, pensa, io di Veolia non conoscevo neppure l’esistenza.
Ciao write26

Anonimo ha detto...

Le informazioni vanno fatte girare. Se uno le riceve e se le tiene in tasca non hanno alcuno valore. Sto seguendo quel che succede riguardo all'acqua e le battaglie per la sua ripubblicizzazione da un pò di tempo.
Non condividi le conclusioni?
Hai ragione!Forse do per scontato l'indignazione e l'azione che ne dovrebbe nascere da parte dei "cittadini".

write26 ha detto...

Certo che ho ragione, l'indignazione non avviene a comando o per decreto. Complimenti per la tua ricerca.
Ciao write26

Anonimo ha detto...

... caro Write,
è vero l'indignazione non avviene a comando e neanche per decreto.
Ma mi domando...
è mai possibile che in questo paese (lenola) non esista più nè indignazione e nè sgomento?
E soprattutto un indignazione e uno sgomento che porti "al fare"... "al metterci la faccia"?

Ad aprile si vota... o giù di lì, e questo paese, dopo amministrazioni con maggioranze che hanno sempre fatto (e pure male) "ordinaria amministrazione" e minoranze che non riescono a far nascere lo sdegno tra la comunità, nessuno si sgomenta... nessuno che si faccia avanti per far si che non nascano semplici alleanze partitiche.

E' vero... questo paese è tendenzialmente destroide, monarchico e qualunquista...
però, cavolo, appiattirsi in questo modo è da incoscenti!

Che fine hanno fatto e cosa hanno partorito tutte le "lagne" che si son lette da un anno a questa parte su i vari blog?

Io, come direbbe Gaber, mi ritiro in campagna... non ne posso più!
farò compagnia al mio sconforto... senza affogarlo con un camparigin...
oramai ha imparato a nuotare!

write26 ha detto...

Caro Clandestino che fai ti arrendi? Cosa fai ti ritiri in campagna? Che fine hanno fatto e cosa hanno partorito tutte le "lagne" che si son lette da un anno a questa parte su i vari blog?
Oggi sei particolarmente ottimista o semplicemente in vena di dire cazzate?
Questo Blog a me è servito, se non altro a farmi prendere coscienza e a decidere di dare il mio contributo alla crescita di un paesetto che per 18 anni ho “usato” solo per le vacanze.
In questo momento, e nel prossimo futuro, il potere sarà racchiuso nel saper governare il dissenso non nel Consiglio Comunale, un dissentimento crescente che non va disperso soprattutto in onere agli sforzi che voi avete fatto per coltivarlo e che permettimi, non siete ancora capaci di gestire a causa di una eccessiva stravaganza ed ad uno snobismo che sistematicamente vi si rivoltano contro associato a tutti quei pregiudizi che inconsapevolmente vi hanno contagiato.
Questo è il punto mio caro, la tua faccia mi sembra che già c’è, la mia ce la metterò subito dopo le elezioni, certo è che gli impegni, le responsabilità, necessariamente dovranno essere tutte vostre la mia estraneità non mi permetterà di poter andare oltre un sano, concreto e sincero contributo.
Un abbraccio forte forte write26

P.S. adoro il camparigin

Anonimo ha detto...

"write 26", quest'ultima affermazione mi sembra un pò alla "armiamoci e partite"! :-)
...se ho capito bene.

Sempre per "write 26", perché dopo le elezioni metterai la tua faccia e non prima?

Scusami Vix(Pierluigi), non voglio andare fuori tema, rispetto al tuo post.

write26 ha detto...

Caro Tiziano trovo ingiusta la tua allusione anche se posta tra virgolette, da circa quattro mesi sto dedicando almeno due ore al giorno a questi Blog di Lenola perché intendo dare, nelle mie possibilità, un contributo alla crescita di questo paese.
E’ un paesello a me avulso, io a Lenola non conosco nessuno escluso qualche esercente, le mie idee o le mie frequenti provocazioni, a volte fuori luogo, sono frutto di informazioni che ricevo esclusivamente via internet. Informazioni riassuntive ma che acquisiscono valore, proprio perché interpretate dalla mia estraneità, dal mio non coinvolgimento nella vita sociale del paese.
Certo un’idea ora me la sono fatta e purtroppo non corrisponde a quanto auspicavo, e un paesetto un po’ bigotto, dove i pregiudizi troppo spesso sfociano nella teoria del sospetto, basta “leggere tra le righe” questo tuo ultimo commento per avere la conferma che anche tu non sei immune da ciò.
Questo è il quadro dove io, consapevole dei miei limiti, con passione, intendo andarmi collocare.
Ho deciso di trasferirmi a Lenola prima dell’inizio dell’estate, attualmente non mi è possibile in quanto la mia casetta oggi non offre quei minimi confort necessari per trascorrere l’inverno.
La mia faccia da schiaffi la troverai, sempre presente, in quegli ambiti dove avverrà ogni minima discussione rivolta allo sviluppo del nostro paesello e sentirai anche la mia voce che non sempre è piacevole ascoltare.
Questo, semplicemente per il gusto di farlo, non perché ambisco ad una poltroncina, perché dal mio punto di vista le “seggiole” vanno occupate da chi conosce Lenola meglio di me, per una ragione tecnica che ora ti spiego.
In Italia applicare le leggi è praticamente impossibile, sono troppe, spesso contrastanti, per questo il nostro paese ha urgente bisogno di riforme, pena l’immobilismo.
In questo contesto chi amministra inevitabilmente è costretto a ricorrere alla nostra Costituzione che sancisce la discrezionalità delle scelte.
Ora Tiziano ti chiedo: qual è il limite tra discrezionalità delle scelte e libero arbitrio?
Come può un amministratore esercitare il potere discrezionale se non conosce perfettamente il territorio e le anime che lo vivono? Per questo motivo, la mia “faccia” in una lista elettorale per Lenola non credo che la vedrai mai.
Questo significa armiamoci e partite? Secondo me No.
Spero di aver risposto alle tue curiosità e aspetto che tu contraccambi e rispondi alle mie:
sul precedente Blog, avevamo iniziato a fare un ragionamento sui polli gli scioperi e i francesi, vedo che lo hai lasciato cadere, non hai letto il mio commento?
Cambiamo argomento:
Caro Clandestino, il fatto che non si riesce a costruire una lista alternativa, nonostante i Blog e le lodevoli iniziative poste in essere dai ragazzi dell’ Hermano e anche dalle altre associazioni giovanili ci deve far riflettere.
Certo è, che non siamo riusciti a capitalizzare i nostri sforzi, da questo dobbiamo prendere atto che siamo a “metà dell’opera” (non è vero che abbiamo fallito) e che il nostro modo di comunicare è sbagliato (capito Pilù e Carmelo)
E’ sciocco pensare che la dignità è un sentimento che appartiene solo a noi e gli altri ne sono privi, non ricorriamo ad alibi che servono solo a giustificare la nostra coscienza rispetto un’eventuale uscita di scena.
Sappiamo tutti che una lista elettorale non si improvvisa ma va costruita nel tempo e a mio avviso, l’unico modo è facendo un’opposizione non esasperata ma fortemente PRESENTE sia sul territorio sia nel consiglio comunale, capace di fare propri i problemi dei singoli, VICINA AI CITTADINI , fortemente critica rispetto le Istituzioni locali, ma sempre DISPONIBILE a concertare con la maggioranza le questioni di carattere comune. (non c’è bisogno di essere eletti consiglieri per assistere alle riunioni del consiglio comunale)
Solo dopo un’esperienza di questo tipo si può parlare di Democrazia Partecipativa o di altre forme moderne di sovranità popolare.
Funziona così caro Clandestino il teatrino (che io non vedo ma immagino) che vi stanno proponendo in questi giorni è il frutto di cinque anni di latitanza
Un saluto a tutti write26

Anonimo ha detto...

Caro "Write 26",
avendo letto questa tua affermazione alla fine del tuo penultimo commento:
"certo è che gli impegni, le responsabilità, necessariamente dovranno essere tutte vostre..."
ho avuto un pò la sensazione dell'"armiamoci e partite".
Mi son sbagliato allora!:-)

Riguardo l'analisi -sociale- che fai sulla Francia (ho lettto il tuo commento) la trovo giusta, secondo un mio parere, poi non mi addentro du dettagli politico-tecnici che tu esponi, perché non ne sono a conoscenza.

Riguardo il "nostro" paese (Lenola), questo forse è più importante, ho la sensazione, ma magari mi sto risbagliando, che non conosci molto bene il tessuto sociale e l'andamento politico, rileggendo il tuo ultimo commento.
Ancora di più, credo, che scrivendo solo sui blog (te lo suggerisce anche il tuo saggio amico) non si cambi molto. Ma anche questo è un mio personale parere.
Credo che non abbiamo bisogno di qualcuno che sostiene qualcun'altro, ma di qualcuno che si propone. Da qui è nato il mio "armiamoci e partite".

Saluti, Tiziano.

"il lungo sospirar a nulla porta..."

Pierrot ha detto...

Si Vix, sbagli proprio lì! sulla questione acqua dai per scontata l'indignazione e l'azione del cittadino. A mio avviso non è uno sbaglio piccolo, ma è molto grande, grande come lo show elettorale Statunitense: vedi l’azione delle manine di milioni di elettori con le bandierine in mano? quella è “l’azione”. Se su quelle bandierine fosse disegnata una sorgente d’acqua, sarebbe la stessa cosa. Dai, caliamoci nei giorni, svegliamoci la mattina e ammettiamo a noi stessi che siamo artefici di un concetto sbagliato, quello dello "scopo": nella realtà, diceva Nietzsche, lo scopo manca… Si è necessari, si è un frammento di destino, si appartiene al Tutto, si è nel Tutto - non c’è nulla che possa giudicare, misurare, paragonare, condannare il nostro essere, perché ciò significherebbe giudicare, misurare, paragonare, condannare il tutto…

Una volta c’erano gli schiavi, erano lì, li vedevano tutti e non solo i giornalisti: il residuo della società, quelli la cui vita “non vale” perché altri lo avevano deciso per loro; erano la personificazione (con tanto di esibizioni) degli “esseri ragionevoli”. Oggi gli schiavi ci sono esattamente come una volta, ma li hanno nascosti, sottratti alla vista perché scomodi. I Tedeschi durante la seconda guerra mondiale hanno amaramente constatato che non è conveniente mostrare alla cittadinanza la verità, era una brutta pubblicità e gli Americani lo avevano assimilato bene il concetto…e allora via, nuove strategie, nuove sottigliezze divulgative e tutti in pace evviva! evviva il Papa. Ma che cazzo! ops scusate! Volevo dire che il grosso del problema è che milioni di persone lavorano a costo zero per produrre la “ricchezza” di pochi, quale è lo scopo?

Dove voglio arrivare? A dire a Pierluigi che sbaglia, sbaglia perché della questione acqua alle persone non frega niente, aprono il rubinetto, esce…glu glu glu, lavorano e la pagano, non li biasimo. Per me non c’è molta differenza tra vendere caffè, mais, marijuana, acqua sale o aria. Per me non è un problema che merita tutta questa attenzione che tu, come molte altre persone e comitati fate, non la merita perché non è la radice del problema, il problema è solo e solamente “la falsa coscienza dell’Occidente”.

Tra le varie discussioni che avete fronteggiato questi giorni sul blog ho apprezzato molto la chiara cognizione ch’è venuta fuori sul lassismo del politico e quindi del cittadino verso la gestione della cosa pubblica. Però non condivido il baccano che fate, il Comune sta lì, se uno vuole partecipare ai consigli nessuno glielo vieta. E poi sarà pure una questione di pelle no! A me per esempio non importa niente di quello che si dicono i nostri uomini in consiglio comunale, infatti non ci vado, e quindi non posso, non ho il diritto di fare chiasso.

Tiz, capisco la tua voglia di incidere e i dissapori politici che ti preoccupano, è vero che la Francia può farci scuola su contese e ribellioni, ma non sputiamoci addosso! rimaniamo Italiani, abbiamo la nostra storia, i nostri modi, le nostre tendenze. Avverto nella tua brama di rivolta una certa dose di violenza, è per questo che non la condivido. Lo so che non cambierà mai nulla senza sporcarsi le mani, ma so anche che la violenza genera altra violenza. Ma davvero credete che se in uno dei prossimi vertici G8 ci saranno tumulti a go go possa cambiare qualcosa? Io no. Così metto da parte l’aggressività e automaticamente me stesso, o parte di me. Prediligo credere nell’uomo e alla sua intelligenza; non pretendo che le cose possano cambiare in una o due generazioni, c’è bisogno di rivoluzionare un bagaglio di nozioni e un peso culturale lungo millenni. Ci tocca vivere così! e vi giuro che la mia non è un lasciarsi andare, uno gettare la spugna, ma una presa di coscienza forte e a modo mio attiva (non concepite con la fantasia quanto mi è arduo stare a questo gioco). Per l’esperienza che ho maturato durante gli anni che ho speso ad imparare un mestiere e quindi in seguito nel mondo del lavoro, ho imparato proprio questo: la competitività non fa per me. Sono escluso a priori. Ho potuto malinconicamente constatare che senza ambizioni e smanie di successo non si va avanti, quella dose di perfidia e spietatezza è necessaria per farti strada. Non vorrei filosofeggiare ma qui entra in gioco una componente di notevole peso: la competitività in campo sentimentale. Per l’amor di Dio la competitività esiste anche in campo animale, ma fra noi Occidentali quella competitività è degenerata, imbastardita, tant’è vero che non è fruttuosa (i figli li fanno gli schiavi) poveri noi. Lo capisco, lo constato e cerco in ogni modo di superarmi, ma non ci riesco…vado su tutte le furie quando vedo gli occhi esaltati di chi per andare avanti se ne fotte della morale, come biasimarli? Se vuoi vivere hai bisogno di soldi…di uno scopo e di qualche scopata: questa è l’unica certezza.

Lo Scoppolino? Desideravo per Lenola un giornalino, il giornalino di tutti, bello, simpatico, utile, dove chiunque avrebbe potuto raccontare qualcosa, ma dopo qualche anno mi sono accorto che non importa a nessuno e mi sono stancato di chiedere alle persone di scrivere “per favore”. Stimavo che nel giro di qualche anno gli articoli arrivassero volontariamente, questo non è successo. Anche persone per cui nutrivo una certa stima e pensavo potessero, attraverso un giornalino di paese, contribuire ad una sana comunicazione fra compaesani, mi hanno deluso. Addirittura mi sono arrivate proposte di creare un nuovo giornalino con altre realtà locali bhaaa! francamente la considero una idea sbagliata…perché sparpagliare articoli a destra e manca su brandelli di carta che per lo più finiscono al fuoco? Non sarebbe stato meglio raccogliere tutto in un elegante giornalino? Sembrerà strano, ma mal sopportavo l’aria di qualcuno che consegnandoti un articolo pareva fare un piacere all’Hermano Querido…sorvoliamo. Dare l’anima allo Scoppolino non è stato fruttuoso, eppure l’idea che qualcuno in un giornale avrebbe potuto leggere di Lenola e dei Lenolesi a me piaceva, pazienza.

Una lacrima e un sorriso a tutti,

Pierrot

write26 ha detto...

Caro Pierrot, il tuo ragionamento non è pseudofilosofico come credi, ma squisitamente politico, espresso anche con un velato cinismo.
Con la capacità che ti ho sempre riconosciuto sei riuscito a ricondurre al senso della ragione tutti, me compreso.
E' giusto anche l'appello che fai riguardo lo scoppolino, spero che venga accolto.
Con affetto wtite26

write26 ha detto...

IL MONDO SI CAMBIA CON PICCOLI GESTI

Anonimo ha detto...

Ciao Pierrot...mi ha fatto una grande tenerezza il tuo commento.Hai perfettamente ragione...non vi meritiamo!!Cercate di comprendere e rendeteci simili a voi.Lo scoppolino a me piace...l'ho sempre letto.Un affettuoso saluto

Anonimo ha detto...

Ma perchè non lo fate più il giornalino Ilà?

Anonimo ha detto...

Pierrot...
leggo e rileggo la tua puntigliosa lettera, in cui mi trovo daccordo su alcune questioni ma non nel suo aspetto di fondo.

Lo sconforto è saperti e sentirti ribadire un concetto quale
"che vuoi fà, è la vita!"
purtroppo è un concetto che fa parte proprio della falsa coscienza dell'occidente in cui individui l'unico problema.
E ne sei individualmente alimentatore...
L'acqua per te non è un problema?
Beato te Pierrot... sinceramente mi fai paura, ma spero vivamente che non lo sarà neanche nel prossimo futuro, ma per altri uomini, altri popoli, altri paesi è un problema molto grosso...
prova a chiederlo a quei bambini che stai aiutando in Chiapas se l'acqua è un problema...
e non venirmi a dire che non c'è connessione tra Lenola e Zapata... parliamo di privatizzazzione e mercificazione di un bene comune e le cose accadono qui come in altri luoghi, solo che lì s'ammazzano!
Sbaglio ma anche questa è
"la falsa coscienza dell'occidente"?

Hai ragione su una cosa: "la gente apre il rubinetto e l'acqua esce..." fine del problema. Hai ragione, infatti nonostante la carenza idrica, continuiamo a lavarci i denti consumando 2 litri d'acqua, quando basterebbero pochi centilitri in un bicchiere.

Troppo baccano con la vita della cosa pubblica? Troppo baccano con il lassismo dei politici e dei cittadini?
Hehehehh... "non me ne può fregar di meno dici! Non partecipo e non faccio chiasso ...non pretendo che le cose possano cambiare in una o due generazioni, c’è bisogno di rivoluzionare un bagaglio di nozioni e un peso culturale lungo millenni. Ci tocca vivere così!"
Ma non è questo l'atteggiamento che genera inesorabilmente "la falsa coscienza dell'occidente"?
Per quanto mi riguarda non sta scritto da nessuna parte che
"ci tocca vivere così"!
La storia è fatta dagli uomini, io sono uomo e posso cambiar la storia!

Sulla non violenza mi trovi pienamente daccordo, ma non confonderla con il dissenso, quello è un diritto!

Lo scoppolino...
hai ragione da vendere su questa questione, e capisco tutta la tua delusione che faccio anche mia.
Ma spero che il progetto possa essere ancora recuperato...

Ti saluto con tutto il bene che ripongo nei tuoi confronti, che come sai è immenso.

Clandestino

ps- avrei dovuto approfondire tutto di più, perchè il tuo commento lo merita e merita soprattutto un'ampia discussione...
ma il lavoro non mi permette di dedicarci più tempo di così...
ne parleremo in modo più approfondito appena potremo.

write26 ha detto...

Caro Clandestino,
Pierrot non dice “che vuoi fa è la vita” bensì dice a Pilù che sbaglia quando pensa che tutti ragionano con la sua testa, dice inoltre che coloro, lui compreso, che non hanno intenzione o propensione ad interessarsi direttamente di argomenti politici non hanno il diritto di critica meglio ancora, non possono manifestarla sfacciatamente.
Pierrot avverte la stanchezza di Tiziano e di altri e teme, a ragione, che questa possa trasformarsi in violenza, vede l’integralismo e la competitività frenetica come due fattori ostili per l’uomo e si domanda a cosa servono.
Coerentemente al suo ragionamento, fa riferimento a Nietzsche, colui che più di ogni altro in modo fortemente provocatorio ha criticato i valori fondamentali delle società, in parole povere, quell’idealismo che rischia di tradursi nel “superuomo
Egli è convinto che il cambiamento si avrà attraverso un processo lungo e non con un colpo di reni.
Come dargli torto? Non è mica scemo Pierrot.
La pensa un po’ come me, sicuramente sa comunicare meglio di me, infatti è riuscito a toccare la tua suscettibilità caro Clandestino. Io ci ho provato ma mi è andata male.
Pierrot sa che siamo a metà strada, ecco perché teme la morte dello Scoppolino.
Anch’io penso che siamo sulla strada giusta ma ancora lontani dal traguardo, Quanto lontani?
Lancio una sfida: secondo me due anni.

Carmelo ha detto...

Pierrot,
leggere queste tue righe è come masticare vetro. E tu lo sai, quando ho l'impressione di masticare vetro, m'indigno e m'incazzo.
Infatti sono indignato e incazzato per la tua visione delle cose. No, Pierrot, giusto, tutto dannatamente e filosoficamente giusto, ma non credo che non si possa fare nulla. Non lo credo perchè sarebbe un fallimento, sarebbe darla vinta a ciò che chiami "la falsa coscienza dell’Occidente".
Non ci sto, e potete anche scrivermelo come epitaffio, non mi piego solo perchè l'occidente ha una falsa coscienza. Io dico che le coscienze si formano, i poteri si alterano, la conoscenza si genera e diffonde.
Per questo Chiapas! Loro si posso salvare perchè sono più recettivi di noi. Soo più aperti a trovare un BUON modo per gestire la cosa pubblica, e, in generale, i consumi.
Pierrot, non mi nemmeno sorprende il tuo post, m'indigna e basta, perchè qui ci sarebbe bisogno della tua mente, delle tue braccia e della tua "vera coscienza", che so che esiste, ma quando ti butti giù e ti nascondi dietro all'insormontabilità della questione, sembra che tu non abbia.

Dico, ma cazzo, siamo stati uno affianco all'altro, mille discorsi, mille ragionamenti. E lo sai, Pierrot, lo sai bene, dove sta la ragione e dove il torto, ma sembra che ora non t'interessi. La questione è che noi, forse non cambieremo un bel niente, ma scusami, perdonami, se voglio mantenere la coscienza di uno che tira la corda dall'altro lato. Dal lato di una modificazione della società.

Non siamo isole, siamo persone che interagiamo con altre. Cominciamo da lì, cominciamo a cercare di creare una coscienza critica in chi ci sta attorno.

Scusa per le parole dure. Giustificate anche dal discorso dello scoppolino, dove, comunque, continui ad aver ragione, ma ribadisco: piangersi addosso, mai! Se piangi fai il gioco del padrone, ricordalo sempre.

Con assoluto affetto

Carmelo

PS. @Minny, non scherzare: "non vi meritiamo"... non è così che si parte in una discussione. Apprezzo la tua lode, non la condivido e ti lancio una provocazione... perchè non hai scritto: "ragazzi, magari mi direte che non serve, ma possiamo aiutarvi per lo scoppolino?"

write26 ha detto...

Ragazzi, diteci cosa possiamo fare per aiutarvi a produrre lo scoppolino. write26

Anonimo ha detto...

Carissimo Write...
che Pierrot non è scemo l'ho capito da un pezzo!
Che abbia colpito la mia suscettibilità ho dei dubbi...
se m'incazzo è proprio perchè nutro nei confronti del mio amico una stima incondizionata e vederlo ragionare in questi termini mi fa incazzare!
Anche perchè non m'incazzo quando ci provi tu... quando ti conoscerò forse anche tu avrai la tua parte!

Attenzione Write, io voglio dire a Pierrot che afferma: "Per me non c’è molta differenza tra vendere caffè, mais, marijuana, acqua sale o aria. Per me non è un problema che merita tutta questa attenzione che tu, come molte altre persone e comitati fate, non la merita perché non è la radice del problema..."...voglio dire che la vendita dell'acqua non può essere paragonata a quella di nessun altro prodotto. Vedi, forse a differenza di te e lui, continuo caparbiamente a pensare che l'acqua è fonte di vita per l'uomo ed è di sua proprietà e come tale non dovrebbe essere commercializzata. Sarò un visionario? Non so... ma la vedo così!
Sull’integralismo e la competitività frenetica come due fattori ostili per l’uomo sono daccordo con lui... infatti non richiamavo la sua attenzione su questo argomento.

Per la violenza che può generare dai dissensi...
cavolo, sei stato sindacalista navigato e dovresti conoscere perfettamente la storia della violenza in Italia... o sei convinto che Gesù sulla croce è morto per il freddo?... io rimango convinto che le violenze di destra e di sinistra in Italia negli ultimi 40 anni hanno sempre avuto un manovratore occulto... ma di questo possiamo e dobbiamo parlarne a voce! Già tempo fa mi fu annullato il compito d'italiano agli esami di maturità, non vorrei essere tacciato di apologia di reato... perchè, a differenza di alcune pene scomparse con l'era berlusconi, quest'ultima è ancora perseguibile.
E poi non vedo nelle parole di Tiziano questo allarme.
Che la storia si possa cambiare solo nel tempo è vero, è da ignoranti pensare il contrario, ma è da stupidi restar fuori dal suo processo di trasformazione.

Come sempre con assoluta stima...

Anonimo ha detto...

scusate...
per lo scoppolino sono del parere che nel modo più assoluto non deve essere abbandonato.
E bene fa Write a proporsi... come farà anche Minny...

Cosa fare per lo scoppolino?
scrivere articoli... i più che siano inerenti al nostro territorio, che rechino contributi alle discussioni e che aiutino al dialogo!

Per quanto mi riguarda, sono pronto all'impaginazione.

a presto!

(Come vedete Pierrot qualcosa di concreto l'ha portato: sono a vostra disposizione!)

Anonimo ha detto...

Ragazzi,forse mi direte che non serve,ma possiamo aiutarvi per lo scoppolino?Un grandissimo saluto

Anonimo ha detto...

Caro Pierrot,
sono d'accordo con te quando dici che la realtà non ha scopo e con Nietzche
quando dice che non si deve giudicare tantomeno misurare. Però aspetta un attimo. In un mondo dove c'è chi vuole controllare e misurare le risorse primarie per le persone, credo che non ci possiamo permettere di girarci dall'altra parte. Essere attenti su ciò che riguarda l'acqua, significa essere attenti alla propria vita. Soprattutto per quel che riguarda i soldi l'impegnarsi nella questione dei beni primari non può fare che bene al tuo portafogli. Prova a farti dare una bolletta di dieci anni fa e fai un calcolo. Vedrai che le tariffe sono aumentate più dell'inflazione. E' chiaro che c'è chi specula su questo. Quindi paghi di più e ti tocca lavorare di più, competere di più. Sono ormai molteplici le realtà di conflitto sociale, spesso piccole si ma quando sono in rete creano una bella resistenza. Te lo posso assicurare. Nemmeno io sono interessato alla violenza e condivido il pensiero di clandestino riguardo all'argomento.
Ciò non vuol dire che si deve avere pura di far valere i diritti, l'autonomia dell'individuo e del gruppo in cui vive.
Credi veramente che quella delle manine statunitensi sia un'azione che serva a qualcosa?
A che serve? A legittimare dei capi. Hillary, Obama, Mc Cain, Veltroni, Berlusconi.
Siamo alle solite bandiere e bandierine. Dietro quelle bandiere non vedo gente impegnata nell'immaginare come potrebbe essere la propria comunità.
Cetre forme di rappresentanza ormai sono obsolete. C'è bisogno di andare oltre i partiti e creare laboratori e spazi sociali dove la la gente partecipi attivamente alla decostruzione e ricostruzione della realtà.

write26 ha detto...

Ciao Clandestino, ma veramente l’acqua è fonte di vita? Non va privatizzata e tanto meno pagata ad Acqualatina. Credimi pensavo il contrario. Nella mia immaginazione ero convinto che dai ghiacciai confluiva direttamente nelle bottiglie della Levissima. E’ così ti giuro, ma non la vedete ancora la TV a Lenola?
Per me Gesù non è morto sulla croce ma di vecchiaia in India assistito dai suoi figlioli, tu invece credi che è morto in croce e poi risorto, ok ma questo è un altro discorso.
Ti voglio bene Clandestino!!! dimmi che sono riuscito a farti incazzare almeno mi tranquillizzo e non vado oltre.
Caro amico tra dieci giorni sarà l’anniversario (30 anni) della cacciata di Luciano Lama e del PCI dall’università, io c’ero, ancora studiavo ma ero con Lama, come sai gli studenti ci presero a “sassate” mentre ci accusavano di essere fascisti incitati dai vari Giuliano Ferrara, Paolo Liquori e company.
Tu dirai erano altri tempi e invece non è vero, siamo alle porte di uno scontro generazionale privo di ideali, che sotto altre forme può trasformarsi in un fenomeno non controllabile e forse Pierrot lo avverte più di noi.
Questo è il punto, non siamo capaci di fare piccoli passi e vogliamo fare una rivoluzione che non serve.
Vedi i nostri politici, se ti limiti a guardarli negli occhi si incartano da soli, è sufficiente essere presenti non c’è bisogno di alzare il livello della protesta.
Contraccambio il tuo saluto e spero di poterti presto incontrare. Ciao write26

write26 ha detto...

Ciao Pilù
“C'è bisogno di andare oltre i partiti e creare laboratori e spazi sociali dove la gente partecipi attivamente alla decostruzione e ricostruzione della realtà”
Quest’ultima, “decostruzione e ricostruzione” non è farina del tuo sacco ma di Carmelo.
E’ resta comunque una sciocchezza.
C’è bisogno di dimostrare alla gente che siamo capaci di far valere i loro diritti sia individuali che collettivi nei confronti della pubblica amministrazione tutto qui. Come? In tanti modi.
Poi la “partecipazione” e tutto il resto viene da sola.
T’abbraccio Pilù write26

write26 ha detto...

X PIERROT, CI SPIEGHI BENE, E ANCHE IN FRETTA, CHE CAVOLO VOLEVI DIRE VISTO LE NUMEROSE DIVERSITA' D'INTERPRETAZIONE.
CIAO write26

Carmelo ha detto...

ahiahia,
Write, tutto il contrario! E' stato Pilù ad insegnarmi tempo fa la decostruzione per la costruzione...

...un concetto che condivido in pieno. Non è una stupidaggine, se ci pensi bene.

A volte per fare un passo avanti bisognerebbe farne qualcuno indietro.

N'abbraccio Write. E mi scuso con Pilù, se non sono stato chiaro nei precedenti commenti ad usare terminologia che appartiene a te!

Carmelo

Anonimo ha detto...

@Writhe,
con questa:
"tu invece credi che è morto in croce e poi risorto"...
sei riuscito quasi a farmi incazzare...
ehehehhh:-))

ps - pensa che, mentre tu eri sul palco con Lama (che ricordo stavano in Tibet), io ero sotto a farmi infinocchiare assieme ad altri giovani compagni da Giuliano Ferrara.

Pierrot ha detto...

Spiegaci in fretta cosa volevi dire visto le diverse interpretazioni? Non mi piace,
ma voglio comunque cogliere l’occasione:
Delle interpretazioni date su quello che ho scritto (non mi aspettavo che venisse così ben recepito) colgo delle incompatibilità di fondo nella prospettiva di una sana azione che possa apportare benefici alla nostra comunità.
Vedete io sono abituato ad anteporre sempre la persona, le sue sensazioni, la visione delle cose che ha, alla pura è semplicistica valutazione dei fatti…mmm…complicato! Andiamo con un esempio: prendo una mia amica, lei consuma acqua e se ne frega se si lava i denti con dieci litri o con cento, se la vedo e gli dico:- Hei guarda che dovresti consumare meno acqua perché così e colà. Lei s’incazza! Poverina è depressa, è ignorante, non è soddisfatta della vita familiare in cui si è trovata implicata, ma cosa voglio andargli a raccontare? Ma che gliene frega di Acqualatrina, ma come posso pretendere che possa capirmi? Così ragiono un attimo e dico: ma vaff…l’acqua e tutto il resto, io a xxxxxx gli voglio bene, voglio sollevarla un po’, voglio raccontargli qualcosa di bello, voglio vedere segnargli un sorriso sulle labbra.
Questo modo di agire, mi sembra di aver capito che a Carms, a Pierluigi, a Clandestino poco piace. Prediligono esporre le verità di sana pianta senza prendere in considerazione eventuali dissidenze in chi le recepisce, ma in questo modo le loro ragioni si eclissano e non vengono a far presa su chi dovrebbero. Purtroppo e ribadisco purtroppo, che piaccia o meno, esistono le manine che sventolano all’aria gli inganni dei sensi, la Politica oggi si fa con il con-senso, senza quello nulla diventa realizzabile. Questo sembra che lo dimentichiate per strada, o forse non lo guardate in faccia per non sentirvi dei perdenti e così continuate imperterriti a menare “zapponate”…e qui sento l’amaro in bocca, e davvero, se non controllato, questo modo di fare potrebbe portare a spiacevoli conseguenze, fastidiose perché tra voi e chi vi ascolta si alzano dei muri che man mano, se non si controllano, diventano insormontabili. E qui mi faccio un’autoanalisi forse fuori luogo e non conveniente alla mia persona, ma vivaddio! Io, il modo di agire che scelgono Carms, Pierluigi e Clandestino lo impiego, lo metto in pratica, cavolo non perdo occasione! ma solo e unicamente in una circostanza: nell’amore appassionato. Tutto il contrario di quanto il buon senso comune detta. Lo faccio perché penso che questo sia l’unico modo perché fra qualche millennio, se l’uomo non va a farsi fottere prima, forse le manine i SUPERUOMINI cesseranno di esistere. E qui mi spingerei dentro un ambito tanto interessante: sessuologia ed ecologia umana. Però scagionatemi, certi argomenti non piacciono :-)

Anonimo ha detto...

Pierrot...
quando riuscirai a far sorridere di nuovo la tua amica, quando lei sarà più serena e in pace con la famiglia, fammi una cortesia, in qualche modo con garbo e cortesia magari portandola a cena, cerca di farle capire che per lavarsi i denti basta mezzo bicchiere d'acqua.
Così oltre a ritrovarsi meno depressa la porterai ad essere anche meno ignorante e forse un giorno sarà lei stessa che ti chiederà di acqualatina...

t'abbraccio...

write26 ha detto...

SPIEGACI IN FRETTA...... era per sdrammatizzare, mi spiace che non lo hai afferrato.
una lacrimuccia write26

Carmelo ha detto...

Pierrot,
certo. Ok. hai ragione che la mia comunicazione fa acqua. In vita mia non sono mai riuscito a convincere nessuno a fare un bel niente.
Questo è un dato di fatto. Ma credo che la pulce nell'orecchio vada messa comunque. Penso che le persone debbano cominciare a capire che della loro condizione personale possa non importare un fico secco a chi pretende (perchè, cazzo, sarebbe bene che si cominciasse a pretendere simili atteggiamenti) che non si sprechino risorse.
Mi spiace, ma se tu guardi la persona, io sono abituato a guardare i sistemi.
Perchè è il sistema che comprende le particolarità dei dettagli, non il contrario. E fine a prova contraria questo sistema non può sostenersi se non, come facevi notare, grazie agli schiavi che producono ciò che noi consumiamo.
E non posso, mi spiace, non posso, esimermi dal biasimare chi non coglie l'urgenza di questi tempi.

Un saluto

Carmelo

StarmanBlogger ha detto...

riemergo dalle ombrose caverne nelle quali sono sprofondato.
Ho letto le ultime discussioni, i vostri commenti, concordo su molti dei punti espressi e in un modo o nell'altro mi trovo d'accordo con pilù carmelo e comprendo i punti di vista di pierrot.
Tuttavia il mio 'pessimismo' di fondo permane nell'analisi globale. Ormai nutro pochissima fiducia nella società attuale, ovunque guardi non trovo che incipit alla rabbia ed allo sdegno verso quest'agglomerato d'acciaio votatosi alla ruggine.

Eppure non capisco. Moniti ne abbiamo avuti, tempo fa, all'inizio di tutto questo. Ma abbiamo scelto di ignorarli, si sceglie di ignorarli, non fa comodo. Il concetto è ovviamente banale eppur verissimo: dinanzi alla verità si sceglie l'ignoranza e l'illusione. Theodor Adorno l'aveva espresso chiaramente, altrettanto chiaramente è stato buttato nel cesso.
E' tardi ormai per dire leggiamo la 'Dialettica dell'Illuminismo' del sopra citato, la catena è stata tirata, limpida acqua cristallina è scorsa, continua a scorre... e finché scorre, ha ragionissimo Pierrot, il problema non si pone.
Viviamo in una Simulazione e adoriamo Simulacri, chi non vuole prenderne coscienza non può che essere quantomeno biasimato.
Cinico dirlo ma sono il nemico.


Non ho riletto quanto ho scritto, probabile sia anch'esso frutto dell'ira e della rabbia ma forse è solamente il mio pensiero senza le levigature della moderazione.
Prometto d'essere presente d'ora innanzi, weekend a parte che scendo lì nella sempre più fredda Lenola. Dubito di trovare smentite tra le viuzze della Rava al mio pensiero.

a presto.

Anonimo ha detto...

Si! Sono un perdente. Lo giuro!Tale voglio rimanere! Ma in che gioco? Non l'ho capito. Carme' non so. Le personi son chiaramente più importanti e per fortuna vivono in una molteplicità di mondi, compreso il sistema che poi tanto chiaro e definibile non è. Tanto per smentire Ilario gli voglio dire che ultimamente sono stato in una riunione del forum per l'acqua pubblica e tra una dozzina di partecipanti vi erano quattro donne . La prossima volta voglio chiedere a tutte se scopano. Chissà potrebbero far parte di una specie extraumana o forse capitavano lì per caso. Quindi chi si occupa di acqua non scopa.
Eppure gli idraulici .....

Anonimo ha detto...

Ciao,

Sono assolutamente d'accordo sul fatto che l'acqua vada gestita pubblicamente, con tariffe che abbiano l'unico obiettivo di coprire i costi e di garantire la raccolta di fondi da destinare ad ulteriori investimenti migliorativi del servizio. In teoria si potrebbe pensare anche a tariffe progressive rispetto al reddito della famiglia, o comunque a sconti per le fasce sociali piu' deboli (forse c'e' gia' qualcosa del genere?).
Qui in Belgio, ad esempio, il governo aiuta concretamente le famiglie con redditi piu' bassi a comprare il gas/gasolio per il riscaldamento, altra necessita' primaria a queste latitudini.

A parte questo, vorrei dire una parola in controtendenza sulla competitivita'.
Certo, sono sotto gli occhi di tutti gli effetti negativi di una competitivita' esasperata (e senza regole) sull'ambiente e la qualita' della vita delle persone. Pero' bisogna anche riconoscere che l'ambizione e la competizione tra le persone sono fattori essenziali del progresso, in qualsiasi ambito.

Tanto per fare un esempio, l'accesso di massa ai pc, con internet che ci permette di comunicare in questo modo... Sono tutte cose che la nostra “societa' occidentale” ha realizzato facendo leva sull'ambizione delle persone (o mano invisibile di Smith?), che non e' solo voglia di denaro ma anche desiderio di affermazione a livello sociale e intellettuale.

Sicuramente la competizione e' dura da affrontare sul piano personale. Capisco Ilario quando dice di aver capito che essere iper-competitivi e' l'unico modo per riuscire nel suo ambito.
Parlando del mio, ci sono ricercatori che mangiano e dormono in ufficio. Gente che non va in vacanza da una vita. Cinesi che dormono un quarto d’ora ogni tanto, lavorando continuamente per giorni.

Di fronte a questo uno deve trovare il proprio equilibrio: rinunciare a qualcosa in termini di carriera per garantirsi una qualita’ della vita migliore, ma senza demonizzare un sistema di cose che permette anche delle libere scelte di segno opposto.

Ok, riflettiamoci…
Buon fine settimana
Italo

Pierrot ha detto...

Ciao Italo, innanzi tutto
lasciami complimentare con te per il garbo e per lo stile con cui intervieni sul nostro blog.
Aiutare le fasce sociali più bisognose è importante, anzi direi di più: prioritario di questi tempi. E questo per qualsiasi attività si svolga, sia essa ludica o meno, intendo dire che aziende, enti e imprese lucrose dovrebbero trovare necessariamente il modo di intervenire in quel senso. Molti paesi europei, come ci fai notare, potrebbero farci scuola in quel senso. Per quanto riguarda la competitività sono d’accordo con te che è apprezzabile il ruolo che essa ha nell’evoluzione e nel progresso della nostra specie, ma mi chiedo: cosa alimenta l’ambizione di molte persone che mangiano e dormono in uffici per svolgere lavori non logicamente guidati al raggiungimento di uno stile di vita più umano? Le loro smanie a me sembrano dettate più al raggiungimento di scopi fittizi, comandate maggiormente da una insana e morbosa voglia di scalata sociale che da un puro e nudo vivere al meglio la vita sulla nostra palla bianca e blu…non credi?

Ti saluto affettuosamente.

write26 ha detto...

Caro Pierrot, è la “paura” che alimenta quella che tu chiami ambizione. Se ti va, quando sei comodo, aiutaci, a capire di cosa hanno paura e perché.
Ciao write26

Anonimo ha detto...

Finalmente ho un pò di tempo per dire una cosa a Pierrot ed una a Carmelo.
x Carmelo
Ho chiesto,come mi hai suggerito, cosa si poteva fare per lo Scoppolino ma,ad oggi,nessuna risposta in merito.Questo può indurmi a pensare che nemmeno a voi interessa più riproporlo.
x Pierrot
Sul problema dell'acqua se ne è parlato,se ne parla e se ne parlerà.Voglio fare un ragionamento tutto mio.
L'acqua deve ritornare alla gestione pubblica...Lenola deve uscire dalla gestione di Acqualatina...dobbiamo intensificare la lotta...non si possono pagare gli sprechi per arricchire il privato.Tutto giustissimo per carità,non fa una piega il tuo discorso.Consentimi di farti una domanda un tantino sciocca.Se Lenola scende in piazza con i suoi 4000 abitanti ed a voce grossa chiede di uscire da Acqualatina,cosa succede?E' un problema molto più complesso!!Non puoi dire che siamo tutti c....ni perchè non alziamo la voce.Ci vuole qualcosa di più della mobilitazione di un intero paese!!! Con questo non voglio dire che tu abbia torto,anzi,ma la soluzione,secondo te,esiste??Un affettuoso saluto a tutti voi

Carmelo ha detto...

Cara madame Minny,
certo, non hai ottenuto risposta. Me ne scuso. Ti giuro che apprezzo il tuo interesse. E ti giuro che se anche non ti ho risposto è perchè sono stato impicciato con studio e altre cose, ma queste non mi hanno impedito di rifletterci su.
Le risposte che posso darti sono varie, spero che anche gli altri componenti dell'associazione siano d'accordo con me.
La prima, uno sponsor che sia in grado di coprirci le spese di stampa. L'ultima pagina sarebbe tutta sua (l'ultima pagina è A4 a colori, la tiratura è 500 copie minimo)
La seconda è una domanda: di che ambito ti occupi? Sarebbe, secondo te, interessante un tuo articolo sullo scoppolino?
E poi, come secondo te andrebbe impostato e indirazzato, quale l'equilibrio tra Rava e la globalità da tenere all'interno?
Perchè nell'ambito denuncia il misfatto nessuno ci segnala più nulla? Non ci sono misfatti o non ci sono bocche?

Minny, ti ho sommerso di tutto ciò non perchè voglio che tu rispondi a tutto, ma solo per mettere a te e ad altri la pulce nell'orecchio.

Mi farebbe piacere comunque che chiunque abbia qualcosa in mente lo comunicasse.

Minny, tu in particolare, puoi farlo qui sul blog per le idee e altre cose del genere, mentre le comunicazioni più personali puoi mandarcele via mail. Così possiamo instaurare una comunicazione più diretta e riservata.

A presto.

E grazie!

Carmelo

Pierrot ha detto...

Cosa fare cara Minny! Vedi, la situazione è più complessa di quello che sembra, ti rispondo che anche se tutti e 4000 scendessimo in piazza poco succederebbe. Ti dico solo che un certo Domenico Schietti (t’invito a leggere un po’ di lui nei vari blog in cui scrive, sempre se nel frattempo non glieli oscurano) ha inventato dei modi per produrre acqua ed energia pulita a costi ridottissimi, semplici, geniali a cui potremmo davvero abituarci, ma purtroppo sono anni che è costretto a vivere in clandestinità, nessuno vuole sperimentare le sue teorie perché sono scomode, nessuna azienda li vuole produrre, il sistema non tollererebbe la messa sul mercato di tali arnesi per motivi che puoi capire. Gli scienziati “legali” d’altro canto stanno studiando altri apparati per produrre energia, hanno già prototipi di diversa specie attraverso i quali ci dicono che tutto si metterà apposto, dalla loro hanno anche il potere per creare le condizioni giuste e quindi far penetrare nel mercato queste nuove tendenze, e pian piano lo faranno…e la storia si ripeterà. Il concetto è semplice: costruiscono armi e ci dicono che lo fanno per la pace.
Dico costruiscono come a volermi dividere da loro, ma in realtà ci stiamo tutti dentro, sono io, siamo noi tutti che per i nostri “scopi” tutte le mattine ci alziamo e senza rendercene conto alimentiamo il nostro male…cosa fare? E come risponderti mio Dio! Intanto domattina mi alzo alle 06:30 e me vado a passeggiare in montagna.

Un caro saluto.

Anonimo ha detto...

Innanzitutto, bisogna liberarsi di Acqualatina che, come le lotte di questi anni e i recenti arresti hanno dimostrato, è più un’associazione a delinquere che non una società di gestione dei servizi idrici.

Questo è oggi possibile proprio perché gli arresti hanno scoperchiato una gestione di malaffare : quindi oggi tutti i Comuni possono rescindere i contratti.

Che fare poi?

La cosa migliore è la costituzione di un Consorzio pubblico fra i Comuni che costituisca un’azienda speciale a cui affidare il servizio idrico.

Qual è la differenza?

Che Acqualatina è una SpA (ovvero una società di capitali) e dunque è un ente di diritto privato che deve perseguire il profitto come unico obiettivo; il Consorzio e l’azienda speciale sono enti di diritto pubblico, direttamente controllati dai Consigli Comunali dei Comuni componenti.

E naturalmente occorre una cittadinanza attiva che abbia cura del bene comune e che partecipi alla sua gestione.


X Minnie: Lo scoppolino uscirà. Se ci vuoi aiutare a noi fa piacere.
contattaci pure!

write26 ha detto...

Vedo che la propensione giovanile a farsi infinocchiare non passa mai di moda, Clandestino, DA GIOVANE, si faceva infinocchiare da Giuliano Ferrara tu mio caro Pierrot da Beppe Grillo.
Sono un tecnico, credo anche esperto, ho fatto un giro nel sito che consigli a Minny e ho capito cosa prova Carmelo quando mastica vetro.
Leggo e diversamente da te deduco:
Con l’acqua distillata, ottenuta in casa, ci puoi solo alimentare il ferro da stiro, non va bene ne per lavarsi e ne per annaffiare le piante.(il deserto resterebbe deserto)
2 Kg di legna non forniscono la stessa energia di 1Kg di metano ( con un 1 kg di metano accendi il forno cinque volte e cucini 10 ottimi polli, COME NOI , arrosto e ben cotti diversamente, con 2 Kg di legna accendi 10 sigarette)
Su come intende, Domenico Schietti, produrre corrente elettrica stendiamo un velo pietoso, questo è un po’ più lungo da spiegare ma te lo può chiarire sinteticamente Carmelo sia per quanto riguarda la fattibilità degli impianti, sia per il rapporto costo / rendimento.
Diverso è per le centrali eoliche ma queste, dove è possibile, le costruiamo anche noi.
Un abbraccio write26

P.S. caro Pierrot la mia abitudine a sparare sentenze è provocatoria rientra nella concezione che ho del Blog non è mia intenzione toccare la suscettibilità di nessuno. Almeno caso specifico.

write26 ha detto...

Per Pilù, la tua teoria è perfetta, non fa una piega, ora non resta che studiare come trovare il "con-senso" per metterla in pratica.
Ci ho pensato un po’ e mi sembra un ottimo spunto per iniziare, se vi va, a lavorare insieme.
Tu cosa proponi? Per quanto mi riguarda tra pochi mesi potrai contare, direttamente, anche sulla mia collaborazione.
Un abbraccio wite26

Anonimo ha detto...

Uscire da Acqualatina, purtroppo, non è legalmente possibile.

write26 ha detto...

Che megaviglia!!!!
Acqualatina è riuscita a fare qualcosa di Legale, e vero, non bisogna mai perdere le speranze.
write26

write26 ha detto...

meraviglia sigh!!!!

Anonimo ha detto...

Presumo che,riguardo lo sponsor,avete già fatto il giro a Lenola!?!Ok!!Se per voi non è un problema, posso provare a Fondi?Sono in attesa di entrare a far parte del mondo della scuola.Ho la qualifica di assistente scolastico ai diversamente abili e a giorni dovrebbe,ripeto dovrebbe,partire il progetto presentato da una associazione per il servizio nelle scuole superiori.Lavoro al computer,acquisisco ici,unico,tessere dei supermercati,tessere carburanti ecc ecc.Ogni tanto,solo perchè non ho molto tempo da dedicargli,mi occupo degli anziani e dei diversamente abili.Come andrebbe indirizzato lo Scoppolino??Alle persone non si deve chiedere di scrivere articoli ma bisogna dargli un canale di accesso a tutto ciò che riguarda la vita del nostro paese,passata presente e futura.Ci vorrebbe qualcuno di appoggio (non ridere) che le renda attori ed allo stesso tempo telespettatori.Non so...una giornata al centro anziani...un'altra giornata alla palestra di Pecchia...associazioni...enti...vedrai che ad ogni piccolo evento saranno loro a chiamarvi.Denuncia il misfatto??Le persone sono stanche!!Lo sai, c'è qualcuno che non distingue il chiedere un diritto dal chiedere un favore, quindi, tace per pudore.Ti ringrazio per la cortesia dimostrata e spero di darvi al più presto notizie riguardo lo sponsor.Un affettuoso saluto

ps:write26 ci spieghi cosa ha fatto Acqualatina di tanto legale da destare la tua meraviglia??Ciao

write26 ha detto...

Cara Minny, leggi su, ha fatto un contratto con i Comuni con quattro firme, VERE mica FALSE.
Ti pare poco per una associazione a delinquere?
Ciao e un abbraccio write26

Pierrot ha detto...

Ahhh ahh adesso sei pure un tecnico write26!!? Tutto, sei tutto, sei parente a Berlusconi?
Certo poi che parlare anche per bocca di Carmelo, mi sembra davvero troppo!
NO! Non ci siamo, sei un nemico dell'umanità.
Una lacrima.

write26 ha detto...

non ho parole, ho scambiato opinioni con un ragazzino senza rendermene conto. Peccato. Ciao write26

Anonimo ha detto...

Write,un consiglio:
quando parli con alcune persone, stai attento a ciò che dici. Qualcosa che a loro non stà bene non puoi dirla,quello che dicono loro è legge...e poi si eriggono a paladini della democrazia!!!
Complimenti Pierrot!

Anonimo ha detto...

Stento a crederci...
non è da Pierrot quest'uscita.
Spero sia tutto futto di uno scherzo della mia vista o di bit cybernetici andati a farsi fottere!

Carmelo ha detto...

Pierrot,
io non voglio entrare nelle diatribe tra te e Write.
Fatto sta che non vorrei che le vostre cose facessero cambiare rotta al bel modo in cui, fin'ora, si era svolta la nostra "chiacchierata".

Io sto ai fatti, cercando di essere critico al punto giusto. Write, io non conosco le tue competenze, ma se dici di aver lavorato a Kourou per ESA, penso che tu possa capire quanto sto per esprimere, ed eventualmente contraddirmi.

rispetto a questo arnese di Schietti.


E' vero che la spinta di archimede, in quanto "spinta", compie un lavoro e tale lavoro è dato dalla Forza per lo spostantamento. In un certo senso, la forza di archimede è un "surplus" gratuito di quando scaldiamo una cosa in atmosfera. Vero è che come qualsiasi lavoro lo si può estrarre. Ma a quanto ammonta tale lavoro?

Ok, mi so fatto i conti dell'alambicco che dovrebbe autoalimentarsi...
allora, per produrre 500 litri di acqua distillata giornalieri, secondo calcoli assolutamente privi di perdite occorrerebbe una sorgente di potenza pari a 13 W. (Il conto l'ho fatto partendo dal calore di vaporizzazione dell'acqua) equivalenti a 2 kg di legna (così pochi?)...

Considerando l'hp (abbastanza ottimista) di disporre di una sorgente continua a 40 gradi centigradi, l'altezza nominale dell'alambicco, per creare i 13 W necessari a se stesso per funzionare (sfruttando il principio di archimede per produrre tale energia), sarebbe circa 81 metri!

E nei miei conti non ho implicato alcuna efficienza termodinamica alcuna perdita nell'alambicco.
E' vero che schietti sostiene il suo ciclo dicendo di sfruttare il calore latente del terreno o pannelli solari. Ma per il primo lo sfido a creare una condotta a 40 gradi e per il secondo, è vero, basterebbero 0.3 metri quadri di pannelli solari, in condizioni ottime.

Del resto i 13 W calcolati, sono solo quelli necessari all'acqua per evaporare e non per essere riscaldata a 40 gradi... considerare anche questo, aggiungerebbe un aggravio di 500(litri)*40 Kcal = 83.7 MJ, il che porterebbe a necessitare di una sorgente ad 1KW anzicchè solo 13 W... ossia di un alambicco alto quanto il monte bianco...

Pierrot,
sul motore di Schietti, quello, che comunque vorrebbe sfruttare sempre la spinta di archimede, ho visto, che in questo caso, sfruttando bolle d'aria nell'acqua, la forza d'archimede si dimezza ogni 10 m di profondità... facendo perdere efficienza al sistema... (il lavoro estratto dipenderebbe dal quadrato dell'altezza del cilindro)

Invito write a rifarsi i conti, magari discordano e i suoi sono più attinenti da quanto dice Schietti.

In un certo senso, però, posso lasciarvi con una mia idea, che ho ripetuto anche a Pierrot, in alcune occasioni: La natura è spietata e non regala niente. Il principio di conservazione dell'energia impone che dove prendi alla natura, altrove devi restituire...e in tutto ciò non è prevista alcuna forma di credito!

Un saluto, sperando di non aver fatto figuraccie con i conti...

Carmelo

Anonimo ha detto...

Ma chi me lo ha detto di leggere i commenti su questo blog???Io non posso passare 5 minuti a leggere un commento ed altri 30 per capirlo!!!!Domani ho la consegna delle SidisCard e ancora stò a caro amico..."avrei voluto scriverti".Mannaggia a voi!!!!!Con simpatia

Pierrot ha detto...

Caro Carmelo, in alcuni punti seguo il tuo discorso, in altri, anche per mancanza di conoscenze specifiche mi perdo. La mia opinione sugli alambicchi di Schietti è la seguente: lui non dichiara con le sue invenzioni di riuscire a darci la stessa quantità di energia che siamo abituati a consumare, lui ha capito una cosa molto importante: dobbiamo consumare di meno. E con le sue ricerche e i suoi prototipi vuole portarci proprio ad assumere un atteggiamento più rispettoso verso noi stessi e verso l’ambiente, un qualcosa che ci faccia sopravanzare le nostre abitudini errate. Tra macchina e uomo c’è una interdipendenza molto sottile, tanto più complesse sono le macchine che adoperiamo, tanto più complessi diventano i processi cognitivo-razionali della nostra mente. Succede quindi che chi non ha inventato le apparecchiature che usa ne diventa schiavo per un processo complesso che non sto qui a spiegarti. E’ qui che risiede l’elevatura di quest’uomo, è un rivoluzionario di una intelligenza sovraumana, forse è difficile accorgersene, come era difficile nel ‘600 rendersi conto delle stupidaggine che sparava Galileo Galilei. Mi dispiace che non cogli alcune sottigliezze, ti perdi in ragionamenti astrusi che non portano da nessuna parte, quelle apparecchiature sono a portata di uomo, se commercializzate educherebbero le persone all’uso dell’energia (perché è questo il punto), sosterrebbero le persone a migliorarsele da soli, a lavare i denti con mezzo bicchiere d’acqua per dirla con parole semplici, a prodursi, man mano che ci si prende dimestichezza, l’energia di cui si ha bisogno. Nel corso degli anni le macchine diventerebbero più umane ed ecco che Matrix verrebbe annientato. Non ti chiedi perché è tanto scomodo ai potenti?
In ogni modo intasco le critiche di Write e Clandestino e di quest’anonimo che poi tanto anonimo non è.

Anonimo ha detto...

Pierrot a volte non sai nemmeno tu quello che dici. Sei incoerente e, su alcune cose, anche ignorante. Presuntuoso nel volere capire e credere a tutto.
Se uno ti dice che con i gas prodotti da una scoreggina si può arrivare sulla luna, rispamiando milioni di litri di carburante, sei li a crederci. Alcune volte bisogna chiedersi se tutto è possibile,conveniente e applicabile.

Produzioni "Repartopelledoca" ha detto...

Io non ho capito come mai manca l'acqua a Lenola mentre in altri posti c'è nè anche troppa. Me lo puoi spiegare Pier? Saluta da Pisa!